Sindrome ansioso-depressiva reattiva
Buonasera,
vitima di mobbing,minacce,diffamazioni ecc sul posto di lavoro da diverso tempo, da 2 mesi situazione arrivata a livelli insostenibili. Mi sono ammalato e stamattina ho sostenuto una visita psichiatrica col seguente responso (fornito questo pomeriggio al medico curante):
Quadro ansioso-depressivo reattivo a problematiche lavorative (.....), caratterizzato da intensa ansia, insonnia, perdita di autostima, vissuti di autosvalutazioni, timori a recarsi sul luogo di lavoro.
Terapia: Paroxetina 20 mg 1/2 cpr per 4 gg, indi 1 cpr la mattina; la sera Alprazolam 10 gocce, sino alla completa efficacia del farmaco antidepressivo.
Utile esguire ECG con controllo QTc ed esami ematochimici di routine con controllo fx epatica, renale, tiroide.
Utile proseguire il periodo di astensione dall'attività lavorativa.
Il curante poco fà mi ha concesso malattia fino al 26/4 con la seguente diagnosi: depressione ansiosa in corso accertamenti.
Esami prescritti:uricemia, analisi sangue complete che farò sicuramente in questi giorni di mutua. Farmaci acquistati e da stasera inizierò con le gocce. Fine maggio la psichiatra vuole rivedermi per valutare miglioramenti coi farmaci e presumo anche sentire se situazione al lavoro nel frattempo è cambiata. Ha consigliato peraltro di richiedere una visita al medico aziendale.
Quando sono a casa sto bene,i problemi molto molto marcati subentrano quando penso anche solo di andare a lavorare. Mi stanno distruggendo, sono disperato tutta la mia vita in generale sta risentendo moltissimo di questa situazione, non ce la faccio più ad andare avanti così.
vitima di mobbing,minacce,diffamazioni ecc sul posto di lavoro da diverso tempo, da 2 mesi situazione arrivata a livelli insostenibili. Mi sono ammalato e stamattina ho sostenuto una visita psichiatrica col seguente responso (fornito questo pomeriggio al medico curante):
Quadro ansioso-depressivo reattivo a problematiche lavorative (.....), caratterizzato da intensa ansia, insonnia, perdita di autostima, vissuti di autosvalutazioni, timori a recarsi sul luogo di lavoro.
Terapia: Paroxetina 20 mg 1/2 cpr per 4 gg, indi 1 cpr la mattina; la sera Alprazolam 10 gocce, sino alla completa efficacia del farmaco antidepressivo.
Utile esguire ECG con controllo QTc ed esami ematochimici di routine con controllo fx epatica, renale, tiroide.
Utile proseguire il periodo di astensione dall'attività lavorativa.
Il curante poco fà mi ha concesso malattia fino al 26/4 con la seguente diagnosi: depressione ansiosa in corso accertamenti.
Esami prescritti:uricemia, analisi sangue complete che farò sicuramente in questi giorni di mutua. Farmaci acquistati e da stasera inizierò con le gocce. Fine maggio la psichiatra vuole rivedermi per valutare miglioramenti coi farmaci e presumo anche sentire se situazione al lavoro nel frattempo è cambiata. Ha consigliato peraltro di richiedere una visita al medico aziendale.
Quando sono a casa sto bene,i problemi molto molto marcati subentrano quando penso anche solo di andare a lavorare. Mi stanno distruggendo, sono disperato tutta la mia vita in generale sta risentendo moltissimo di questa situazione, non ce la faccio più ad andare avanti così.
[#1]
Quale è la sua domanda?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Buonasera dottore,
ha ragione mi sono dimenticato di scrivere la domanda e non rileggendo il post non vi avevo fatto caso, chiedo scusa. La domanda è: vi è un'utilità effettiva a chiedere al medico aziendale di visitarmi? La psichiatra che mi ha visitato stamattina (molto comprensiva e professionale peraltro), sembrava insistere particolarmente su questa opzione.
ha ragione mi sono dimenticato di scrivere la domanda e non rileggendo il post non vi avevo fatto caso, chiedo scusa. La domanda è: vi è un'utilità effettiva a chiedere al medico aziendale di visitarmi? La psichiatra che mi ha visitato stamattina (molto comprensiva e professionale peraltro), sembrava insistere particolarmente su questa opzione.
[#3]
Non condivido la diagnosi della psichiatra in quanto il rapporto causa/effetto è materia medico-legale e non può essere applicata nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza del Sistema Sanitario Nazionale.
Per cui la psichiatra è stata sin troppo buona a scrivere ciò che ha scritto, se fosse venuto da me non avrebbe avuto nulla.
Inoltre, il rilascio di giorni di malattia con prognosi è caratteristica del medico di famiglia e lo psichiatra non può rilasciarne effettivamente, in quanto indicativo di prognosi che non è prevedibile.
La dimostrazione del mobbing avviene attraverso altri strumenti, percorrere questa strada è a rischio per il suo posto di lavoro.
Il medico competente aziendale prenderà atto della situazione ma alla fine la invierà da specialisti esterni che non dovrebbero certificare proprio nulla.
