Cura dell'ansia con dropaxin (paroxetina) e delorazepam
Buongiorno, chiedo questo consulto riguardante la situazione di mia moglie, 39 anni circa 48/53 kg, sposati da 20 anni.
A seguito di un forte stato di ansia e panico che per diverso tempo le ha condizionato l'esistenza nel 2015/2016, che man mano si è manifestato dopo la gravidanza del nostro secondo figlio (successivamente alla quale ha dovuto subire 2 interventi per una grave mastite al seno).
Dopo diversi consulti con psicologi che non hanno portato a risultati tangibili, le sono stati prescritti i medicinali Dropaxin (paroxetina) e Delorazepam (30 gocce?). Premettendo che abitualmente per qualsiasi tipo di medicinale usa dosi decisamente ridotte rispetto a quanto indicato nelle istruzioni d'uso, ricevendo l'effetto del medicinale.
Il trattamento da da ormai un anno, le quantità sono rimaste invariate dalla prima somministrazione.
la mia forte preoccupazione è che questo trattamento stia avendo effetti collaterali che ho riconosciuto documentandomi su internet: mancanza di desiderio sessuale ed attrazione nonchè di piacere (aspetto decisivo che la stà portando a chiedere la separazione), inoltre mancanza di capacità edoniche, scarsa attenzione verso le preoccupazioni incapacità a piangere (è sempre stata molto emotiva e , prima di cadere nell'ansia reagiva piangendo a diverse situazioni forti), riduzione tangibile della paura, difficoltà a dare risposte e affrontare la realtà, non da troppa attenzione verso i figli (uni di 17 l'altro di 3): in definitiva mi appare impermeabile agli stimoli quotidiani , sopratutto familiari.
D'altra parte reagisce in modo brillante alla professione, e interagisce altrettanto brillantemente con gli "estranei".
all'inizio del trattamento non è stata resa attenta degli effetti collaterali che questi medicinalei possono causare. il trattamento dura da 1 anno senza aumento o riduzione dei quantitativi)
Come detto questa situazione, la mancanza di diversi sentimenti appiattiti con i quali convive da tempo, la ha convinta a cercare la separazione in quanto "non sente l'affetto e il trasporto di prima". Con questo messaggio voglio chiederle se la mia paura che questa reazione sia dovuta all'eccessiva quantità di farmaco, sia realistica o no.
Successivamente, qualora dovesse darmi una risposta affermativa, come si può ovviare alla questione, in quanto tempo dalla riduzione della quantità (adatta alle caratteristiche di mia moglie) gli effetti svaniscono?
la ringrazio per l'attenzione e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento.
A seguito di un forte stato di ansia e panico che per diverso tempo le ha condizionato l'esistenza nel 2015/2016, che man mano si è manifestato dopo la gravidanza del nostro secondo figlio (successivamente alla quale ha dovuto subire 2 interventi per una grave mastite al seno).
Dopo diversi consulti con psicologi che non hanno portato a risultati tangibili, le sono stati prescritti i medicinali Dropaxin (paroxetina) e Delorazepam (30 gocce?). Premettendo che abitualmente per qualsiasi tipo di medicinale usa dosi decisamente ridotte rispetto a quanto indicato nelle istruzioni d'uso, ricevendo l'effetto del medicinale.
Il trattamento da da ormai un anno, le quantità sono rimaste invariate dalla prima somministrazione.
la mia forte preoccupazione è che questo trattamento stia avendo effetti collaterali che ho riconosciuto documentandomi su internet: mancanza di desiderio sessuale ed attrazione nonchè di piacere (aspetto decisivo che la stà portando a chiedere la separazione), inoltre mancanza di capacità edoniche, scarsa attenzione verso le preoccupazioni incapacità a piangere (è sempre stata molto emotiva e , prima di cadere nell'ansia reagiva piangendo a diverse situazioni forti), riduzione tangibile della paura, difficoltà a dare risposte e affrontare la realtà, non da troppa attenzione verso i figli (uni di 17 l'altro di 3): in definitiva mi appare impermeabile agli stimoli quotidiani , sopratutto familiari.
D'altra parte reagisce in modo brillante alla professione, e interagisce altrettanto brillantemente con gli "estranei".
all'inizio del trattamento non è stata resa attenta degli effetti collaterali che questi medicinalei possono causare. il trattamento dura da 1 anno senza aumento o riduzione dei quantitativi)
Come detto questa situazione, la mancanza di diversi sentimenti appiattiti con i quali convive da tempo, la ha convinta a cercare la separazione in quanto "non sente l'affetto e il trasporto di prima". Con questo messaggio voglio chiederle se la mia paura che questa reazione sia dovuta all'eccessiva quantità di farmaco, sia realistica o no.
Successivamente, qualora dovesse darmi una risposta affermativa, come si può ovviare alla questione, in quanto tempo dalla riduzione della quantità (adatta alle caratteristiche di mia moglie) gli effetti svaniscono?
la ringrazio per l'attenzione e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento.
[#1]
I dosaggi di farmaco non sono eccessivi.
Generalmente la benzodiazepina non andrebbe mantenuta per tutto questo tempo.
Ciò che descrive come effetti collaterali è fenomeno possibile che va rappresentato al prescrittore che può decidere una variazione del farmaco.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Generalmente la benzodiazepina non andrebbe mantenuta per tutto questo tempo.
Ciò che descrive come effetti collaterali è fenomeno possibile che va rappresentato al prescrittore che può decidere una variazione del farmaco.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.5k visite dal 16/05/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.