Fortissima depressione con confusione mentale

TUTTO E’ INIZIATO DA QUANDO (AL 31/12/2007) HA SMESSO DI LAVORARE (OROLOGIAIO).

HA GIA’ SOFFERTO IN PASSATO DI DEPRESSIONE, LA PRIMA VOLTA (CIRCA 30 ANNI FA) E’ STATO ANCHE RICOVERATO IN UNA CLINICA DOVE GLI E’ STATO PRATICATO L’ELETTROSHOC E DA QUEL MOMENTO NON E’ MAI SATO COMPLETAMENTE BENE.

ANCHE QUALCHE ANNO FA HA AVUTO UN’ALTRA RICADUTA MA E’ RIUSCITO A SUPERARLA CON L’AIUTO DI UNO PSICHIATRA – LO STESSO CHE LO HA IN CURA OGGI
DA QUEL MOMENTO HA FATTO UNA CURA DI MANTENIMENTO CON L’ANAFRANIL DA 75 MG E LORAZEPAN DA 2.5.
HA SEMPRE PRESO NEI MOMENTI IN CUI “NON STAVA BENE PSICOLOGICAMENTE” UNA SUPPOSTA DI OPTALIDON CON LA CONVINZIONE CHE LO FACESSE STARE UN PO’ SU DI MORALE (ANCHE OGGI NE FA USO MA SOLO SALTUARIAMENTE).

CARATTERIALMENTE NON E’ MAI STATO UN TIPO POSITIVO ANZI SENZ’ALTRO PESSIMISTA.

NON HA E NON HA MAI AVUTO INTERESSI PARTICOLARI: AL DI FUORI DEL LAVORO E DELLE PARTITE DI CALCIO (ma ora pare che gli interessino più nemmeno quelle). NON HA AMICI.

IL TREMORE SOPRATTUTTO ALLE MANI CHE HA ATTUALMENTE LO AVEVA ANCHE PRIMA QUANDO LAVORAVA, MA IN MISURA RIDOTTA.

ORA ANCHE LA SCRITTURA DI CONSEGUENZA E’ CAMBIATA (LA SUA FIRMA E TREMOLANTE E VA VIA VIA RIMPICCIOLENDOSI)

ANCHE IL SUO SGUARDO DA UN PO’ E’ DIVERSO, INESPRESSIVO.

LA SUA POSTURA SI E’ INCURVATA.

A VOLTE NON RIESCE A STARE FERMO ED HA BISOGNO DI CAMMINARE, DI STRINGERE I PUGNI O DI BATTERLI SUL TAVOLO (questo ultimamente non succede più)

ANCHE LA SUA VOCE E’ CAMBIATA PARLA MOLTO PIANO.

GLI FANNO MALE LE GAMBE. A VOLTE CAMMINA STRUSCIANDO I PIEDI.

HA DIFFICOLTA’ AD ALLACCIARSI I BOTTONI DELLA CAMICIA.

NON HA CURA DEL SUO ASPETTO (A PARTE LA BARBA) MA ERA COSE’ ANCHE PRIMA.

DA QUESTA ESTATE GLI SONO VENUTE ALCUNE MANIE O OSSESSIONI (NON SO’ SE IL TERMINE E’ GIUSTO) TIPO:
DICEVA DI NON ANDARE IN BAGNO DA MOLTI GIORNI (INVECE C’ERA ANDATO ( a detta di mia mamma) IL GIORNO PRIMA O PRIMA ANCORA) QUINDI COMINCIAVA A PRENDERE LASSATIVI, O A FARSI LO “SVUOTAMENTE MANUALE” COME LO CHIAMA LUI.
ULTIMAMENTE IN EFFETTI HA DI NUOVO QUESTO PROBLEMA DI STITICHEZZA. LO PSICHIATRIA DICE CHE E’ UN EFFETTO COLLATERALE DELL’ANAFRANIL ED E’ PER QUESTO CHE HA COMINCIATO LA RIDUZIONE DEL FARMACO.
Ora quando sopraggiunge questo problema va continuamente in bagno (anche ogni due/tre minuti! Perché sente lo stimolo ma in realtà poi non fa nulla)

QUANDO RISOLVEVA IL PROBLEMA DI CUI SOPRA NE SOPRAGGIUNGEVA UN ALTRO:
DICEVA DI NON RIUSCIRE A TRATTENERE LA PIPII’ (E FORSE SARA’ ANCHE VERO DATO CHE ORA DEVE PORTARE “IL PANNOLONE”) O CHE AVEVA UN FORTE BRUCIORE QUANDO INIZIAVA AD URINARE, O ANCORA CHE FACEVA POCA PIPI’. COSI’ PRENDEVA IL MONURIL DIAGNOSTICANDOSI UN’INFEZIONE O UNA CISTITE (ora il problema della minzione sembra superato).

