Sospensione assunzione farmaci
buongiorno dottori.
in un passato abbastanza recente sono stato seguito da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta. assumevo farmaci (Cipralex e Trittico). insoddisfatto dei risultati non mi sono più avvalso del supporto dei professionisti e, poco dopo, ho cessato di iniziativa l'assunzione dei farmaci. so che in psichiatria non è bene sospendere i farmaci senza essere seguiti dal medico e con gradualità.
vi chiedo: a quali effetti può condurre l'improvvisa sospensione di assunzione dei farmaci senza supporto del medico ? dopo quanto tempo questi effetti possono insorgere (a me sembra di non aver avuto particolari effetti all'inizio, ma ora (dopo molti mesi) mi sembra di stare molto male. le due cose possono essere in relazione oppure sono solo gli eventi che mi hanno fatto peggiorare ? grazie
in un passato abbastanza recente sono stato seguito da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta. assumevo farmaci (Cipralex e Trittico). insoddisfatto dei risultati non mi sono più avvalso del supporto dei professionisti e, poco dopo, ho cessato di iniziativa l'assunzione dei farmaci. so che in psichiatria non è bene sospendere i farmaci senza essere seguiti dal medico e con gradualità.
vi chiedo: a quali effetti può condurre l'improvvisa sospensione di assunzione dei farmaci senza supporto del medico ? dopo quanto tempo questi effetti possono insorgere (a me sembra di non aver avuto particolari effetti all'inizio, ma ora (dopo molti mesi) mi sembra di stare molto male. le due cose possono essere in relazione oppure sono solo gli eventi che mi hanno fatto peggiorare ? grazie
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Gentile utente,
Semplicemente adesso è senza cura. Ma non era più semplice chiedere al medico se c'erano altre cure visto che questa non sembrava funzionare ?
Semplicemente adesso è senza cura. Ma non era più semplice chiedere al medico se c'erano altre cure visto che questa non sembrava funzionare ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
grazie dottore.
no, credo di essermi espresso male. l'assenza di risultati era riferita al rapporto con i professionisti, non ai farmaci. i farmaci mi aiutavano a stare "male" che per me che sono per nulla resiliente era un gran risultato. avendo interrotto il rapporto con i professionisti, non ho avuto, ovviamente, più prescrizioni e all'inizio non mi sembrava risentirne molto. solo dopo diversi mesi la situazione è peggiorata ma da quanto mi riferisce non è colpa della mancata assunzione dei farmaci ma del mio inesorabile, rapido e fisiologico declino.
anche io pensavo la stessa cosa ma poi avevo sentito che è deleteria la sospensione improvvisa dei farmaci e mi ero posto il dubbio. grazie ancora
no, credo di essermi espresso male. l'assenza di risultati era riferita al rapporto con i professionisti, non ai farmaci. i farmaci mi aiutavano a stare "male" che per me che sono per nulla resiliente era un gran risultato. avendo interrotto il rapporto con i professionisti, non ho avuto, ovviamente, più prescrizioni e all'inizio non mi sembrava risentirne molto. solo dopo diversi mesi la situazione è peggiorata ma da quanto mi riferisce non è colpa della mancata assunzione dei farmaci ma del mio inesorabile, rapido e fisiologico declino.
anche io pensavo la stessa cosa ma poi avevo sentito che è deleteria la sospensione improvvisa dei farmaci e mi ero posto il dubbio. grazie ancora
[#3]
Gentile utente
Sta facendo discorsi incomprensibili, travisando totalmente le cose dette.
Ma chi ha parlato di un suo declino ?
Abbiamo detto esattamente l'opposto...
Lei ha preso una cura e stava meglio. Forse non si è trovato col medico e ha sospeso la cura (mossa sbagliata, visto che comunque avrebbe potuto proseguirla con un altro, cambiarla etc). Senza cura sta peggio, quindi la cura non è che non funzionasse, forse non funzionava appieno, non si capisce cosa voglia dire nel fatto che la aiutino a star male.