Se la terapia funziona bene venga, ma penso che la sua preoccupazione sia di ben altro genere.
Per cui la psichiatra è stata sin troppo buona a scrivere ciò che ha scritto, se fosse venuto da me non avrebbe avuto nulla.
Inoltre, il rilascio di giorni di malattia con prognosi è caratteristica del medico di famiglia e lo psichiatra non può rilasciarne effettivamente, in quanto indicativo di prognosi che non è prevedibile.
La dimostrazione del mobbing avviene attraverso altri strumenti, percorrere questa strada è a rischio per il suo posto di lavoro.
Il medico competente aziendale prenderà atto della situazione ma alla fine la invierà da specialisti esterni che non dovrebbero certificare proprio nulla.
Se la terapia funziona bene venga, ma penso che la sua preoccupazione sia di ben altro genere.
[#4]
Utente
Buongiorno dottor Ruggiero
ho letto con attenzione la sua risposta, mi permetto di chiarire meglio alcuni aspetti:
Il certificato medico coi gg di mutua le confermo che è stato rilasciato dal curante, non dalla specialista; lo avevo chiaramente specificato nel primo post.
Da quando è iniziata questa brutta storia io mi sto limitando a seguire alla lettera tutto quello che persone molto più competenti di me mi stanno consigliando; è dall'ottobre dello scorso anno che ho problemi di salute, ero donatore di sangue e l'Avis ha interrotto le mie donazioni. E' stato il curante a dirmi di rivolgermi ad uno psichiatra e così ho fatto. E' stata la psichiatra a chiedermi di raccontare i miei problemi, i miei disagi ecc e sempre la specialista ha ritenuto opportuno stilare una relazione al curante, io non ho mai chiesto nulla.
Circa la dimostrazione del mobbing è ovvio che va dimostrato attraverso altri strumenti come giustamente sostiene lei, ed infatti chi di dovere ha già in mano tutte le abbondanti prove e dimostrazioni (sindacato, avvocati e anche carabinieri). Questo è un forum dove si chiedono delucidazioni in ambito medico ed è quello che voglio, dovessi avere bisogno di info di carattere legale mi rivolgerei ad un forum di avvocati o tornerei per l'ennesima volta in caserma dai cc.
Per una persona che sta attraversando un momento molto molto difficile leggere che è a rischio il posto di lavoro è una pugnalata. Io sono la parte lesa mi creda che diffamazioni, offese, minacce, urla e quant'altro sono dure da metabolizzare.
Venendo alla parte medica stamattina ho effettuato analisi del sangue complete di tutto come richiesto dalla sua collega, domani il referto sarà pronto. Prossimamente eseguirò anche elettrocardiogramma. Analisi sangue ed elettrocardiogramma li ho effettuati ultima volta nel giugno dello scorso anno durante visita avis per poter donare il sangue ed era risultato tutto assolutamente nella norma, tanto che ero diventato donatore.
Circa cura farmacologica la inzio stasera, vedremo come andrà.
Cordialità
ho letto con attenzione la sua risposta, mi permetto di chiarire meglio alcuni aspetti:
Il certificato medico coi gg di mutua le confermo che è stato rilasciato dal curante, non dalla specialista; lo avevo chiaramente specificato nel primo post.
Da quando è iniziata questa brutta storia io mi sto limitando a seguire alla lettera tutto quello che persone molto più competenti di me mi stanno consigliando; è dall'ottobre dello scorso anno che ho problemi di salute, ero donatore di sangue e l'Avis ha interrotto le mie donazioni. E' stato il curante a dirmi di rivolgermi ad uno psichiatra e così ho fatto. E' stata la psichiatra a chiedermi di raccontare i miei problemi, i miei disagi ecc e sempre la specialista ha ritenuto opportuno stilare una relazione al curante, io non ho mai chiesto nulla.
Circa la dimostrazione del mobbing è ovvio che va dimostrato attraverso altri strumenti come giustamente sostiene lei, ed infatti chi di dovere ha già in mano tutte le abbondanti prove e dimostrazioni (sindacato, avvocati e anche carabinieri). Questo è un forum dove si chiedono delucidazioni in ambito medico ed è quello che voglio, dovessi avere bisogno di info di carattere legale mi rivolgerei ad un forum di avvocati o tornerei per l'ennesima volta in caserma dai cc.
Per una persona che sta attraversando un momento molto molto difficile leggere che è a rischio il posto di lavoro è una pugnalata. Io sono la parte lesa mi creda che diffamazioni, offese, minacce, urla e quant'altro sono dure da metabolizzare.
Venendo alla parte medica stamattina ho effettuato analisi del sangue complete di tutto come richiesto dalla sua collega, domani il referto sarà pronto. Prossimamente eseguirò anche elettrocardiogramma. Analisi sangue ed elettrocardiogramma li ho effettuati ultima volta nel giugno dello scorso anno durante visita avis per poter donare il sangue ed era risultato tutto assolutamente nella norma, tanto che ero diventato donatore.
Circa cura farmacologica la inzio stasera, vedremo come andrà.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11k visite dal 13/04/2017.
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