Halcion 250 inefficace
Salve, da qualche tempo prendo halcion al bisogno quando non riesco ad addormentarmi. Ho sempre avuto problemi di sonno e inizialmente avevo provato la versione da 125, ma dopo pochissime assunzioni (comunque mai consecutive, ma a distanza di giorni una dall'altra) non mi faceva più alcun effetto. Così mi è stato prescritto il formato da 250: la prima pillola ha fatto il suo lavoro, anche se pur sempre dopo un'oretta di attesa, così come la seconda - assunta a distanza di più di una settimana - ma ieri notte (sempre passata una settimana dall'ultima volta che l'ho preso) non sono riuscita comunque ad addormentarmi se non dopo più di due ore. Non credo si tratti di assuefazione visto l'uso sporadico che ne faccio, ma allora cosa potrebbe essere? Può avere a che fare con il fatto che avevo preso un'oretta prima una tisana rilassante con dentro 3 gocce di sedivitax (di solito faccio così: assumo la tisana ogni sera, ma quando mi rendo conto che la tisana con il sedivitax non basta, allora decido di prendere la pillola)? Pensavo che al massimo avrebbe potenziato gli effetti soporiferi del farmaco. Oppure si può parlare di assuefazione dopo solo tre pillole non consecutive nell'arco di un mese? A questo punto non saprei più cosa fare. Ringrazio anticipatamente
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Gentile utente,
Poche assunzioni non consecutive non generano assuefazione. Semplicemente l'insonnia può essersi aggravata.
L'approccio del sonnifero in caso di insonnia ripetuta è discutibile, sia per il rischio di assunzione crescente, che poi peggiora l'insonnia stessa, sia perché se si tratta di un sintomo che anticipa, come spesso accade, un disturbo d'ansia o dell'umore, si dovrebbe chiarire da subito il quadro clinico, andando a vedere non solo il sonno, e poi decidere se sia il caso di iniziare una terapia di fondo, non sonnifera e basta.
Poche assunzioni non consecutive non generano assuefazione. Semplicemente l'insonnia può essersi aggravata.
L'approccio del sonnifero in caso di insonnia ripetuta è discutibile, sia per il rischio di assunzione crescente, che poi peggiora l'insonnia stessa, sia perché se si tratta di un sintomo che anticipa, come spesso accade, un disturbo d'ansia o dell'umore, si dovrebbe chiarire da subito il quadro clinico, andando a vedere non solo il sonno, e poi decidere se sia il caso di iniziare una terapia di fondo, non sonnifera e basta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dott.,
La ringrazio per la tempestiva risposta. Sono al corrente del fatto che il sonnifero non sia una soluzione definitiva al problema: lo prendo solo quando non ho altro da fare, perché in qualche modo devo pur riposare. La mia insonnia di natura ansiosa è da sempre stata un problema, a periodi più o meno intensi, ma non pensavo potesse aggravarsi al punto da resistere agli ipnotici. Comunque, proprio perché problematiche di questo tipo mi accompagnano da tutta la vita, la strada della terapia psicologica è già stata battuta: tuttavia, purtroppo, non riesco comunque a gestire l'ansia che può spuntare in quei momenti. Per questo, a scopo preventivo, ogni sera faccio come le dicevo: tisana rilassante e gocce di valeriana. Ma essendo il percorso psicologico lungo e tortuoso, cosa fare nel frattempo, quando si ha un concreto bisogno di dormire e non si trova alleanza né nell'alternativa fitoterapica né in quella chimica?
La ringrazio per la tempestiva risposta. Sono al corrente del fatto che il sonnifero non sia una soluzione definitiva al problema: lo prendo solo quando non ho altro da fare, perché in qualche modo devo pur riposare. La mia insonnia di natura ansiosa è da sempre stata un problema, a periodi più o meno intensi, ma non pensavo potesse aggravarsi al punto da resistere agli ipnotici. Comunque, proprio perché problematiche di questo tipo mi accompagnano da tutta la vita, la strada della terapia psicologica è già stata battuta: tuttavia, purtroppo, non riesco comunque a gestire l'ansia che può spuntare in quei momenti. Per questo, a scopo preventivo, ogni sera faccio come le dicevo: tisana rilassante e gocce di valeriana. Ma essendo il percorso psicologico lungo e tortuoso, cosa fare nel frattempo, quando si ha un concreto bisogno di dormire e non si trova alleanza né nell'alternativa fitoterapica né in quella chimica?
[#5]
Gentile utente,
E quindi, visto che mi conferma che è un aspetto presente, non la sviluppa mai ? Che senso ha controllare alcune notti di insonnia senza agire sul malessere di fondo, come se l'importante fosse solo agire sul momento contro un'insonnia occasionale ?
Poi non stiamo parlando di mesi, stiamo parlando di cure per l'ansia che in genere in un mesetto danno risultati.
E quindi, visto che mi conferma che è un aspetto presente, non la sviluppa mai ? Che senso ha controllare alcune notti di insonnia senza agire sul malessere di fondo, come se l'importante fosse solo agire sul momento contro un'insonnia occasionale ?
Poi non stiamo parlando di mesi, stiamo parlando di cure per l'ansia che in genere in un mesetto danno risultati.
[#6]
Utente
Non dico assolutamente che non esista un problema di ansia da risolvere, la mia preoccupazione per le singole notti insonni non sminuiva la questione alla base. Comunque per curiosità, il triazolam può avere interferenze con le tisane e le gocce di cui faccio uso tanto da ottenere questo effetto inverso?
[#7]
Gentile utente,
Infatti, l'ha detto proprio Lei che esiste un problema di ansia di fondo, ma è proprio per questo che conviene orientarsi in un modo che non sia solo consistente in un "sonnifero al bisogno", perché sono indicati genericamente per insonnia occasionale o transitoria, non per insonnia ricorrente/abituale.
Con il resto il discorso è più di indeterminatezza sia dell'efficacia che delle interazioni.
Infatti, l'ha detto proprio Lei che esiste un problema di ansia di fondo, ma è proprio per questo che conviene orientarsi in un modo che non sia solo consistente in un "sonnifero al bisogno", perché sono indicati genericamente per insonnia occasionale o transitoria, non per insonnia ricorrente/abituale.
Con il resto il discorso è più di indeterminatezza sia dell'efficacia che delle interazioni.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 35.2k visite dal 16/03/2017.
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