Depressione e studio
Buonasera. Sono uno studente in medicina e chirurgia e sono qui per domandarvi delle cose, conscio del fatto che non si tratta di una visita di persona. Al liceo studente modello, pur essendomi reso conto che nell'ultimo anno si stava delineando una personalità chiusa e con tendenza all' introspezione, conseguo la maturità classica con 100 e lode, inizio il percorso accademico in medicina in una città diversa dalla mia , al nord, ed iniziano anche i problemi. Cali di concentrazione , senso perenne di spossatezza, anedonia, scarsa autostima e malinconia dovuta probabilmente al distacco da casa , li ho inizialmente trattati invano con multi vitaminici e tonici otc. Resomi conto che c'era qualcosa che non andava, decido di prenotare una visita da un noto professore in Toscana . Mi viene diagnosticato un disturbo depressivo maggiore unipolare e prescritto Prozac 20mg 1 cpr la al mattino . Inizio la cura e i risultati non si notano neppure dopo 2 mesi. Decido allora di farmi seguire da un collega sempre medico psichiatra della mia città ( Roma ), il quale dice che non si tratta di disturbo depressivo maggiore ma , secondo lui, di DISTIMIA, e cambia la fluoxetina con Seropram 20 mg 1 cpr la sera . Stavolta i risultati sono soddisfacenti, già al 10 giorno sento un' irrefrenabile energia, una vitalità riscoperta , anche i colori mi appaiono più vividi e per me la giornata non rappresenta più un' inutile noia. Il percorso di studi in medicina continua lineare, anche se dopo circa 4 mesi il mio umore si stabilizza, anzi userei il termine cristallizza. Non posso certo dire di sentirmi ancora triste come prima, ma mi sento come sospeso in un limbo che non é cupo o angoscioso, ma neppure felice e sprint come mi aveva fatto sentire inizialmente il farmaco. Il mio medico dice di continuare col citalopram, al massimo si potrebbe tentare l' Efexor o il Seroxat, ma io mi sento sempre più spossato anche dopo altri 2 mesi, senza energie dalla mattina alla sera e faccio fatica a studiare, ho più facile distraibilità e non so se è dovuto al seropram. Preciso che in tutto il tempo non ho mai assunto ansiolitici del tipo bdz, non perché contrario ( anzi le bdz hanno rappresentato un'enorme evoluzione per la psico-farmacologia ) ma perché non ho mai avvertito sintomi riconducibili all'ansia né mi sono stati mai prescritti. In conclusione i miei quesiti sono 2 : 1) secondo voi dopo 6 mesi è corretto il ragionamento del mio curante di switchare ad altro AD SNRI o SSRI , e se sì ciò potrebbe alleviare la sintomatologia di stanchezza cronica ?
2) un percorso di psicoanalisi o psicoterapia dinamica o tcc potrebbe aiutarmi vista la mia giovane età, anche mantenendo il supporto farmacologico e facendo riferimento in questo al mio medico ? Grazie in anticipo
2) un percorso di psicoanalisi o psicoterapia dinamica o tcc potrebbe aiutarmi vista la mia giovane età, anche mantenendo il supporto farmacologico e facendo riferimento in questo al mio medico ? Grazie in anticipo
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Gentile utente,
Quindi nel primo caso nessuna risposta a due mesi con 20 mg di fluoxetina, nel secondo risposta ma perdita della stessa (a quanto si è capito parziale).
In quesi casi si verifica di solito prima se è questione di dosaggio, in secondo luogo si riverifica se non fosse per caso una forma bipolare, e tolte queste due cose in generale sì, cambiare antidepressivo e classe è una procedura sensata.
Quindi nel primo caso nessuna risposta a due mesi con 20 mg di fluoxetina, nel secondo risposta ma perdita della stessa (a quanto si è capito parziale).
