Farmacoresistenza verso tutti i tipi di antidepressivo

Salve,
sono un ragazzo di 37 anni che soffre di fobia sociale. Ne soffro dall'età scolare e la mia storia clinica è complessa: posso esibire un ricco curriculum di disturbi ansiosi invalidanti, quali fobia sociale, disturbo ossessivo compulsivo, ipocondria, paura di inghiottire il cibo, eritrofobia e depressione estrema. All'età di 18 anni mi è stato diagnosticato il DOC e da allora ho preso una lista infinita di psicofarmaci di ogni tipo, nonché combinazioni d'essi. Per menzionarne alcuni, in poco meno di 20 anni ho preso: 1) antidepressivi come Seroxat, anafranil, cipralex, dropaxin,fevarin,prozac,Remeron, daparox, efexor 2) antipsicotici come Serenase, Abilify, Lyrica, olanzapina e Modalina 3) stabilizzatori dell'umore come Lamictal 4) benzodiazepine di ogni tipo come diazepam, EN, Rivotril, Xanax e altri che non ricordo. E' vero che alcuni d'essi son stati efficaci sul disturbo ossessivo e li prendevo per tale disturbo, non per la fobia sociale (forse se alcuni d'essi li prendessi adesso funzionerebbero per la fobia sociale!) ma attualmente c'è solo un farmaco che mi permette di affrontare situazioni sociali: il clonazepam o rivotril. Il problema è che sono arrivato a prendere dosi considerevoli di rivotril (fino a 8mg al giorno) e ora sono ad un punto di non ritorno perché non so quanto arriverò ad assumerne ancora nei prossimi anni. Non vedo futuro per me. In passato ho tentato il suicidio e abusato d'alcol per far fronte a questa maledizione chiamata "fobia sociale". Attualmente assumo 60 mg di prozac più 200 mg di Gabapentin più Rivotril (ovviamente). Non vedo futuro davanti a me e temo per la mia stessa vita. Ripeto a me stesso che non arriverò mai a farla finita e mi son rammaricato di averci provato ma non so se riuscirò a mantenere la parola.In poche parole, sono disperato. Vi prego di aiutarmi perché mi sento in pericolo.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Il dosaggio di farmaco va ovviamente ridotto ed introdotte terapie efficaci anche sui sintomi residui.

La quantità di farmaci assunti non è indicativa. I farmaci devono essere utilizzati a dosaggio terapeutico e per tempi efficaci.

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Grazie Dr. Ruggiero per la sua risposta tempestiva anche se vaga, direi incomprensibile."Terapie efficaci per i sintomi residui" starebbe a dire? I "tempi efficaci" quali sarebbero, dal momento che prendo il prozac da più di 3 anni?
Spero possa far luce su questa sua risposta misteriosa e che può essere interpretata a piacimento.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Veramente ho scritto in italiano corrente ma visto che per lei è incomprensibile glielo scrivo in modo più chiaro per lei.

Terapie efficaci per i sintomi residui: se al dosaggio corretto di antidepressivo permangono dei sintomi vanno aggiunti altri farmaci

Tempi efficaci: vuol dire usare un farmaco per i tempi corretto per stabilire se è inefficace, oltre questo anche le dosi devono essere giuste.

Del resto lei fa solo una lista di farmaci senza specificare l'assunzione in dosi e tempi corretti.
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Utente
Utente
Per risposta "incomprensibile" non intendevo da un punto di vista grammaticale, bensì dal punto di vista del contenuto. Insomma, qual è esattamente il tempo efficace per giudicare un antidepressivo adeguato o no? 1 anno? 2 anni? 3? Io ho specificato senza mezzi termini che prendo il Prozac da più di 3 anni. Devo giudicarlo inefficace? Quali altri farmaci potrebbero essere aggiunti?
Grazie anticipatamente per le sue risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
I tempi di risposta si valutano entro le 8-10 settimane a dose piena di ogni singolo farmaco.

Trascorso tale periodo senza efficacia si cambia il farmaco è stabilita l'inefficacia si utilizzano terapie combinate con stabilizzanti e neurolettici,

Andrebbe invece evitato l'uso di prodotti benzodiazepinici che portano assuefazione e dipendenza.

Andrebbe comunque stabilizzato il doc per evitare che agisca sugli altri sintomi in modo disfunzionale.
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