Attacchi di panico cronici
Buongiorno, cerco di rendere brevissima una storia lunga 20 anni. Soffro di attacchi molto violenti di panico dall'età di 12 anni, la cosa si è fatta sempre peggio fino a condurre intorno ai 18-20 anni i miei genitori a portarmi da psicologo e psichiatra. Mi viene diagnosticato D.A.P. con agorafobia. Inizio una cura prima con Remeron poi con Entact risultati buoni smetto e per anni l'ansia e il panico sembrano essere eventi rarissimi.
Sprofondo di nuovo 3 anni fa in seguito ad un trauma familiare nella spirale del panico e ansia, mi chiudo in casa.
Riprendo psicologo e psichiatra il quale mi da sertralina 75mg e xanax 1 mg cura che sortisce effetti buoni, riprendo in mano dopo 4-5 mesi la mia vita ma non sconfiggo gli attacchi che mi prendono 3-4 volte al mese costanti, solo lo xanax blocca il processo dell'accumulo ansioso.
L'anno scorso sospendo su suggerimento dello psichiatra la sertralina, non vedo alcun tipo di cambiamento dopo la sospensione, non aumenta l'ansia ottengo solo una diminuzione di euforia che sentivo spesso durante la cura. Resto con lo xanax da prendere "al bisogno" ovvero tutti i giorni.
Morale della favola, oggi ho una vita soddisfacente, lavoro, esco , mi muovo, spesso però in situazioni giornaliere mi sale quel panico dallo stomaco e la mia mano corre alla scatola di xanax che inghiottisco e mi calma. Assumo mediamente 1 mg di Xanax alle volte 1,5 al giorno da circa 2 anni e mezzo.
Lo psichiatra dice di continuare cosi. Io però voglio capire se e come posso fare per togliere questa pasticca dalla tasca dei miei pantaloni, perchè si mi aiuta da una parte ma comanda la mia vita dall'altra.
Grazie, Alessandro
Sprofondo di nuovo 3 anni fa in seguito ad un trauma familiare nella spirale del panico e ansia, mi chiudo in casa.
Riprendo psicologo e psichiatra il quale mi da sertralina 75mg e xanax 1 mg cura che sortisce effetti buoni, riprendo in mano dopo 4-5 mesi la mia vita ma non sconfiggo gli attacchi che mi prendono 3-4 volte al mese costanti, solo lo xanax blocca il processo dell'accumulo ansioso.
L'anno scorso sospendo su suggerimento dello psichiatra la sertralina, non vedo alcun tipo di cambiamento dopo la sospensione, non aumenta l'ansia ottengo solo una diminuzione di euforia che sentivo spesso durante la cura. Resto con lo xanax da prendere "al bisogno" ovvero tutti i giorni.
Morale della favola, oggi ho una vita soddisfacente, lavoro, esco , mi muovo, spesso però in situazioni giornaliere mi sale quel panico dallo stomaco e la mia mano corre alla scatola di xanax che inghiottisco e mi calma. Assumo mediamente 1 mg di Xanax alle volte 1,5 al giorno da circa 2 anni e mezzo.
Lo psichiatra dice di continuare cosi. Io però voglio capire se e come posso fare per togliere questa pasticca dalla tasca dei miei pantaloni, perchè si mi aiuta da una parte ma comanda la mia vita dall'altra.
Grazie, Alessandro
[#1]
Gentile utente,
La sospensione dello xanax deve essere fatta con gradualità, per cui non va sospeso bruscamente.
Come sospenderlo può indicarglielo il medico.
La sospensione dello xanax deve essere fatta con gradualità, per cui non va sospeso bruscamente.
Come sospenderlo può indicarglielo il medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Capisco, in effetti se non assumo xanax verso il tardo pomeriggio inizio a sentire della confusione mentale, tensione interiore e capogiri.
Vorrei sapere da lei in che misura la componente di questa "astienza" da alprazolam è psicologica e in che misura è realmente fisica.
Grazie,
alessandro
Vorrei sapere da lei in che misura la componente di questa "astienza" da alprazolam è psicologica e in che misura è realmente fisica.
Grazie,
alessandro
[#3]
Gentile utente,
Lei intende se ha un fondamento o meno farmacologicamente ? Sì, lo ha. Dopo di che, in un soggetto ansioso già sapere che lo sta riducendo può produrre ansia, o una reazione di paura.
I due tipi di sintomi sono di uguale tipo.
Entrambi sono legati allo stato del cervello.
E' diverso il meccanismo.
Lei intende se ha un fondamento o meno farmacologicamente ? Sì, lo ha. Dopo di che, in un soggetto ansioso già sapere che lo sta riducendo può produrre ansia, o una reazione di paura.
I due tipi di sintomi sono di uguale tipo.
Entrambi sono legati allo stato del cervello.
E' diverso il meccanismo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 18/05/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.