In quesi casi si verifica di solito prima se è questione di dosaggio, in secondo luogo si riverifica se non fosse per caso una forma bipolare, e tolte queste due cose in generale sì, cambiare antidepressivo e classe è una procedura sensata.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentilissimo dr.Pacini, La ringrazio per la Sua risposta. Evidentemente , nel propormi la venlafaxina, ha già verificato , presumo , come dice appunto lei l'assenza di disturbo bipolare . Circa il dosaggio mi aveva spiegato che pur esistendo il Seropram da 40 mg, si tende oggi a prescriverlo molto poco nella clinica , così come il dosaggio di 1 e 1/2 cpr ( 30 mg). Seguirò allora il consiglio del cambio molecola. Grazie ancora e buona serata .
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Gentile utente,
Che si prescriva poco il seropram 40 mg non mi risulta. Quindi il cambio deciso dal suo medico è con la venlafaxina ed è già una prescrizione..., Lei diceva genericamente di un ssri/snri come ipotesi.
Che si prescriva poco il seropram 40 mg non mi risulta. Quindi il cambio deciso dal suo medico è con la venlafaxina ed è già una prescrizione..., Lei diceva genericamente di un ssri/snri come ipotesi.
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Ex utente
Gentilissimo dr. Pacini , grazie per la Sua disponibilità e per l'ulteriore riscontro offertomi. Effettivamente , come forse esposto male da me nel quesito iniziale, mi ha illustrato l'ipotesi dell'Efexor dicendo che ci saremmo visti tra 10gg, e che se ci fosse ancora stata spossatezza , l'ipotesi sarebbe diventata prescrizione medica , che ovviamente intendo seguire. Mi ha detto anche che preferisce cambiare con un SNRI perché il citalopram potrebbe risultare leggermente sedativo, avendo anche a che fare con l'istamina ( se non ricordo male, non ho dato ancora farmacologia ). Spera così di sfruttare il profilo attivante della venlafaxina , beneficio che non trassi dal Prozac datomi a Pisa inizialmente . Un'ultima cosa : crede che un percorso di TCC possa aiutarmi, sempre col supporto farmacologico ? Cordiali saluti e buona giornata.
[#5]
Ex utente
Buongiorno, scrivo per completare ed aggiornare il quesito. Il medico alla fine ha optato per la prescrizione di Brintellix ( vortioxetina ) al dosaggio di 10 mg/die, dicendo che secondo lui questo farmaco può aiutarmi moltissimo per i sintomi che ho riferito, quali spossatezza e difficoltà nello studio, nella concentrazione e nel prendere decisioni. Mi ha molto tranquillizzato e mi ha detto che eventualmente lui potrà aumentarlo, se in 2 mesi non ho riscontro, a 20 mg, ma in quel caso devo pagare per intero il farmaco, poco male . Già in pochi giorni sta dandomi un senso di vitalità. Circa la TCC, sono stato indirizzato piuttosto verso un medico psicoanalista membro della SPI. Vi scriverò in seguito per gli aggiornamenti del caso. Cordiali saluti.
[#7]
Ex utente
Gentilissimi, per amor di completezza aggiungo un contributo a questo mio consulto. Dopo un mesetto dal Brintellix 10 tutta quella energia è piano piano scomparsa . Il medico ha dunque aumentato a 20, ma la cosa è stata letteralmente devastante per me. Continui conati di vomito e nausea continua , come mai accaduto prima con altri farmaci. Insieme abbiamo scalato il Brintellix. Ora mi ritrovo con una profonda debolezza, ho sempre sonno , vado a letto presto , prendo sonno senza alcuna difficoltà e con pochissimi , massimo 2, risvegli notturni, mi sveglio e continuò ad avere sonno fino alla sera. Mi sento di nuovo stanco e demotivato . A breve ho la visita con il medico di nuovo. aggiungo che io in questi momenti non ho mai avuto alti e bassi, ma solo bassi. Gli unici alti sono qualche giorno dopo l'inizio di un farmaco ( forse dovuto a fattore psicologico visto che il farmaco richiede un minimo di giorni per agire ) . Ma poi comincia stanchezza e spossatezza senza mai picchi né di disperazione né di felicità . Solo una linea piatta . A questo punto , cari futuri colleghi , cosa pensate sia meglio fare? Non pretendo certamente una sostituzione al videat diretto del mio medico , ma una semplice guida , un parere, un consiglio da persone con esperienza . Grazie
[#9]
Ex utente
Buongiorno. Senz'altro, non c'è problema , sicuramente ho fatto un giro di parole che non rendono chiaro il concetto. Il quesito fondamentale è : visto comunque il cambio avvenuto di più farmaci, secondo voi/lei c'è una remota possibilità di riuscire a rimuovere quella patina di stasi e melanconia , quel grigiore quotidiano che non è invalidante ma è comunque costante ??
