Psicoterapia di gruppo e individuale.

Buongiorno a tutti.
Soffro da diverso tempo di ansia e ogni tanto mi capita di avere qualche attacco di panico.
La mia psichiatra mi ha consigliato Alprazolam e una psicoterapia di gruppo.
Da quando Alprazolam sto leggermente meglio ma mi sento molto giù di morale...non so se sia il caso di parlare di sindrome depressiva.
Vorrei cortesemente sapere qual'è il vantaggio di una psicoterapia di gruppo rispetto a una individuale.

Grazie in anticipo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

l'indicazione ricevuta è poco comprensibile in entrambe le sue componenti. La terapia con alprazolam è soltanto un rimedio iniziale, non è curativa e a lungo termine è spesso peggiorativa dell'ansia e associata ad effetti collaterali su umore, memoria e concentrazione. Le benzosdiazepine in generale non sono terapie indicate a lungo termine, soprattutto in soggetti che tendono a legarsi a questi farmaci in maniera non terapeutica, cioè gli ansiosi.
La psicoterapia di gruppo come primo approccio non mi sembra proprio la terapia standard per un disturbo di panico o similare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 173 5
Gentile Utente,

nei casi come il suo è sicuramente più indicata una psicoterapia individuale.

Ritengo, anche io, che sia necessario ridiscutere con la sua Psichiatra, l'uso delle sole benzodiazepine.

Dr. Giovanni Lo Turco

http://www.giovanniloturco.it

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
attualmente la letteratura internazionale indica come protocolli terapeutici più efficaci per la cura dei disturbi d'ansia l'associazione di farmacoterapia con terapia cognitivo-comportamentale individuale. La terapia farmacologica di prima scelta è usualmente basata su un antidepressivo ssri, che può essere o meno associato ad un ansiolitico per le prme settimane di trattamento. La sola terapia con alprazolam non è per nulla risolutiva, e la terapia di gruppo non è la prima scelta in questo tipo di disturbi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno a tutti.
Il presente per aggiornarvi sulla mia situazione.
Dopo utilizzo di Alprazolam effettivamente il problema inerente all'ansia e al panico è migliorato parecchio ma ultimamente mi sento giu' di morale, apatico, molto triste, non trovo piacere a far nulla.
Mi è stato prescritto oltre all'Alprazolam, anche l'Entact.
Conoscete questo farmaco? E' un buon farmaco?
Inoltre qual'è il motivo per il quale affermate che la psicoterapia di gruppo non è adatta al mio problema?

Ancora grazie di cuore
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

ci sono terapie indicate e efficaci e altre che non lo sono in un determinato disturbo. Tutto qui.
La terapia con tranquillanti non è indicata come primo approccio, crea alcuni problemi nel tempo, mentre il farmaco prescritto ha l'indicazione nel trattamento dell'ansia e della depressione. Certo che tra tutti è l'ultimo arrivato, quindi ve ne sono di meglio conosciuti e di efficacia più assodata, perché sono usati da più tempo.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signore,
le psicoterapie sia di gruppo che individuali, di un orientamento o dell'altro, come del resto anche molte cure prettamente mediche, si basano fortemente sul rapporto che si crea fra medico (o psicoterapeuta) e paziente. L'indicazione può dipendere anche dalla disponibilità in quel momento, fra opzioni spesso sovrapponibili. La sua psichiatra le avrà motivato la sua indicazione di psicoterapia di gruppo. Al di là di indicazioni di massima, nulla però può sostituire l'esperienza diretta, esattamente come per i farmaci. Non si può sapere in anticipo esattamente se quel dato farmaco ( o quella data terapia con quel dato terapeuta) andrà bene per quel determinato paziente in quel momento. La scelta, possibilmente in accordo con il suo medico di fiducia, in ultima analisi è del paziente stesso che potrà chiedere informazioni e pareri ma poi si dovrà in qualche modo affidare al suo criterio e alla sua volontà e affrontare l'esperienza.

Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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