Problemi gravi con benzodiazepine

Gentili dottori buongiorno
Le scrivo per un problema relativo a mia madre 75enne. In seguito alla perdita di mio padre 15 anni fa mia madre in forte depressione si è rivolta ad uno psichiatra che dopo una valutazione le prescrisse zoloft (1 al di Da 50mg) e lorans per ansia ( 60 gtt. Al di divise in 3 somministrazioni)Dopo circa un anno dal l'assunzione di tali farmaci il medico fece ridurre gradualmente fino a smettere del tutto lo zoloft ma le disse di continuare con il lorans stessa posologia. sono passati 14 anni e il lorans continua a prenderlo ma purtroppo ha di sua iniziativa aumentato la posologia a 75gtt poiche il farmaco aveva perso l'efficacia iniziale.Tornata in vari periodi dallo psichiatra lui ha tentato di farle ridurre gradualmente il lorans prescrivendole di nuovo antidepressivi, il problema è che mia madre non riesce più a tollerare gli antidepressivi, ne avrà provati almeno 10 tipi ( accusa tutti gli effetti collaterali anche gravi) così lo psichiatra non sa più come fare a curarla poiché lui sostiene che per togliere gradualmente le benzodiazepine( lorans) occorre un sostegno di un farmaco antidepressivo. Mia madre adesso continua con 75gtt al giorno con il lorans ma sta male poiché penso abbia un effetto rebound ( depressione, stanchezza, malessere, ansia, angoscia) cosa mi consiglia per aiutare mia madre? Grazie per la sua attenzione. Un saluto. Rita.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Succede spesso, nonostante sia scritto ovunque che le benzodiazepine, salvo alcune e per specifiche diagnosi, non hanno senso nel lungo termine (già dopo qualche settimana) poiché perdono l'effetto e nel tempo peggiorano l'andamento dei sintomi, specie quelle rapide come il lorans.
Certo, aumentare le gocce produrrà un qualche effetto (scarso) che poi svanirà per lo stesso meccanimo. Il su e giù dello stimolo sul sistema che le benzodiazepine controllano produce un'oscillazione dei sintomi ansiosi durante la giornata, o comunque una suscettibilità irregolare all'ansia, allo stress, all'insonnia.
Il medico può anche aver ragione sul fatto che per calarle si debba introdurre una terapia, ma se è presente al momento un disturbo da trattare. Se non è presente, si può scalare semplicemente il lorans, eventualmente sostituendolo con qualcosa di più maneggevole. Il paziente di solito fa resistena a cambiare il lorans, e a scalarlo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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La ringrazio dott.Pacini della sua risposta. Un saluto Rita.