Bruxismo e venlafaxina e ssri
Salve,
scusate il disturbo, sono un ragazzo di 22 anni. Soffro di problemi all'atm, di malocclusione. A causa di questi problemi che porto da 5 anni, a un certo punto mi sono sentito molto scarico oltre che ho sviluppato una sorta di claustrofobia che mi impedisce di seguire le lezioni per bene. Ho chiesto un consulto pure quindi a uno psichiatra che molto gentilmente mi ha prescritto la venlafaxina e l'amisulpride, quest ultimo l'ho smesso dopo 14 giorni. Il primo invece lo porto avanti da 4 settimane e devo dire che fino a 5 giorni sembrava andare tutto bene, ma poi ho cominciato ad avvertire dolori muscolari quindi dopo vari analisi ho notato che ho aumentato il bruxismo. Ho visto che la serotonina e la dopamina causano bruxismo. c'è per caso un'altra classe di farmaci che mi possono aiutare per la claustrofobia e portarmi un po' su senza aumentare i miei problemi di mal occlusione che sto comuqnue curando? considerate che ho prendo miorilassanti, ho preso valium anche per intramuscolo per via delle contratture muscolari e il lyrica, con quest ultimo che sembra aver aumentato le contrazioni muscolari. vi chiedo una categoria di farmaci per poterla proporre al mio psichiatra e se la serotonina e la dopamina aumentano il bruxismo e se può essere una cosa transitoria. io pensavo di fermare la terapia di venlafaxina 75. grazie spero in una risposta
scusate il disturbo, sono un ragazzo di 22 anni. Soffro di problemi all'atm, di malocclusione. A causa di questi problemi che porto da 5 anni, a un certo punto mi sono sentito molto scarico oltre che ho sviluppato una sorta di claustrofobia che mi impedisce di seguire le lezioni per bene. Ho chiesto un consulto pure quindi a uno psichiatra che molto gentilmente mi ha prescritto la venlafaxina e l'amisulpride, quest ultimo l'ho smesso dopo 14 giorni. Il primo invece lo porto avanti da 4 settimane e devo dire che fino a 5 giorni sembrava andare tutto bene, ma poi ho cominciato ad avvertire dolori muscolari quindi dopo vari analisi ho notato che ho aumentato il bruxismo. Ho visto che la serotonina e la dopamina causano bruxismo. c'è per caso un'altra classe di farmaci che mi possono aiutare per la claustrofobia e portarmi un po' su senza aumentare i miei problemi di mal occlusione che sto comuqnue curando? considerate che ho prendo miorilassanti, ho preso valium anche per intramuscolo per via delle contratture muscolari e il lyrica, con quest ultimo che sembra aver aumentato le contrazioni muscolari. vi chiedo una categoria di farmaci per poterla proporre al mio psichiatra e se la serotonina e la dopamina aumentano il bruxismo e se può essere una cosa transitoria. io pensavo di fermare la terapia di venlafaxina 75. grazie spero in una risposta
[#1]
Gentile utente,
Quindi ha un problema di malocclusione, e poi una diagnosi psichiatrica che però esattamente quale è ?
Secondo punto: non deve proporre niente al suo psichiatra, non deve funzionare così. Si pone semplicemente il problema di trovare una terapia per la diagnosi psichiatrica che non peggiori la questione della contrattura o bruxismo.
Quindi ha un problema di malocclusione, e poi una diagnosi psichiatrica che però esattamente quale è ?
Secondo punto: non deve proporre niente al suo psichiatra, non deve funzionare così. Si pone semplicemente il problema di trovare una terapia per la diagnosi psichiatrica che non peggiori la questione della contrattura o bruxismo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Non ho una vera diagnosi psichiatrica; a causa delle mie molteplici peripezie sono diventato un po' ansioso e calustrofobico, almeno quando sto in luoghi chiusi faccio fatica a concentrarmi. la mia domanda è se esiste una classe farmaceutica di psicofarmaci che non aumenti il bruxismo, considerando che ho già provato lyrica, venlafaxina e amisulrpide. Magari poi tutti i miei sintomi scompaiono nel momento in cui risolvo la mia disfunzione cranio mandibolare.
Grazie mille
Grazie mille
[#4]
Tutte queste domande andrebbero poste allo psichiatra che la sta seguendo. Concordo pienamente con il mio collega sul fatto che sarebbe meglio chiedere direttamente allo psichiatra curante di scegliere l'associazione di farmaci da prescrivere informandolo relativamente alla condizione di bruxismo. In commercio ce ne sono molti ma solo chi conosce esattamente la sua storia clinica e chi ha effettuato l'esame psichiatrico può consigliarle la terapia più opportuna. Spero che risolva il problema al più presto.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Tiziana Corteccioni
Cordiali saluti.
Dott.ssa Tiziana Corteccioni
Dr.ssa Tiziana Corteccioni
www.tizianacorteccioni.it
[#5]
Utente
Ho parlato con il mio psichiatra e mi ha consigliato il lexotan da associare alla venlafaxina e in seguito il gabapentin. Io ho troppa paura di stare ancora male a livello muscolare, quindi non so... volevo fare una domanda ma la claustrofobia è una forma di psicosi, quindi da curare con antipsicotici, quindi il mutabon che minera stato consigliato in passato.. spero di poter ricevere una risposta. Grazie
[#6]
Ha l'atteggiamento di chi vuole autogestire la terapia farmacologica. Da un passaggio ora ne richiede un altro.
Sfiancherà il suo psichiatra fino a quando non sarà accontentato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Sfiancherà il suo psichiatra fino a quando non sarà accontentato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#9]
"Non ho una vera diagnosi psichiatrica"
Ecco, questo è il punto da chiarire, facendosi anche spiegare il senso di queste contratture, altrimenti si rischiano terapie completamente fuori fuoco.
Anche il discorso che fa sulla claustrofobia (che sia o meno un termine usato dal medico) esprime una preoccupazione gratuita che può riguardare anche altri ambiti, come i sintomi corporei.
Quindi va innanzitutto trovata una terapia mirata sulla diagnosi, non scelta in base ai teorici effetti su questo o quel sintomo.
Ecco, questo è il punto da chiarire, facendosi anche spiegare il senso di queste contratture, altrimenti si rischiano terapie completamente fuori fuoco.
Anche il discorso che fa sulla claustrofobia (che sia o meno un termine usato dal medico) esprime una preoccupazione gratuita che può riguardare anche altri ambiti, come i sintomi corporei.
Quindi va innanzitutto trovata una terapia mirata sulla diagnosi, non scelta in base ai teorici effetti su questo o quel sintomo.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.2k visite dal 19/03/2017.
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