Quindi vada da un medico si faccia indicare una cura.
Sta facendo discorsi incomprensibili, travisando totalmente le cose dette.
Ma chi ha parlato di un suo declino ?
Abbiamo detto esattamente l'opposto...
Lei ha preso una cura e stava meglio. Forse non si è trovato col medico e ha sospeso la cura (mossa sbagliata, visto che comunque avrebbe potuto proseguirla con un altro, cambiarla etc). Senza cura sta peggio, quindi la cura non è che non funzionasse, forse non funzionava appieno, non si capisce cosa voglia dire nel fatto che la aiutino a star male.
Quindi vada da un medico si faccia indicare una cura.
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Utente
no dottore. non sono riuscito ancora a spiegarmi. Non è Lei che mi ha parlato del mio declino (come potrebbe, su quali basi ?), sono io che l'ho rilevato, repentino, inesorabile.
il dubbio circa la sospensione di assunzione dei farmaci l'ho avuto perché non ne ho risentito immediatamente dopo la sospensione ma qualche mese dopo.
mi pare di aver capito dalla sua prima risposta, che il restare senza cura è, semplicemente, una condizione peggiorativa rispetto all'assumere la cura, quindi la differenza avrei dovuto rilevarla contestualmente o immediatamente dopo allo scemare dell'effetto dei farmaci; avendola avvertita solo ora, mi è parso di capire che non possa essere dipesa dalla mancata assunzione dei farmaci che ho sospeso già da un po', ma al mio fisiologico e inesorabile declino (che affermo io, non Lei; io avverto che la situazione precipita rapidamente).
per "stare male" come situazione auspicabile, intendevo dire che solitamente ora sto molto peggio e, non essendo mai stato bene, per me quel livello di malessere più sopportabile è già una condizione auspicabile. insomma il tipico "meglio ferito che morto"
il dubbio circa la sospensione di assunzione dei farmaci l'ho avuto perché non ne ho risentito immediatamente dopo la sospensione ma qualche mese dopo.
mi pare di aver capito dalla sua prima risposta, che il restare senza cura è, semplicemente, una condizione peggiorativa rispetto all'assumere la cura, quindi la differenza avrei dovuto rilevarla contestualmente o immediatamente dopo allo scemare dell'effetto dei farmaci; avendola avvertita solo ora, mi è parso di capire che non possa essere dipesa dalla mancata assunzione dei farmaci che ho sospeso già da un po', ma al mio fisiologico e inesorabile declino (che affermo io, non Lei; io avverto che la situazione precipita rapidamente).
per "stare male" come situazione auspicabile, intendevo dire che solitamente ora sto molto peggio e, non essendo mai stato bene, per me quel livello di malessere più sopportabile è già una condizione auspicabile. insomma il tipico "meglio ferito che morto"
[#5]
Gentile utente,
Ho capito. Il peggioramento dopo la sospensione di una cura dipende dal tipo di diagnosi che si ha. Se uno ha ad esempio una depressione stagionale, può darsi che stia bene per quasi un anno prima di ricadere. Se uno ha una tossicodipendenza, può darsi che stia bene per mesi e mesi, o anni, prima di ricadere. Se uno ha un disturbo d'ansia con caratteristiche di continuità, o una schizofrenia, di solito i sintomi dopo qualche settimana ritornano
Quindi io farei rivalutare la situazione per vedere se sia il caso di rimettere una cura.
Ho capito. Il peggioramento dopo la sospensione di una cura dipende dal tipo di diagnosi che si ha. Se uno ha ad esempio una depressione stagionale, può darsi che stia bene per quasi un anno prima di ricadere. Se uno ha una tossicodipendenza, può darsi che stia bene per mesi e mesi, o anni, prima di ricadere. Se uno ha un disturbo d'ansia con caratteristiche di continuità, o una schizofrenia, di solito i sintomi dopo qualche settimana ritornano
Quindi io farei rivalutare la situazione per vedere se sia il caso di rimettere una cura.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.5k visite dal 06/05/2017.
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