[#10]
Gentile utente,
Questa però posta così è una domanda sul futuro. Semplicemente non ha risposto a determinate medicine, che non sono le uniche disponibili.
Non penso che il suo medico si sia "arreso" a questo punto. Che le ha detto di fare ?
Questa però posta così è una domanda sul futuro. Semplicemente non ha risposto a determinate medicine, che non sono le uniche disponibili.
Non penso che il suo medico si sia "arreso" a questo punto. Che le ha detto di fare ?
[#11]
Ex utente
Al telefono ne abbiamo parlato. Mi dice che dopo Prozac20, Seropram20 e Brintellix20, abbiamo ben 5 possibilità . O Seroxat da iniziare con metà ( 10 ) fino ad arrivare a 60 mg/die, o zoloft fino a 200mg/ die o un insieme Laroxyl e Thymanax o il Wellbutrin o l'Anafranil , di cui non mi ha detto il dosaggio. Io sinceramente comincio a temere dosaggi così elevati, perché da studente conosco troppo bene tutti gli effetti collaterali che possono dare, specie l'anafranil. E sono preoccupato.
[#13]
Ex utente
A fare la scelta è sempre ed indiscutibilmente il medico che mi ha in cura, e certamente non ho mai preteso io di scegliere. Ho solo chiesto, ad inizio del nostro percorso, visto che non sono proprio totalmente ignorante in materia, di parlarmi sempre apertamente di tutte le scelte terapeutiche, senza nascondere nulla.
Tra 2 giorni ci vedremo e saprò cosa ha deciso dopo la visita diretta.
Tra 2 giorni ci vedremo e saprò cosa ha deciso dopo la visita diretta.
[#14]
Gentile utente,
Le posso dire questo però. Anche quando il paziente è un esperto, anche se per dire fosse professore di neurofarmacologia. anche se quei farmaci li avesse inventati Lei, la cosa importante è che si mantengano i ruoli. Questo perché i disturbi che hanno a che vedere con l'ansia o l'umore hanno un'interferenza con le modalità di ricezione e elaborazione delle informazioni, per cui ad esempio il bisogno di sapere, capire i dettagli etc può essere caratteristico di uno stato d'ansia, ma non essere per niente utile all'interazione con il medico, e alla scelta della cura.
Magari il medico le ha fornito le informazioni per tranquillizzarla o appunto per spiegarle cosa è disponibile, ma questo può anche diventare per Lei motivo di rimuginazione e di preoccupazione, come mi pare stia diventando.
Le posso dire questo però. Anche quando il paziente è un esperto, anche se per dire fosse professore di neurofarmacologia. anche se quei farmaci li avesse inventati Lei, la cosa importante è che si mantengano i ruoli. Questo perché i disturbi che hanno a che vedere con l'ansia o l'umore hanno un'interferenza con le modalità di ricezione e elaborazione delle informazioni, per cui ad esempio il bisogno di sapere, capire i dettagli etc può essere caratteristico di uno stato d'ansia, ma non essere per niente utile all'interazione con il medico, e alla scelta della cura.
Magari il medico le ha fornito le informazioni per tranquillizzarla o appunto per spiegarle cosa è disponibile, ma questo può anche diventare per Lei motivo di rimuginazione e di preoccupazione, come mi pare stia diventando.