IN VERITA’ NON SIAMO RIUSCITI A CAPIRE SE SONO SINTOMI “INVENTATI” O VERI.

FACCIO PRESENTE CHE LUI HA AVUTO UN CARCINOMA ALLA VESCICA CHE HA OPERATO E TOLTO MA CONTINUA AD ESSERE SEGUITO DAL POLICLINICO UMBERTO PRIMO DOVE OGNI 6 MESI EFFETTUA I CONTROLLI (il prossimo ce l’ha a dicembre)

UN’ALTRA DELLE SUE MILLE PREOCCUPAZIONI E’ CHE GLI SIA TORNATO QUESTO CARCINOMA (ma ultimamente però non ne fa più cenno)


UN’ALTRA OSSESSIONE E’ LA TERAPIA FARMACOLOGIA CHE DEVE ASSUMERE:
GUARDA CONTINUAMENTE L’OROLOGIO PER SAPERE QUANDO ARRIVA IL MOMENTO DI PRENDERE LE MEDICINE.
AVEVA LA CONVINZIONE DI DOVERLE PRENDERE PRIMA DEI PASTI IN MODO CHE FACCIANO EFFETTO PRIMA AVENDO LO STOMACO LIBERO. ORA SIAMO RIUSCITI A CONVINCERLO CHE PUO’ PRENDERLE ANCHE DOPO PRANZO O DOPO CENA.

NON HA UN BUON RAPPORTO CON MIA MAMMA (LEI E’ AFFETTA DA INSUFFICIENZA CARDIACA E RESPIRATORIA CON OSSIGENOTERAPIA 24 ORE) DISCUTONO IN CONTINUAZIONE PER OGNI COSA (lei comincia a non sopportarlo più)

UN ALTRO DEI PROBLEMI E’ CHE LA NOTTE NON DORME (ANCHE QUANDO LAVORAVA SI SVEGLIAVA PRESTO VERSO LE 6 MA STAVA BENE USCIVA E ANDAVA AL LAVORO) ORA PUR PRENDENDO LE GOCCE PER DORMIRE (UNA VENTINA O POCO PIU’ ) SI SVEGLIA LA MATTINA ALLE TRE / QUATTRO E SE NE PRENDE ALTRE SENZA NESSUN RISULTATO (ora abbiamo aggiunto, a sua insaputa, dell’acqua nella seconda boccetta che rimane a sua disposizione)

C’E DA DIRE PERO’ CHE LUI A VOLTE DORME DURANTE LA MATTINATA O IL POMERIGGIO O LA SERA DOPO CENA QUINDI FORSE LE SUE ORE DI SONNO LE FA, IL PROBLEMA E’ CHE LA NOTTE (MA COME IN REALTA’ IL GIORNO) NON GLI PASSA MAI E GLI PRENDONO QUESTI STATI DI ANSIA MOLTO FORTI.

VORREBBE SEMPRE DORMIRE COSI’ DICE NON SENTE IL MALORE CHE HA.

NON ESCE (SE NON LA MATTINA PER ANDARE AL BAR (ALLE 6) A FARE COLAZIONE (MA SI TRATTA DI UN’ORETTA E NON SEMPRE). (ora non esce più da quando di notte gli è capitato di cadere dal letto (è già la terza volta in due mesi) recentemente è caduto anche uscendo da casa mentre scendeva un gradino). In effetti la scorsa settimana sono uscita con lui per una passeggiata ma ho notato che tende ad andare da una parte o dall’altra, come se gli mancasse l’equilibrio.

