Terapia con xeplio depot dal gennaio 2015
Buongiorno, pongo il quesito in relazione a mio figlio di 25 anni. In seguito ad utilizzo di cannabinoidi dal 2011 al agosto 2014 si è progressivamente chiuso in sé stesso e in particolare in camera sua con sporadici scambi con l'esterno. Rappresentata la situazione al medico di base, questi si è rivolto al Sert e al centro di salute mentale che dopo due tentativi a domicilio di parlare con mio figlio ci hanno suggerito di fare un TSO.
Il TSO ha prodotto un ricovero coatto e un immediata somministrazione di psicofarmaci dopo i test psichiatrici e la dimissione dopo un mese con la diagnosi di schizofrenia indifferenziata. Sinceramente come famigliari da subito abbiamo ritenuto eccessiva la cura ma il ragazzo non collaborava rifiutando di prendersi carico del suo disagio e l'unica cosa che sono riuscita a fare è ridurre continuamente la dose di Xeplion concertando la cosa con il servizio di Salute mentale. Da agosto 2016 mio figlio assume 25 mg di Xeplion ogni 30 gg e negli ultimi mesi ho cercato di allungare il periodo anche a 6 settimane. Sinceramente seguo mio figlio con attenzione e ho l'impressione che il farmaco lo blocchi più che aiutarlo e sicuramente gli provoca gonfiori all'ascella dx e all'inguine dx (rigonfiamento dei linfonodi) immediatamente dopo l'iniezione.
Mio figlio non vuole rivolgersi ad uno psichiatra e l'ASL si limita a telefonare a me per il farmaco. In questi mesi ho parlato praticamente ogni mese con il servizio ma loro, pur non avendo mai visto mio figlio né parlato con lui sostengono che il farmaco vada fatto; io non sono d'accordo ma non sono un medico. Ho provato ad andare da psichiatri ma nessuno si prende la responsabilità di dire niente di diverso dall'ASL, pur non avendo mai visto mio figlio, e sinceramente registro una specie di omertà (lo so che la parola è forte) e poca empatia nell'affrontare la questione.
A questo punto non vorrei pareri ma solo istruzioni mediche della procedura corretta per provare a sospendere lo Xeplion (ridurre la dose è impossibile perché è già una dose minima 25 mg). Si possono usare gocce di Risperdal? quali dosi? con che cadenza? quali sintomatologia osservare e quali rimedi? quale alimentazione può essere di supporto? quali sport? Mi serve un piano medico per provare a smettere la terapia. La decisone è già presa quindi state solo evitando situazioni indesiderate.
Vi ringrazio.
Il TSO ha prodotto un ricovero coatto e un immediata somministrazione di psicofarmaci dopo i test psichiatrici e la dimissione dopo un mese con la diagnosi di schizofrenia indifferenziata. Sinceramente come famigliari da subito abbiamo ritenuto eccessiva la cura ma il ragazzo non collaborava rifiutando di prendersi carico del suo disagio e l'unica cosa che sono riuscita a fare è ridurre continuamente la dose di Xeplion concertando la cosa con il servizio di Salute mentale. Da agosto 2016 mio figlio assume 25 mg di Xeplion ogni 30 gg e negli ultimi mesi ho cercato di allungare il periodo anche a 6 settimane. Sinceramente seguo mio figlio con attenzione e ho l'impressione che il farmaco lo blocchi più che aiutarlo e sicuramente gli provoca gonfiori all'ascella dx e all'inguine dx (rigonfiamento dei linfonodi) immediatamente dopo l'iniezione.
Mio figlio non vuole rivolgersi ad uno psichiatra e l'ASL si limita a telefonare a me per il farmaco. In questi mesi ho parlato praticamente ogni mese con il servizio ma loro, pur non avendo mai visto mio figlio né parlato con lui sostengono che il farmaco vada fatto; io non sono d'accordo ma non sono un medico. Ho provato ad andare da psichiatri ma nessuno si prende la responsabilità di dire niente di diverso dall'ASL, pur non avendo mai visto mio figlio, e sinceramente registro una specie di omertà (lo so che la parola è forte) e poca empatia nell'affrontare la questione.
A questo punto non vorrei pareri ma solo istruzioni mediche della procedura corretta per provare a sospendere lo Xeplion (ridurre la dose è impossibile perché è già una dose minima 25 mg). Si possono usare gocce di Risperdal? quali dosi? con che cadenza? quali sintomatologia osservare e quali rimedi? quale alimentazione può essere di supporto? quali sport? Mi serve un piano medico per provare a smettere la terapia. La decisone è già presa quindi state solo evitando situazioni indesiderate.
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile utente,
"A questo punto non vorrei pareri ma solo istruzioni mediche "
Che è proprio ciò che sul sito NON si può dare. Mi spiace.
"A questo punto non vorrei pareri ma solo istruzioni mediche "
Che è proprio ciò che sul sito NON si può dare. Mi spiace.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Il fatto che il farmaco sia somministrato senza che il paziente sia visitato è probabilmente un accordo che è stato preso con la sua accettazione o proposta.
L'ingrossamento linfonodale fa presumere che l'iniezione venga fatta male.
La situazione andrebbe gestita anche per la sola somministrazione della terapia con ulteriori TSO.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
L'ingrossamento linfonodale fa presumere che l'iniezione venga fatta male.
La situazione andrebbe gestita anche per la sola somministrazione della terapia con ulteriori TSO.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 04/03/2017.
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