Richiesta parere gestione emozioni.

Gent.li dottori,
riassumo alcuni punti per darvi un quadro generale.
Sono sempre stato una persona con un carattere impulsivo, poco paziente e facilmente irritabile.
Da circa 3 anni, complice un cambio della mia vita e delle mie abitudini, gli episodi di nervoso e diciamo pure attacchi di rabbia si sono amplificati ed intensificati procurandomi anche problemi di gastrite e reflusso con i quali a tutt'oggi convivo.
Con il tempo è poi arrivato una specie di punto di non ritorno. La scorsa estate ho avuto un tracollo improvviso scoppiato nel giro di pochissimi giorni: ho cominciato ad avere problemi di insonnia (mai avuti prima), depressione, tensione ai muscoli e incapacità totale a rilassarmi, il tutto durato circa tre mesi dopodichè pian piano sono tornato abbastanza in bolla aiutandomi con paroxetina (che ho assunto per soli 3 mesi) e benzodiazepine anche quelle sospese a gennaio. Bene, da quel punto di non ritorno (come lo definisco io) non riesco più ad essere quello di prima. Non riesco mai ad essere tranquillo e rilassato profondamente cosa che prima comunque riuscivo a fare. Cerco di stare sereno più possibile ma mi sembra di essere diventato molto più sensibile e fragile sul fronte del nervoso e della rabbia, come se avessi avuto un esaurimento che in qualche modo mi ha segnato. Non riesco a farmi scivolare addosso le cose che non vanno, se mi capita di subire un torto o di trovarmi in una discussione lo stomaco mi si contorce, sento una scarica nelle gambe e ai muscoli, poi dopo un pò mi calmo.Tengo a precisare che non divento violento ne aggressivo, magari molto scorbutico si. Insomma non vivo bene e vorrei tanto poter trovare un modo per stare meglio. Per completezza aggiungo che attualmente mi capita spesso di sentirmi stanco e giù di morale (non in forma pesante) e mai perfettamente lucido, inoltre assumo inibitori di pompa protonica regolarmente e al bisogno valpinax.
Non ho mai fatto una visita psichiatrica ma solo qualche seduta dallo psicologo che ho abbandonato perchè non mi trovavo a mio agio e perchè lo vedo come un percorso lungo nel quale credo poco.
Voi cosa mi consigliate? E' il caso di ricorrere ad una visita psichiatrica?Ci sono farmaci che potrebbero aiutarmi?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Dalla sua ottima autodescrizione sembra sussistere un disturbo dell'umore. Lei non ha mai consultato uno specialista, però ha fatto uso di paroxetina. Spero che non sia stata un'auto-prescrizione. In ogni caso tre mesi di terapia sono insufficienti.
Le conviene senz'altro consultare uno psichiatra.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Paroxetina prescritta dal medico di base così come le benzodiazepine.
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Utente
Utente
Gent.le dottor Carbonetti, a suo parere l'attuale sintomatologia da me descritta potrebbe essere imputata anche solo parzialmente all'inibitore di pompa? (effetti collaterali quali depressione, nervoso, ansia ecc.sono descritti sul bugiardino seppur in forma rara). Purtroppo non sono mai riuscito a sospenderli se non per qualche giorno quindi non riesco a fare la prova del nove e capire se possono essere loro la causa o comunque una concausa.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
No, l'inibitore di pompa è incolpevole.
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