Pensieri assurdi

Gentili Dottori,

Premettendo che sono già in cura da un Vs collega volevo chiedere un vostro parere riguardo ad una cosa che mi sta succedendo.
Ho sempre avuto negli ultimi anni pensieri assurdi legati sempre alla mia sessualità, adesso è da una settimana che mi sto tormentando con una pensiero che mi mette molta angoscia, l'idea di essere stato abusato da mio padre.
Così di primo impatto mi viene da dire che è una cosa assurda ma da l'altra parte in maniera scherzosa mi ha sempre "toccato" senza finalità erotica (dandomi un colpetto con la mano sui genitali). Vorrei capire se secondo voi un comportamento di questo tipo possa far pensare a qualche tipo di abuso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Vede, nella parte iniziale esprime un dubbio su un pensiero che definisce assurdo, nella parte finale anziché chiedere come fare per l'assurdità del pensiero, chiede se il pensiero può essere indicativo di un fatto successo.
Questo tipo di incongruenza "semeiologica" è abbastanza indicativa delle ossessioni, come meccanismo generale.
E' il primo tipo di pensiero che ha, come dubbio che la tormenta intendo, o via via cambia il contenuto ma ne sono comparsi altri, di argomento magari diverso ?

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie Dottore, per la sua risposta. A dir la verità ho sempre avuto negli ultimi anni pensieri di tipo ossessivo, riguardanti la sessualità. Questo però come altri a delle piccole basi di "verità" (episodio che ho raccontato)che probabilmente ingigantisco. Secondo lei in un rapporto padre- figlio ci possono essere comunque comportamenti come da me descritti senza che siano un segnale di abuso ? Io sono sicuro che lui mi voglia bene, quindi è impossibile che abbia fatto qualcosa contro la mia volontà, giusto ? Forse sto solo analizzando un pensiero ansioso con altrettanta ansia..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Ripetersi le domande non porta fuori dal problema, ci fa annodare dentro. E' come seguire un labirinto per la strada che porta al centro, e non fuori.
Questo tipo di pensieri si curano, per "scoglierli", ovvero non farli insistere, non risolvendoli col ragionamento. Sono pensieri "iper-razionali", cioè una spiegazione su ciò che uno sa già, ma siccome si pone la domanda, è come se non lo sapesse più per certo e rimane tormentato dal dubbio.