Disturbo ossessivo-compulsivo, delusione d'amore e ossesioni pure
Salve,
Scrivo della mia situazione, in quanto molto preoccupato da alcuni pensieri ossessivi nati da qualche tempo. Specifico di essere in cura presso uno psichiatra che mi ha prescritto la paroxetina, da circa un mese dopo aver affrontato un mese di analisi transazionale con una psicologa senza successo. Nel mio caso tutto è partito dopo un grosso anno di stress conclusosi con un'interruzione di una relazione amorosa da parte della mia ex in maniera improvvisa. Dopo questo ho cominciato a sperimentare alcuni sintomi ossessivo-compulsivi prima di tipo ipocondriaco con la paura di avere l'HIV per via di un rapporto orale a rischio che poi si è rivelata infondata, poi con la paura di essere omosessuale, andando più volte al giorno a visionare filmati pornografici di natura omosessuale per valutare qualsiasi forma di stimolo. Dopo questo ho cominciato ad avere la paura di aver fatto del male alla mia ex o di averla usata e poi che lei potesse denunciarmi per questo e io potessi finire sotto processo. Da qui ho cominciato a effettuare qualsiasi tipo di test psichiatrico per valutare se avessi un disturbo di personalità, più ho cominciato a effettuare test di personalità di Jung per scoprire di più su me stesso. Dal test di Jung era emerso un profilo che diceva che se fosse entrato in un circolo di paranoie avrebbe potuto sviluppare un disturbo narcisistico. Da qui la paura di avere questo disturbo e diventare una persona cattiva e fare del male al prossimo. Un mese fa infine ho avuto un attacco di panico credendo di stare diventando schizofrenico e il giorno dopo un secondo attacco di panico dovuto a un pensiero ossessivo di uccidere qualcuno e diventare un serial killer. Da qualche settimana poi ho cominciato ad avere dolori al petto, ansia generalizzata e a dormire male con umore depresso al mattino e prima di dormire. A questo si accompagnano, a volte, pensieri aggressivi nei confronti della mia ex e a volte pensieri di essere omosessuale o malato psichiatrico con la paura di diventare uno stalker. Non riesco a studiare né ad avvicinarmi alla città dove studio per paura di fare qualcosa di male alla mia ex. La mia paura è che questa situazione possa un giorno degenerare e io compia qualche gesto sconsiderato. C'è qualche sistema per uscire da questa situazione?
Vi ringrazio.
Scrivo della mia situazione, in quanto molto preoccupato da alcuni pensieri ossessivi nati da qualche tempo. Specifico di essere in cura presso uno psichiatra che mi ha prescritto la paroxetina, da circa un mese dopo aver affrontato un mese di analisi transazionale con una psicologa senza successo. Nel mio caso tutto è partito dopo un grosso anno di stress conclusosi con un'interruzione di una relazione amorosa da parte della mia ex in maniera improvvisa. Dopo questo ho cominciato a sperimentare alcuni sintomi ossessivo-compulsivi prima di tipo ipocondriaco con la paura di avere l'HIV per via di un rapporto orale a rischio che poi si è rivelata infondata, poi con la paura di essere omosessuale, andando più volte al giorno a visionare filmati pornografici di natura omosessuale per valutare qualsiasi forma di stimolo. Dopo questo ho cominciato ad avere la paura di aver fatto del male alla mia ex o di averla usata e poi che lei potesse denunciarmi per questo e io potessi finire sotto processo. Da qui ho cominciato a effettuare qualsiasi tipo di test psichiatrico per valutare se avessi un disturbo di personalità, più ho cominciato a effettuare test di personalità di Jung per scoprire di più su me stesso. Dal test di Jung era emerso un profilo che diceva che se fosse entrato in un circolo di paranoie avrebbe potuto sviluppare un disturbo narcisistico. Da qui la paura di avere questo disturbo e diventare una persona cattiva e fare del male al prossimo. Un mese fa infine ho avuto un attacco di panico credendo di stare diventando schizofrenico e il giorno dopo un secondo attacco di panico dovuto a un pensiero ossessivo di uccidere qualcuno e diventare un serial killer. Da qualche settimana poi ho cominciato ad avere dolori al petto, ansia generalizzata e a dormire male con umore depresso al mattino e prima di dormire. A questo si accompagnano, a volte, pensieri aggressivi nei confronti della mia ex e a volte pensieri di essere omosessuale o malato psichiatrico con la paura di diventare uno stalker. Non riesco a studiare né ad avvicinarmi alla città dove studio per paura di fare qualcosa di male alla mia ex. La mia paura è che questa situazione possa un giorno degenerare e io compia qualche gesto sconsiderato. C'è qualche sistema per uscire da questa situazione?
Vi ringrazio.
[#1]
La terapia, sebbene corretta per il disturbo ossessivo, potrebbe non essere adatta alla sua situazione per cui andrebbe rivista soprattutto per la natura dei sintomi che riferisce.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta,
ho dimenticato di aggiungere che per due settimane ho dormito bene prendendo mezza pastiglia di tavor, ieri ho smesso su indicazione dello psichiatra e ho dormito abbastanza bene, senza ansia. La paroxetina l'ho cominciata due settimane fa e ad oggi i pensieri sembrano di gran lunga diminuiti e l'umore migliorato. Ogni tanto ho qualche pensiero comunque felice sulla mia ex, nel senso che ho dei buoni ricordi e, con sincerità, ieri ho pensato che se lei stesse con un altro starei tranquillo; non mi sento né geloso né possessivo nei suoi confronti. La mia seconda domanda è: perché la terapia potrebbe non essere corretta? C'è qualche pericolo?
ho dimenticato di aggiungere che per due settimane ho dormito bene prendendo mezza pastiglia di tavor, ieri ho smesso su indicazione dello psichiatra e ho dormito abbastanza bene, senza ansia. La paroxetina l'ho cominciata due settimane fa e ad oggi i pensieri sembrano di gran lunga diminuiti e l'umore migliorato. Ogni tanto ho qualche pensiero comunque felice sulla mia ex, nel senso che ho dei buoni ricordi e, con sincerità, ieri ho pensato che se lei stesse con un altro starei tranquillo; non mi sento né geloso né possessivo nei suoi confronti. La mia seconda domanda è: perché la terapia potrebbe non essere corretta? C'è qualche pericolo?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 24/03/2017.
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