LA TERAPIA CHE STA ASSUMENDO E’ INIZIATA – DA GIUGNO - CON DOSI PIU’ LEGGERE ED E’ ANDATA AUMENTANDO (DATO GLI SCARSI RISULTATI).
LO PSICHIATRA CHE LO HA IN CURA AVEVA PROVATO A TOGLIERE L’ANAFRANIL SOSTITUENDOLO CON ELOPRAM MA QUESTO HA PEGGIORATO LA SITUAZIONE PERCHE’ MIO PADRE AFFERMAVA CHE QUESTA MEDICINA GLI AUMENTAVA LO STATO DI TREMORE INTERNO (CHE LUI CHIAMA “MARMATRONE”) QUINDI LO PSICHIATRA GLIELO HA SOSPESO ED HA AUMENTATO DA AGOSTO LA DOSE DI ANAFRANIL E SERENASE.

LA SITUAZIONE DA QUANDO HA INIZIATO LA CURA - A PARTE UN BREVE PERIODO - SEMBRA PEGGIORATA.

GIORNI ADDIETRO DICEVA DI NON RIUSCIRE AD INGHIOTTIRE LE PASTICCHE DI LORAZEPAN E VOLEVA CHE VENISSERO SCHIACCIATE (ultimamente invece non lo chiede più, nel senso che le prende sane)

DA GIUGNO AD OGGI E’ DIMAGRITO MOLTO CIRCA UNA DECINA DI CHILI. NON VORREMMO CHE NOI CI STESSIMO ORIENTANDO SU PATOLOGIE NEUROLOGICHE ED INVECE SI TRATTASSE DI “ALTRO”. (SUA SORELLA E’ DECEDUTA PER UN TUMORE ALLO STOMACO ED ALCUNI SINTOMI CHE AVEVA LEI LI RISCONTRIAMO ANCHE IN LUI)

E’ PUR VERO CHE HA ANCHE TUTTI I SINTOMI DEL MORBO DI PARKINSON.

AGGIORNAMENTO:
LA TERAPIA ATTUALE E’ RIDOTTA RISPETTO A PRIMA (dai primi di ottobre lo psichiatra gliel’ha diminuita) SIA PER QUANTO RIGUARDA ANAFRANIL CHE E’ PASSATO DA 4 COMPRESSE AL GIORNO DA 75MG A 2 COMPRESSE DA 75 MG SOLO LA SERA (anzi ora ne prende ½ la mattina e 1 e la sera)
SIA PER QUANTO RIGUARDA LE GOCCE DI SERENASE CHE PRIMA ERANO 20 GC. LA MATTINA E 20 GC. LA SERA MENTRE ORA NE PRENDE 5 LA MATTINA E 5 LA SERA (dalla settimana scorsa sta riducendo di una goccia al giorno fino a non prenderne più dal 26 di ottobre)

PURTROPPO IL LORAZEPAM DA 2.5 INVECE (LO GESTISCE AUTONOMAMENTE E NE PRENDE ANCHE 4/5 AL GIORNO)

NOI NON STIAMO PIU’ TRANQUILLE, PRIMA LO INCITAVAMO AD USCIRE MA ORA DATA LA POCA STABILITA’ NON SAPPIAMO PIU’ SE E’ RACCOMANDABILE.
* * *
A FINE OTTOBRE LO ABBIAMO PORTATO AL CENTRO PARKINSON DI TOR VERGATA: IL PROFESSORE CHE LO HA VISITATO HA DETTO CHE SECONDO LUI – PER ORA – NON HA PROBLEMI DI PARKINSON (MA FRA TRE MESI LO VUOLE RIVEDERE).

NEL FRATTEMPO GLI HA MODIFICATO LEGGERMENTE LA TERAPIA DELLO PSICHIATRA CONFERMANDO LA SOSPENSIONE DI SERENASE.


TERAPIA ATTUALE DAL 29 OTTOBRE 2008

LA MATTINA
1 CYMBALTA
1 LORAZEPAM DA 2.5 (CHE COMUNQUE PRENDEREBBE DATO CHE SE LO GESTISCE DA SOLO)

PRIMA DI PRANZO
1 LORAZEPAM DA 2.5

DOPO CENA
1 ANAFRANIL DA 75 MG
1 SEROQUEL
1 LORAZEPAM DA 2.5
E 30 GOCCE DI MINIAS

LA SITUAZIONE STA PEGGIORANDO: NEL SENSO CHE ORA HA UNA FORTE CONFUSIONE MENTALE, E’ TORMENTATO DA OGNI COSA. SI ESPRIME PER OGNI COSA IN SENSO CATASTROFICO.

