Zoloft prescritto da medico di base
Buongiorno,
ieri mio marito e io siamo andati dal nostro medico di base poiché stiamo passando un periodo molto difficile. Tra noi due per fortuna va tutto benissimo, ma abbiamo grosse difficoltà economiche e negli ultimi cinque anni abbiamo avuto molti problemi, sia di salute (io), che di altra natura.
Questo ci ha portato ad avere una disperazione sempre più forte, non riusciamo a essere felici come prima, siamo molto stanchi, non dormiamo bene, ci sentiamo sempre depressi e con un'ansia molto forte, tanto che non riusciamo nemmeno a svolgere molte attività basilari (per esempio riordinare casa. Abbiamo traslocato da due anni e non siamo ancora riusciti a sistemare tutte le cose, nonostante entrambi normalmente siamo molto ordinati e precisi).
Abbiamo chiesto aiuto al nostro medico di base che ci ha detto che avremmo potuto rivolgerci ad uno specialista, oppure che avrebbe potuto lui stesso darci qualcosa per migliorare la situazione.
Abbiamo scelto di affidarci a lui, anche perché in questo momento non possiamo proprio affrontare la spesa di uno specialista e ha prescritto ad entrambi Zoloft da 50 mg, una compressa al mattino dopo colazione.
In gennaio mi è stata diagnosticata la fibromialgia e i problemi più grossi che mi dà sono forti dolori al collo con capogiri, vulvodinia, sensibilità ai farmaci e soprattutto problemi intestinali molto frequenti e dolorosi (sembra che io abbia anche la gluten sensitivity). Problemi che ho da molti anni, ma che si sono acutizzati negli ultimi 5 anni, in coincidenza con il mio trasferimento dalla mia regione a quella di mio marito.
In passato ho sofferto di calcoli e coliche sia biliari (2013) che renali (1997 e 2011).
Nel 2011 (prima del mio trasferimento) ho avuto una forte depressione associata ad ansia (a causa di un lutto) e sono state trattate con Paroxetina e Lexotan, con buoni risultati e senza grossi effetti collaterali.
Mio marito, a parte l'ansia e la dermatite, sta abbastanza bene, solo che gli ultimi esami del sangue hanno evidenziato un valore alto dell'omocisteina, nonostante l'acido folico sia alto, l'alimentazione equilibrata e lui faccia molta attività fisica.
Entrambi abbiamo carenza di vitamina D, io molto più di lui, che però abbiamo appena iniziato a trattare con Dibase, su consiglio del nostro medico.
Vorrei cortesemente sapere se il trattamento con Zoloft può dare grossi effetti collaterali (il nostro medico ci ha detto che è un farmaco abbastanza leggero, ma leggendo il bugiardino ci si spaventa!), per quanto tempo deve essere assunto, come deve essere scalato, se è sufficiente il trattamento solo con Zoloft (dubbio che mi è venuto solo perché in passato mi hanno dato paroxetina+lexotan e lo psichiatra all'epoca mi disse che gli antidepressivi vanno sempre associati agli ansiolitici) e, in ultimo, se viste le mie condizioni di salute posso prenderlo o è meglio usare altro.
Ringrazio sentitamente per la Vostra attenzione e porgo cordiali saluti.
ieri mio marito e io siamo andati dal nostro medico di base poiché stiamo passando un periodo molto difficile. Tra noi due per fortuna va tutto benissimo, ma abbiamo grosse difficoltà economiche e negli ultimi cinque anni abbiamo avuto molti problemi, sia di salute (io), che di altra natura.
Questo ci ha portato ad avere una disperazione sempre più forte, non riusciamo a essere felici come prima, siamo molto stanchi, non dormiamo bene, ci sentiamo sempre depressi e con un'ansia molto forte, tanto che non riusciamo nemmeno a svolgere molte attività basilari (per esempio riordinare casa. Abbiamo traslocato da due anni e non siamo ancora riusciti a sistemare tutte le cose, nonostante entrambi normalmente siamo molto ordinati e precisi).
Abbiamo chiesto aiuto al nostro medico di base che ci ha detto che avremmo potuto rivolgerci ad uno specialista, oppure che avrebbe potuto lui stesso darci qualcosa per migliorare la situazione.
Abbiamo scelto di affidarci a lui, anche perché in questo momento non possiamo proprio affrontare la spesa di uno specialista e ha prescritto ad entrambi Zoloft da 50 mg, una compressa al mattino dopo colazione.