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Ex utente
Salve . Attualmente in trattamento con Wellbutrin 150 XR , Le chiedo cortesemente un'informazione . Alla luce del mio recente consulto in psicologia per un problema che mi sta letteralmente devastando a brandelli, il desiderio di farla finita e gli attacchi di panico potrebbero essere conseguenza delle orine settimane di trattamento con bupropione ? Le giuro che , non per ingigantire la cosa ,
Ma davvero il problema ( quello del consulto in psicologia ) è diventato invalidante . Grazie
Ma davvero il problema ( quello del consulto in psicologia ) è diventato invalidante . Grazie
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Ex utente
Gentile dottore , nessuno, ho fatto io come al solito . Il fatto è che sembra la vita mi stia mandando milioni di segnali che tutti si divertono , nella quotidianità e nella sessualità , meno che me. Ma davvero milioni di segnali. E io che non partecipo a questo gioco della vita penso solo di farla finita . Mi vedo proprio come un disadattato, come uno che è fuori dall'epoca in cui sta vivendo . A volte penso che gli altri notino questa mia " disabilità " se così si può chiamare . E io inizio a non farcela proprio più . Sono sempre buttato sul letto a dormire o piangere, salvo alcuni episodi di nodo alla gola e fame d'aria . Mangio sempre meno. Mi trascuro sempre di più , esco con i vestiti di casa . Ma tanto non me ne frega più nulla . Ormai ....
[#21]
Io mi farei indicare meglio dal medico se ritiene che sia utile una psicoterapia specifica, non "in generale" e poi si sceglie quale, o ci si orienta da soli, che equivarrebbe a scegliersi da soli un farmaco.
Farei inoltre, come già detto, verificare se si tratta di una depressione semplice o di un disturbo dell'umore più articolato.
Farei inoltre, come già detto, verificare se si tratta di una depressione semplice o di un disturbo dell'umore più articolato.
[#22]
Ex utente
Dottore , grazie di cuore . In effetti , sono sicuro mi perdonerà , ho omesso di raccontarLe una cosa. Il prof Toscano, che da quanto leggo sotto il suo nome qui sul sito mi visitò in clinica nella sua stess città , oltre al prozac mi prescrisse Carbolithium 150mg 2 al giorno, ma io forse per la paura di un 'etichetta ho rimosso questa cosa e non l'ho MAI preso . Ho fatto male vero ?
[#23]
Se scorre indietro, ho accennato all'ipotesi diagnostica di una forma bipolare di disturbo dell'umore, il che tornerebbe con questa prescrizione avuta in passato, così come al fatto che l'effetto degli antidepressivi non sia risolutivo e stabile.
[#24]
Ex utente
Carissimo dottore, la ringrazio ancora e la apprezzo sempre più per la sua squisita disponibilità e la sua bravura . Però ho un dubbio : io ho sempre evitato l'etichetta di ciclotimico che C. mi aveva dato e la conseguente terapia con litio per paura di non poter essere poi medico o un bravo medico . Può tranquillizzarmi su questo ? Finora ho sempre pagato tutto senza far comparire il mio nome associato alle medicine . Lei che pensa ? Dovrei rivalutare i consigli suoi e del prof ? Ho paura che qualcuno in futuro possa parlare di me come il medico bipolare o peggio, pazzo. Se assumo stabilizzatori potrò fare comunque qualsiasi specialità ? Grazie
[#26]
Ex utente
Non saprei eppure mi spaventa , mentre quella di depresso non mi fa questo effetto . E poi ben conosco gli effetti del litio sul corpo, però sarei disposto a tollerarli se ciò portasse ad un mio benessere psichico , che ora assolutamente non ho . C'è molta ignoranza in giro sulle malattie mentali , è ciò contribuisce alle mie paure .
[#27]
Gentile utente,
Li conosce in senso teorico, dai libri presumo. Inutile dire che è disposto a tollerarli se magari non ce li ha, non è che gli effetti elencati tra le possibilità siano obbligatori e obbligatoriamente di rilievo clinico.
