Identificare apnee notturne
Buongiorno,
scrivo per capire da voi quanto effettivamente ci sia da preoccuparsi o quanto quello che mi accade sia normale.
Ho 36 anni, una vita normale, non fumo e bevo di rado, nessuna patologia particolare che sia nota (al di la di una diagnosi di una decina di anni fa di ernia iatale, per la quale non prendo medicinali) e tutte le analisi in regola. L'unica problematica con cui mi trovo spesso a fare i conti sono fastidi a livello intestinale, con gonfiore e dolore e in passato mi era stato diagnosticata la presenza di Elycobacter Pilori eradicato con adeguata cura antibiotica.
I miei dubbi riguardano la mia qualità del sonno, del tutto scarsa dal momento che mi sveglio spesso nel pieno della notte senza apparente motivo per poi non riuscire a prendere più sonno. A ciò si aggiungono dei sintomi che riesco tranquillamente a gestire, ma che ultimamente stanno diventando più pressanti: mi capita spesso, anche se periodicamente, di svegliarmi di colpo assolutamente conscio di aver smesso di respirare, per cui l'unica soluzione è quella di sedermi sul letto sforzarmi di tossire e riattivare la respirazione. Di solito bastano lievi colpi di tosse, ma ultimamente devo andare avanti a tossire in maniera più forte e per più tempo e maggior timore generale. Una volta ripreso a respirare sono poi in grado di riprendere a dormire senza più avere questi episodi nel corso della notte e senza particolari ansie. Tali situazioni però capitano anche in altri momenti, magari nel corso di un attacco di sonnolenza su una poltrona davanti alla TV nel pomeriggio o sera, per cui, ad una breve chiusura degli occhi, a volte, si affianca una perdita di respiro, con necessità di svegliarmi immediatamente per riattivare i meccanismi respiratori.
Ripeto, riesco a gestire la situazione senza particolari problemi, ma sentendo i vari servizi in TV e le conseguenze possibili derivanti da tali eventuali patologie, vorrei una mano da voi per capire se si possa parlare di apnee notturne, o di semplici disturbi del sonno, e che tipo di esami, se necessari, siano possibili per approfondire meglio lo stato generale.
Se può servire, faccio presente che anche nel corso della giornata mi capita spesso di dover fare dei respiri profondi per regolare la respirazione generale.
Se fosse possibile, trovandomi a Milano per lavoro per la maggior parte del tempo, vi sarei grato se poteste consigliare un centro specialistico per l'individuazione e cura di determinate patologie.
Cordiali saluti
scrivo per capire da voi quanto effettivamente ci sia da preoccuparsi o quanto quello che mi accade sia normale.
Ho 36 anni, una vita normale, non fumo e bevo di rado, nessuna patologia particolare che sia nota (al di la di una diagnosi di una decina di anni fa di ernia iatale, per la quale non prendo medicinali) e tutte le analisi in regola. L'unica problematica con cui mi trovo spesso a fare i conti sono fastidi a livello intestinale, con gonfiore e dolore e in passato mi era stato diagnosticata la presenza di Elycobacter Pilori eradicato con adeguata cura antibiotica.
I miei dubbi riguardano la mia qualità del sonno, del tutto scarsa dal momento che mi sveglio spesso nel pieno della notte senza apparente motivo per poi non riuscire a prendere più sonno. A ciò si aggiungono dei sintomi che riesco tranquillamente a gestire, ma che ultimamente stanno diventando più pressanti: mi capita spesso, anche se periodicamente, di svegliarmi di colpo assolutamente conscio di aver smesso di respirare, per cui l'unica soluzione è quella di sedermi sul letto sforzarmi di tossire e riattivare la respirazione. Di solito bastano lievi colpi di tosse, ma ultimamente devo andare avanti a tossire in maniera più forte e per più tempo e maggior timore generale. Una volta ripreso a respirare sono poi in grado di riprendere a dormire senza più avere questi episodi nel corso della notte e senza particolari ansie. Tali situazioni però capitano anche in altri momenti, magari nel corso di un attacco di sonnolenza su una poltrona davanti alla TV nel pomeriggio o sera, per cui, ad una breve chiusura degli occhi, a volte, si affianca una perdita di respiro, con necessità di svegliarmi immediatamente per riattivare i meccanismi respiratori.
Ripeto, riesco a gestire la situazione senza particolari problemi, ma sentendo i vari servizi in TV e le conseguenze possibili derivanti da tali eventuali patologie, vorrei una mano da voi per capire se si possa parlare di apnee notturne, o di semplici disturbi del sonno, e che tipo di esami, se necessari, siano possibili per approfondire meglio lo stato generale.
Se può servire, faccio presente che anche nel corso della giornata mi capita spesso di dover fare dei respiri profondi per regolare la respirazione generale.
Se fosse possibile, trovandomi a Milano per lavoro per la maggior parte del tempo, vi sarei grato se poteste consigliare un centro specialistico per l'individuazione e cura di determinate patologie.
Cordiali saluti
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Non è possibile suggerire centri specifici. Li può ricercare anche per il tramite del suo medico di famiglia
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 935 visite dal 23/03/2017.
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