In gennaio mi è stata diagnosticata la fibromialgia e i problemi più grossi che mi dà sono forti dolori al collo con capogiri, vulvodinia, sensibilità ai farmaci e soprattutto problemi intestinali molto frequenti e dolorosi (sembra che io abbia anche la gluten sensitivity). Problemi che ho da molti anni, ma che si sono acutizzati negli ultimi 5 anni, in coincidenza con il mio trasferimento dalla mia regione a quella di mio marito.
In passato ho sofferto di calcoli e coliche sia biliari (2013) che renali (1997 e 2011).
Nel 2011 (prima del mio trasferimento) ho avuto una forte depressione associata ad ansia (a causa di un lutto) e sono state trattate con Paroxetina e Lexotan, con buoni risultati e senza grossi effetti collaterali.
Mio marito, a parte l'ansia e la dermatite, sta abbastanza bene, solo che gli ultimi esami del sangue hanno evidenziato un valore alto dell'omocisteina, nonostante l'acido folico sia alto, l'alimentazione equilibrata e lui faccia molta attività fisica.
Entrambi abbiamo carenza di vitamina D, io molto più di lui, che però abbiamo appena iniziato a trattare con Dibase, su consiglio del nostro medico.
Vorrei cortesemente sapere se il trattamento con Zoloft può dare grossi effetti collaterali (il nostro medico ci ha detto che è un farmaco abbastanza leggero, ma leggendo il bugiardino ci si spaventa!), per quanto tempo deve essere assunto, come deve essere scalato, se è sufficiente il trattamento solo con Zoloft (dubbio che mi è venuto solo perché in passato mi hanno dato paroxetina+lexotan e lo psichiatra all'epoca mi disse che gli antidepressivi vanno sempre associati agli ansiolitici) e, in ultimo, se viste le mie condizioni di salute posso prenderlo o è meglio usare altro.
Ringrazio sentitamente per la Vostra attenzione e porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
In generale è un farmaco della stessa classe della paroxetina. Strano che, almeno per Lei che l'aveva presa, non sia stata riproposta quella.
Non so di preciso cosa vi spaventi. Il bugiardino spaventa quasi sempre, non potrebbe essere altrimenti, dipende da come uno lo legge.
Un effetto frequente, anche in una visione "di coppia", è quello sessuale (calo del desiderio, interferenza con l'orgasmo etc). Anche con la paroxetina accade.
In generale è un farmaco della stessa classe della paroxetina. Strano che, almeno per Lei che l'aveva presa, non sia stata riproposta quella.
Non so di preciso cosa vi spaventi. Il bugiardino spaventa quasi sempre, non potrebbe essere altrimenti, dipende da come uno lo legge.
Un effetto frequente, anche in una visione "di coppia", è quello sessuale (calo del desiderio, interferenza con l'orgasmo etc). Anche con la paroxetina accade.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore,
grazie infinite per la Sua risposta tempestiva.
L'aspetto del calo del desiderio è effettivamente brutto, dato che mio marito ed io abbiamo un'ottima intesa, ma forse l'idea di lasciar passare il tempo senza realizzare nulla mi crea un'ansia anche maggiore. Quindi probabilmente, visto il protrarsi dei problemi, è il caso di trattarli.
Ma la cosa che personalmente mi spaventa molto è quella di avere altri problemi di salute in aggiunta a quelli che ho già, vista la mia forte sensibilità ai farmaci e i disturbi al fegato, ai reni e intestinali.
Onestamente non ho detto al mio medico di base della paroxetina perché ieri avevamo tante cose di cui parlare, la sala d'attesa era piena e nella fretta sono andata nel pallone e non gli ho detto del trattamento che ho fatto in passato. Posso però sempre tornare dal dottore e parlargliene, se Lei ritiene che sia meglio.
Dovrebbe comunque essere associata a un ansiolitico o dipende dal caso?
Ognimodo, molti farmaci che un tempo non mi davano problemi, negli ultimi anni purtroppo hanno avuto effetti indesiderati (alcuni antibiotici anche reazioni allergiche gravi).
Per il periodo di trattamento come possiamo regolarci?
Grazie ancora.
grazie infinite per la Sua risposta tempestiva.
L'aspetto del calo del desiderio è effettivamente brutto, dato che mio marito ed io abbiamo un'ottima intesa, ma forse l'idea di lasciar passare il tempo senza realizzare nulla mi crea un'ansia anche maggiore. Quindi probabilmente, visto il protrarsi dei problemi, è il caso di trattarli.