Quindi riprenderei il discorso da questo punto col medico, facendogli conoscere le diagnosi passate se già non lo sa.
Li conosce in senso teorico, dai libri presumo. Inutile dire che è disposto a tollerarli se magari non ce li ha, non è che gli effetti elencati tra le possibilità siano obbligatori e obbligatoriamente di rilievo clinico.
Quindi riprenderei il discorso da questo punto col medico, facendogli conoscere le diagnosi passate se già non lo sa.
[#29]
Ex utente
Gentile dottore, la aggiorno. Ad oggi con carbolithium 150 mattina e sera, seguito però dal mio specialista romano, sento sì che l'umore è più stabile, ma avverto una fastidiosa sensazione di limbo. Di né tristezza né sprint. Di monotonia, di eeg piatto per intenderci. Tutto scorre in una quotidianità che a tratti è rassicurante, ma viene avvertita come routinaria e patetica. Potrebbe questo essere l'effetto del carbolithium ?
[#30]
Resta da vedere se questo sia l'effetto finale, visto che è un inizio di terapia. Non è raro che all'inizio, se l'umore era agitato prevalentemente o oscillante, la stabilizzazione sia percepita come un "nulla" emotivo, però questo dipende non solo e non sempre dalla terapia, ma da quello che la malattia ha determinato, cioè l'identificazione del buon umore con uno stato euforico.
[#31]
Ex utente
Gentile dr. Pacini, non rimproveri questo impertinente studente di medicina, ma Le dico che sono dovuto andare dal mio psichiatra stamane perché avevo tolto di mezzo Carbolithium e iniziato una terapia con Wellbutrin 300 mg RP al mattino e Valdoxan la sera. Risultato una fortissima ansia e desiderio di farla finita, nessun episodio ipomaniacale però. Il doc si è molto incavolato con me. Per ora ha detto fai 7 gg Wellbutrin 150 mg RP e Valdoxan la sera, poi fare Brintellix 5 mg e Valdoxan la sera per ora senza stabilizzatore. Io lo so che ho sbagliato. Il fatto è che permane il fastidio della verginità, e mi sento inadeguato alla società e svuotato come una conchiglia, come un cucchiaino che gratta via gli ultimi residui di gelato dalla vaschetta. Sono veramente abbattuto e triste. Secondo il doc però le ideazioni suicidarie sono farmaco-indotte, e non dettate da un aggravamento della patologia. Dovrebbero quindi gradualmente risolversi con il cambio di terapia. Voglio però domandarLe un consiglio spassionato : quando mi vengono forti crisi di ansia con la voglia di togliere il disturbo, cosa posso fare ? A cosa potrei pensare ? Grazie e scusi ancora, mi sento come se in qualche modo avessi tradito la sua disponibilità.
[#32]
Gentile utente,
In effetti un passo falso. Non capisco esattamente il senso di questa associazione di antidepressivi, presumo riprendendo anche il litio (?).
Intanto i pensieri suicidari devono essere discussi col medico perché ce ne sono di suicidari, di morte, ossessioni, e sono cose diverse.
Poi ci sono le terapie che talvolta incidono proprio su questo specifico rischio, se c'è.
Infine c'è sempre l'intervento di pronto soccorso, che può consistere in varie cose, dal contatto umano alla medicazione sintomatica, visto che spesso le idee di suicidio sono transitorie.
In effetti un passo falso. Non capisco esattamente il senso di questa associazione di antidepressivi, presumo riprendendo anche il litio (?).
Intanto i pensieri suicidari devono essere discussi col medico perché ce ne sono di suicidari, di morte, ossessioni, e sono cose diverse.
Poi ci sono le terapie che talvolta incidono proprio su questo specifico rischio, se c'è.
Infine c'è sempre l'intervento di pronto soccorso, che può consistere in varie cose, dal contatto umano alla medicazione sintomatica, visto che spesso le idee di suicidio sono transitorie.
