Conseguenze abuso sessuale

Salve dottore! Sono una ragazza di 24 anni ... Purtroppo durante la prima adolescenza ho subito degli abusi sessuali. La prima volta è accaduto a 14 anni ed era la mia prima volta in cui ho avuto un esperienza sessuale,ciò mi ha fatto molto soffrire e credo mi abbia rovinato la vita. Da quel momento ho provato disprezzo per il mio corpo e a 14 anni cercavo sempre di mettermi in situazioni pericolose,infatti dopo 6 mesi sono stata abusata nuovamente da persone però molto grandi,avevano 50 anni ed io solo 15. Ho sempre vissuto il sesso e le brutte esperienze che ho subito con molta freddezza e distacco come se quella non ero io ma un altra persona. A 16 anni sono stata da una psicologa per un anno,ma poi ho interrotto. Ora invece sono seguita da un anno da un altro psichiatra,mi ha diagnosticato il disturbo borderline e dissociativo. Durante la mia vita sono scappata di casa varie volte,mi sono sempre buttata verso il basso con l alcol,eroina,rapporti distruttivi e sbagliati,insomma non sono mai riuscita a volermi bene.
Volevo quindi chiederle se col tempo riuscirô a vedere il sesso come un qualcosa di positivo o se anche in minima parte,continuerô a percepirlo come negativo e autodistruttivo.
grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
GEntile utente,

mi pare che il problema del sesso appartenga globalmente alla sua diagnosi e non ad altri fattori.

Necessariamente deve curare il disturbo primario ed eventualmente fare un percorso specifico che la aiuti ad elaborare determinati aspetti della sua vita.

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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 344 10
Gentile utente,
direi che il disturbo sessuale che rifersce dariva dal complessivo quadro psichico. In altre parole, curando il disturbo di base, si viene a compensare questo modo di vivere la propria vita sessuale.
Cordiali Saluti

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

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Utente
Utente
vi ringrazio gentili dottori.
quindi volete dirmi che è possibile elaborare i traumi sessuali che ho subito,e che con pazienza è possibile che io riesca a vivere il sesso senza soffrire. Cioè secondo vuoi è possibile che anche se non ho mai provato positivita verso il sesso,ad un certo punto della mia vita potrò veramente essere una persona normale che vede il sesso come una cosa buona? È davvero possibile? A volte non mi sembra di avere speranze perche per esempio se una persona che amo fa sesso con me,in quel momento è come se volesse umiliarmi e farmi stare male,ma in realta so che non è così,però soffro lo stesso e molto.
Scusi dottore ma avrei un altra domanda...perche nonostante la sofferenza degli abusi subiti,io cerco sempre di mettermi in situazioni difficili,quasi come se volessi rivivere quel momento che però mi fa molto soffrire. È come se fosse un doloroso controsenso che non riesco a spiegarmi.
cordiali saluti
grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
il controsenso che non riesce a spiegare appartiene alla diagnosi che le e' stata fatta, ne parli con il suo psichiatra.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,
confermo quando detto dai colleghi. Il significato che tende a dare ai rapporti sessuali è condizionato dal funzionamento generale del suo cervello quale è "sintetizzato" dalla sua diagnosi. Questo fattore (curabile) e non un fattore della sua storia personale (non mutabile).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Grazie dottori,siete gentilissimi.
Vorrei solo un consiglio...questa situazione mi fa molto soffrire,mi faccio del male psicologicamente e fisicamente ogni giorno andando per strada con gente che non conosco,in più faccio abuso di superalcolici giornalieri. Tutto questo mi fa odiare la vite e da più di 6mesi ,ogni giorno,ogni ora ho idee suicidarie,mi faccio progetti,lo dico agli amici cari però mi rimane la paura di farlo. Prendo tavor,efexor,abilify ... Mi fanno stare meglio perche ho smesso di piangere e anzi mi senti più fredda e cinica,pero soffro senza piangere perche i pensieri suicidi e irreali non vanno via.
Secondo voi in questo caso è oppurtuno essere ricoverati in qualche clinica? Vorrei sapere delle informazioni su quando si è obbligati ad andare in clinica e che cosa accade al sua interno.
grazie
distinti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

lei ha uno psichiatra che può discutere faccia a faccia questi aspetti con lei. Comunque l'obbligo di ricovero riguarda i reparti ospedalieri pubblici, le altre cliniche ricoverano volontariamente. Che cosa accade all'interno di una clinica mi sembra una domanda molto generica, ci sono malati che praticano terapie (?).
Riguardo alla presenza di abuso di superalcolici (tipico della sua diagnosi), forse la composizione della terapia non è esattamente congrua con questo aspetto.
Non include infatti un agente con proprietà di stabilizzazione dell'umore, utile nella riduzione delle condotte impulsive, dei sentimenti di rabbia e delle oscillazioni improvvise e intense dell'umore con annessi e connessi. L'assunzione di benzodiazepine come il lorazepam per lungo tempo non è indicata, quindi adesso presumo che ne sia assuefatto, ovvero se le sospenderà dovrà farlo con gradualità. Inoltre lei assume una benzodiazepina con un intrinseco rischio di abuso, cosa che in un soggetto borderline dovrebbe essere evitata.
Ne ridiscuta magari con il suo specialista, che è il titolare di questa terapia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
è arrivato un messaggio bianco prima del mio ultimo
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Utente
Utente
la ringrazio,è stato molto gentile dottore.
so che ho uno psichiatra ,ma a volte ho come la sensazione che non riesca a guarirmi o che mi faccia abusare di tavor,ne prendo quasi 5 al giorno da quasi 3 mesi e mi ha detto che fara parte della terapia a lungo termine . Volevo solo avere un riscontro o un parere da un altro professionista perche è meglio sentire più parti se si tratta di salute.
scusi del tempo che le rubo... La ringrazio molto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
L'assunzione continuata di lorazepam è controindicata come spiegato nelle informazioni che accompagnanno il farmaco confezionato. Al di là del fatto che perde di efficacia, si presta a divenire oggetto di abuso in particolari categorie di pazienti, in cui lei -stando alla diagnosi - rientra. Peraltro vi è già un altro abuso associato, quello di alcol, con il quale il lorazepam non si "sposa" bene.
Per il resto le ho detto, la terapia è stata messa da una persona che l'ha visitata, quindi non dico che vada o non vada bene, ma che rispetto alla diagnosi di disturbo borderline forse manca una componente attiva sulla stabilità dell'umore.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

ovviamente se necessita di un riscontro da un altro professionista, deve contattarlo personalmente presso un servizio pubblico o uno studio privato, come lei preferisce.
Diversamente non e' possibile darle indicazioni differenti rispetto ai trattamenti.

Consideri che, in esattezza di diagnosi, i trattamenti non varieranno di molto da quello attuale, pertanto, in virtu' di tale considerazione, sarebbe meglio non iniziare un giro di psichiatri per avere pareri diversi ma affidarsi al proprio discutendo con lui qualsiasi dubbio specifico ed in spazi preaccordati.
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Utente
Utente
vi ringrazio dottori,siete proprio gentili e chiari
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