Ma la cosa che personalmente mi spaventa molto è quella di avere altri problemi di salute in aggiunta a quelli che ho già, vista la mia forte sensibilità ai farmaci e i disturbi al fegato, ai reni e intestinali.
Onestamente non ho detto al mio medico di base della paroxetina perché ieri avevamo tante cose di cui parlare, la sala d'attesa era piena e nella fretta sono andata nel pallone e non gli ho detto del trattamento che ho fatto in passato. Posso però sempre tornare dal dottore e parlargliene, se Lei ritiene che sia meglio.
Dovrebbe comunque essere associata a un ansiolitico o dipende dal caso?
Ognimodo, molti farmaci che un tempo non mi davano problemi, negli ultimi anni purtroppo hanno avuto effetti indesiderati (alcuni antibiotici anche reazioni allergiche gravi).
Per il periodo di trattamento come possiamo regolarci?
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
E' chiaro che il medico in generale conosce i medicinali, e che non stiamo parlando di medicinali sicuramente impegnativi. Non è obbligatoria l'associazione con l'ansiolitico.
Vanno distinti i sintomi che si possono avere dall'effettiva pertinenza d'organo. Molti confondono ad esempio i sintomi intestinali con problemi di fegato, o immaginano che il fegato soffra se si prende un medicinale, sempre e comunque. Ma rimangono più che altro delle idee più che dei discorsi mirati su un problema specifico.
La reazione allergica è qualcosa che riguarda molecole specifiche, infatti in ogni foglietto trova la possibilità di averne.
Alla fine un farmaco lo ha già preso, la paroxetina, ed è della stessa classe.
E' chiaro che il medico in generale conosce i medicinali, e che non stiamo parlando di medicinali sicuramente impegnativi. Non è obbligatoria l'associazione con l'ansiolitico.
Vanno distinti i sintomi che si possono avere dall'effettiva pertinenza d'organo. Molti confondono ad esempio i sintomi intestinali con problemi di fegato, o immaginano che il fegato soffra se si prende un medicinale, sempre e comunque. Ma rimangono più che altro delle idee più che dei discorsi mirati su un problema specifico.
La reazione allergica è qualcosa che riguarda molecole specifiche, infatti in ogni foglietto trova la possibilità di averne.
Alla fine un farmaco lo ha già preso, la paroxetina, ed è della stessa classe.
[#4]
Ex utente
Grazie Dottore,
la mia paura nei confronti dei farmaci infatti non è assoluta, ma è dovuta solo al fatto che dopo l'acutizzarsi della malattia ho avuto problemi con farmaci che precedentemente non me ne davano.
Ne approfitto per chiederLe un'altra cosa. Per il trattamento della fibromialgia mi sono stati indicati Samyr e Flexiban (quest'ultimo soprattutto per migliorare il risposo notturno). Non l'ho ancora iniziata, perché mi è stata data da poco, ma la reumatologa mi ha detto che il Samyr è un blando antidepressivo. La terapia con questi farmaci è associabile o sostituibile a quella con Zoloft?
Grazie.
la mia paura nei confronti dei farmaci infatti non è assoluta, ma è dovuta solo al fatto che dopo l'acutizzarsi della malattia ho avuto problemi con farmaci che precedentemente non me ne davano.
Ne approfitto per chiederLe un'altra cosa. Per il trattamento della fibromialgia mi sono stati indicati Samyr e Flexiban (quest'ultimo soprattutto per migliorare il risposo notturno). Non l'ho ancora iniziata, perché mi è stata data da poco, ma la reumatologa mi ha detto che il Samyr è un blando antidepressivo. La terapia con questi farmaci è associabile o sostituibile a quella con Zoloft?
Grazie.
[#5]
Gentile utente,
Il trattamento della fibromialgia si basa anche su farmaci come lo zoloft, o la paroxetina. Non tutti hanno l'indicazione effettiva, ma molti antidepressivi sono stati provati su questo.
Ne informerei i medici che ci sono queste due terapie associate, poi decidono loro.
Il trattamento della fibromialgia si basa anche su farmaci come lo zoloft, o la paroxetina. Non tutti hanno l'indicazione effettiva, ma molti antidepressivi sono stati provati su questo.
Ne informerei i medici che ci sono queste due terapie associate, poi decidono loro.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 20.9k visite dal 20/05/2017.
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Approfondimento su Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia reumatica con sintomi vari come il dolore cronico diffuso, rigidità muscolare, alterazioni dell'umore. Cause, diagnosi e cure.