[#33]
Ex utente
Caro dr. Pacini, La ringrazio ancora una volta per la Sua disponibilità, ma la Sua squisita gentilezza aumenta i miei sensi di colpa . Purtroppo l'ideazione prende la forma di una pianificazione, con lucidità . Ho ottenuto 2 fiale di potassio, nella mia posizione mi sono poi reso conto che non era difficile averlo . Non lo farò nell'immediato , devo prima sistemare varie cose per stare tranquillo . Forse a settembre . Ho ben ponderato le tante scelte ma non vi è motivo di continuare a campare.
Comunque grazie ancora per il Suo prezioso contributo . Buona giornata .
Comunque grazie ancora per il Suo prezioso contributo . Buona giornata .
[#34]
Gentile utente,
Io semplicemente seguirei la cura e avrei fiducia, perché di alternative ce ne sono. L'unica cosa che non comprende è perché tre antidepressivi associati, e se il litio sia stato come penso riconfermato oppure no.
Io semplicemente seguirei la cura e avrei fiducia, perché di alternative ce ne sono. L'unica cosa che non comprende è perché tre antidepressivi associati, e se il litio sia stato come penso riconfermato oppure no.
[#36]
Ex utente
Ok, ho parlato con il mio medico che mi ha molto tranquillizzato . Faremo il lamictal. Mi ha detto di aspettare un attimo e vedrò che questo tipo di ideazione scomparirà . Ha insistito a dire che era farmaco-indotta dal mio mix 300 bupropione -25 agomelatina. Speriamo bene. Lei cosa ne pensa ?Grazie ancora , mi sento anche io più fiducioso
[#40]
Ex utente
Carissimo dottore .. mi sento di nuovo una schifezza . E mi rendo conto che c'è solo quella cosa da fare . La ringrazio immensamente per ciò che ha fatto. Quello che lei ed altri fate su questo sito è bellissimo. Ma a volte purtroppo nulla è possibile fare per risolvere . Grazie ancora di tutto . Addio .
[#41]
Se capisce il senso del curarsi, semplicemente cerchi risultati migliori. Se pensa che non siano possibili lasci operare il medico e rimandi il giudizio, non ci perde niente. Se invece ora sta male si rivolga al pronto soccorso.
[#42]
Ex utente
Caro futuro collega, che dire ? Crede nei miracoli ( della neurofarmacologia ) ? Io sto iniziando . Dall'ultima volta sono cambiate molte cose . Ho iniziato una dieta con un medico dietologo e sto perdendo peso. Ho ripreso a studiare regolarmente e a recuperare esami arretrati . Il mio umore è stabile , ma non lo definisco più piatto, bensì buono, armonioso e regolare. Ho poi conosciuto un collega che da poco è diventato il mio compagno ( si ho scoperto di essere bi ). Non penso più al suicidio, e non dico che la vita è meravigliosa o rose e fiori, ma che è a nostra misura, e affrontabile con raziocinio, calma e pazienza . Se oggi dico questo, è anche grazie a lei e a questo sito. Il mio curante è soddisfatto e io continuo la terapia senza intromettermi . Che dire ancora ?
Grazie Matteo, davvero.
Grazie Matteo, davvero.
[#43]
Mi fa piacere.
Non credo nei miracoli, anzi dubito sempre di un risultato, ma ne ho visti prodotti in maniera scientifica. Complice la fortuna, perché non tutti rispondono, non tutto è curabile etc.
Ma la gravità del malessere non è certo indice di non curabilità, e anche quando la persona è sfiduciata, la cura funziona perché funziona di per sé.
Non credo nei miracoli, anzi dubito sempre di un risultato, ma ne ho visti prodotti in maniera scientifica. Complice la fortuna, perché non tutti rispondono, non tutto è curabile etc.
Ma la gravità del malessere non è certo indice di non curabilità, e anche quando la persona è sfiduciata, la cura funziona perché funziona di per sé.
Questo consulto ha ricevuto 43 risposte e 13.2k visite dal 05/04/2017.
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