Ansia depressiva da 10 anni
Buonasera. Sono una ragazza di 30 anni e da circa 10 anni soffro di periodi di ansia depressiva e DOC. È iniziato tutto 10 anni fa quando in seguito a un periodo di forte stress ebbi una sorta di attacco di panico e a seguire stati depressivi. I miei mi portarono subito dal neuropsichiatra di famiglia (in quanto c'è una predisposizione familiare) che mi prescrisse dropaxin 10gtt e xanax 0,25 la sera. L'umore migliorò dopo qualche tempo. Riuscì quindi a proseguire gli studi e dopo un anno e mezzo partì in Erasmus mantenendo la terapia. Lì dopo 2 mesi ebbi un bruttissimo attacco di panico da finire al pronto soccorso. Rientrai a Cagliari e il mio neuropsichiatra mi diede 1 di Eutimil la sera e 3 di xanax da 0,25mg da ripartirmi durante la giornata. Dopo qualche settimana mi rimise a nuovo e riuscì a ripartire in Erasmus. Con il tempo scalai lo xanax ma dopo un po' avevo ricadute e dovevo riprendere le tre compresse al giorno. Il neuropsichiatra mi aggiunse dopo diverse ricadute il sulamid che toglievo e rimettevo a seconda del periodo. Circa 4 anni fa mi rivolsi a un'altra psichiatra contraria alle benzodiazepine che, aggiungendomi all'eutimil samyr 400, 1/4 di modalina e 1 di depamide 300, riuscì in 2 anni a togliermi lo xanax. In estate ebbi una brutta ricaduta con ansia alle stelle e DOC fortissimo. Lei si ostinava a non volermi reintrodurre lo xanax e mi aggiunse noritren 35mg. Allora riandai dal mio neuropsichiatra di famiglia che mi ridiede lo xanax per placare l'ansia e piano piano mi tolse depamide modalina e samyr. Dopo qualche mese rimasi con il solito eutimil, noritren a 25mg, xanax tre volte al giorno (che poi scalai a una) e periodicamente sulamid. Questo inverno ho tolto noritren (a gennaio) e in seguito a giorni di stati d'ansia mi sono aggiunta xanax di testa mia facendo un caos e arrivando a 4 compresse. Risultato mi sono assuefatta allo xanax. Da 4 giorni sto nuovamente malino, ho ansia e umore depresso. Ho reintrodotto il noritren 25mg oltre all'eutimil che non ho mai toccato e al sulamid che sto riprendendo da un mese. Il mio psichiatra mi ha sostituito lo xanax con una di anseren da 15 due giorni fa e mi vuole sostituire gli antidepressivi che sto prendendo (che secondo lui sono troppi) con anafranil. Domani devo vederlo.
Ora vi chiedo questo mio malessere di questi giorni può essere causato dalle gocce di xanax che ho tolto e messo di testa mia? Inoltre è possibile che gli SSRI come l'eutimil in 8 anni non mi facciano più effetto?
Ora vi chiedo questo mio malessere di questi giorni può essere causato dalle gocce di xanax che ho tolto e messo di testa mia? Inoltre è possibile che gli SSRI come l'eutimil in 8 anni non mi facciano più effetto?
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L'andamento delle sindromi ansioso-depressive, associate ad ansia generalizzata o attacchi di panico possono avere un andamento ricorrente e ripresentarsi quindi in momenti "topici", particolari e specifici nella vita di ogni paziente.
I sintomi cambiano, le motivazioni che li causano anche.
Inoltre la medicina sta facendo gran passi avanti nel trattamento farmacologico sia dell'ansia che della depressione che degli attacchi di panico.
La cosa fondamentale è evitare il "fai da sé" sia nello scalarsi che nell'aumentare che ne modificare le terapie in corso. E' sempre indispensabile consultare lo specialista e attenersi scrupolosamente alle indicazioni, prescrizioni e alle modalità di assunzione che lo specialista indica.
In queste situazioni è consigliata una psicoterapia analitica o un'analisi che vada di pari passo alla terapia farmacologica.
I farmaci permettono un progressivo miglioramento e una completa remissione dei sintomi, mentre l'analisi permette di lavorare sul proprio Io, comprendere le cause che hanno provocato la depressione, l'ansia e gli attacchi di panico, favorire un più rapido miglioramento, stabilizzare i benefici raggiunti.
Inoltre il rapporto con il proprio analista aiuta ad aderire con maggior costanza e precisione al trattamento farmacologico prescritto, permette di comprenderne la necessità senza sentirsi per questo malati o "inguaribili", formulare progetti possibili, prevenire le ricadute.
I sintomi cambiano, le motivazioni che li causano anche.
Inoltre la medicina sta facendo gran passi avanti nel trattamento farmacologico sia dell'ansia che della depressione che degli attacchi di panico.
La cosa fondamentale è evitare il "fai da sé" sia nello scalarsi che nell'aumentare che ne modificare le terapie in corso. E' sempre indispensabile consultare lo specialista e attenersi scrupolosamente alle indicazioni, prescrizioni e alle modalità di assunzione che lo specialista indica.
In queste situazioni è consigliata una psicoterapia analitica o un'analisi che vada di pari passo alla terapia farmacologica.
I farmaci permettono un progressivo miglioramento e una completa remissione dei sintomi, mentre l'analisi permette di lavorare sul proprio Io, comprendere le cause che hanno provocato la depressione, l'ansia e gli attacchi di panico, favorire un più rapido miglioramento, stabilizzare i benefici raggiunti.
Inoltre il rapporto con il proprio analista aiuta ad aderire con maggior costanza e precisione al trattamento farmacologico prescritto, permette di comprenderne la necessità senza sentirsi per questo malati o "inguaribili", formulare progetti possibili, prevenire le ricadute.
Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.
Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 07/05/2017.
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