QUALCHE GIORNO FA AVEVAMO PENSATO ADDIRITTURA DI FARLO RICOVERARE, ANCHE PERCHE’ E’ DIVENTATO INGESTIBILE:
HA COMINCIATO A DIRE CHE “NON ARRIVO A DOMANI MATTINA….MI SONO FATTO I CONTI” ED AD OGNI RICHIESTA DI SPIEGAZIONE RISPONDE CHE NON RIESCE A DIRCI QUALI CONTI MA CHE “E’ COSI” .
OPPURE CHE SI E’ ACCORTO CHE QUANDO FA LA PIPI’ “SI E’ SCOLLEGATO QUALCOSA” .
OPPURE CHE E’ TUTTO FERMO DENTRO CASA PERCHE’ LUI – CHE SOFFRE ANCHE DI STITICHEZZA – NON RIESCE DOPO UN CLISTERE AD ANDARE IN BAGNO.

NON SAPPIAMO PIU’ VERAMENTE COSA FARE.

CHIEDIAMO UN CONSIGLIO.

GRAZIE.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
la situazione che descrive è alquanto complessa e probabilmente scaturita dall'intrecciarsi di problematiche psichiche ad altre di natura organica. Per questo motivo appare veramente difficile dare consigli a distanza, se non quello di rivolgersi agli specialisti che già seguono suo padre per le diverse problematiche.
C'è di sicuro che l'autogestione delle terapie ed in particolare quelle psicofarmacologiche è sempre altamente sconsigliata.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore,
Purtroppo la situazione non è di certo migliorata. Volevo chiederle se secondo Lei i vari passaggi di terapia sono stati corretti? e soprattutto che ne pensa della terpia che sta attualmente assumendo mio padre.

RIEPILOGO:
TERAPIA ASSUNTA DA GIUGNO 2008 A SETTEMBRE 2008
LA MATTINA
2 ANAFRANIL DA 75 MG
20 GOCCE DI SERENASE
1 LORAZEPAM DA 2.5 MG
1 FOSIPRESS

ORA DI PRANZO
1 LORAZEPAM DA 2.5 MG

DOPO CENA
2 ANAFRANIL DA 75 MG
20 GOCCE DI SERENASE
1 LORAZEPAM DA 2.5 MG

20 GOCCE DI MINIAS
IL LORAZEPAM DA 2.5 NE PRENDE ANCHE 4/5 AL GIORNO

IN VISTA DI UNA VISITA NEUROLOGICA (PER VERIFICARE SE ERA AFFETTO DAL MORBO DI PARKINSON) LA TERAPIA E’ STATA RIDOTTA SIA PER QUANTO RIGUARDA ANAFRANIL CHE E’ PASSATO DA 4 COMPRESSE AL GIORNO DA 75MG A 2 COMPRESSE DA 75 MG SOLO LA SERA (IN SEGUITO ½ la mattina e 1 e la sera)
SIA PER QUANTO RIGUARDA LE GOCCE DI SERENASE CHE PRIMA ERANO 20 GC. LA MATTINA E 20 GC. LA SERA MENTRE ORA NE PRENDE 5 LA MATTINA E 5 LA SERA (Riducendo poi di una goccia al giorno fino a non prenderne più dal 26 di ottobre)

PURTROPPO IL LORAZEPAM DA 2.5 INVECE (LO GESTISCE AUTONOMAMENTE E NE PRENDE ANCHE 4/5 AL GIORNO)


DOPO LA VISITA DI CONTROLLO PER IL PARKINSON (per fortuna negativa) LA TERAPIA ASSUNTA DAL 27 OTTOBRE AL 20 GENNAIO 2009
LA MATTINA
½ ANAFRANIL DA 75 MG
1 CYMBALTA DA 60 MG
1 LORAZEPAM DA 2.5 MG
1 FOSIPRESS

ORA DI PRANZO
1 LORAZEPAM DA 2.5 MG

DOPO CENA
1 SEROQUEL DA 25 MG
1 LORAZEPAM

20 GOCCE (MA STIAMO CERCANDO DI RIDURLE) DI MINIAS

SPESSO PRENDE 1 O 2 LORAZEPAM IN PIU’ DURANTE LA GIORNATA
* * *
IL 22 GENNAIO LO ABBIAMO PORTATO DA UN ALTRO PSICHIATRA IL QUALCHE GLI HA PRESCRITTO LA SEGUENTE TERAPIA
LA MATTINA
½ ZYPREXA DA 5 MG
1 CYMBALTA DA 60 MG
1 LORAZEPAM DA 1 MG
1 FOSIPRESS

ORA DI PRANZO
1 LORAZEPAM DA 1 MG

DOPO CENA
½ ZYPREXA DA 5 MG
1 LORAZEPAM DA 1 MG

20 GOCCE DI MINIAS

SPESSO PRENDE 1 O 2 LORAZEPAM IN PIU’ DURANTE LA GIORNATA

LA SITUAZIONE NON E’ CAMBIATA.

HO LA VAGA IMPRESSIONE CHE SIA IN UN CRISI DI ASTINENZA MAGARI PROPRIO DEL LORAZEPAM CHE E' PASSATO DA 7.5 MG. AL GIORNO AL 3 MG. AL GIORNO.

LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE DELLA SUA RISPOSTA.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

le sue richieste sembrano essere un po' confusionarie, forse perche' molto preoccupata della situazione di suo padre.

Per cortesia, scriva in modo piu' organico (possibilmente in carattere non maiuscolo) e faccia una domanda precisa su cio' che vuole sapere.

Pare infatti che lei scriva e si risponda automaticamente e pertanto rende la richiesta poco comprensibile.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Utente
Utente
Chiedo scusa per la confusione. Cercherò di essere più chiara.
Come avrà letto la depressione di mio padre è iniziata pochi mesi dopo aver cessato di lavorare (genn/febb.2008).
A giugno del 2008 lo abbiamo portato da un psicoterapeuta (che già lo aveva avuto in cura negli anni precedenti) il quale le ha prescritto la seguente terapia:
Mattina
2 Anafranil da 75 MG
20 gocce di Serenase
1 Lorazepam DA 2.5 MG

Pranzo
1 Lorazepam 2.5 MG

Dopo Cena
2 Anafranil da 75 MG
20 gocce di Serenase
1 Lorazepam 2.5 MG

20 gocce di Minias per dormire

La situazione non migliorava anzi si sono aggiunti altri sintomi che ci hanno fatto pensare al Morbo di parkinso.
Così gli abbiamo prenotato una visita specialistica in tal senso.
In vista di tale visita lo psicoterapeuta che lo aveva in cura ha pensato di ridurgli la terapia che stava assumendo nell'eventualità che fossero prescritte altre medicine per il Parkinson.
La visita con lo specialista del Parkinson è andata bene: "al momento si esclude una franca sindrome compatibile con Parkinson idiopatico. Utile in prospettiva praticare test neupsicologici e RMN encefalo". Lo specialista ha ritenuto comunque di sospendere l'Anafranil e di inserire la mattina 1 compressa di Cymbalta dal 60 mg e la sera una compressa di Seroquel da 25 mg.
Il 22 di gennaio mio padre diceva di non farcela più e voleva ricoverarsi, così lo abbiamo portato a fare una visita al reperto di Psichiatria di un'ospedale vicino casa.
Il dottore, dopo la visita ha modificato di nuovo la terapia sostituendo il Lorazepam da 2.5 (al quale mio padre era "affezionatissimo" con il Lorazepam da 1 e sostituendo il Seroquel da 25 con il Zyprexa da 5 mg (mezza la mattina e mezza la sera).
Non è passato molto tempo è vero dalla nuova terapia ma sta peggiorando. Di giorno vorrebbe sempre dormire; la notte non dorme, non riesce a stare fermo nel letto si alza in continuazione, è agitato, nervoso, irrascibile.
Vengo ora ai quesiti:
Non avrà delle crisi di astinenza per la riduzione del Lorazepam (lui lo prende da anni anche prima di aver cessato il lavoro come cura di mantenimento)?
La cura che sta facendo attualmente è giusta?
Spero di essere stata più esauriente.
Grazie anticipatamente
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la descrizione di non poter star fermo potrebbe essere un effetto collaterale del trattamento e non un peggioramento clinico.

Tra l'altro spero che siano state fatte opportune indagini cliniche per tutte le valutazioni in merito anche a quadri di demenza, patologie tiroidee, alterazione delle cellule del sangue (anemia per esempio).

Il trattamento di per se' potrebbe andare bene pero' e' sempre necessario uscire da una prescrizione con una diagnosi, altrimenti si potrebbe pensare a dei maldestri tentativi di ridurre dei sintomi che pero' non sono stati ben inquadrati.

Parkinson

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