Anni ed ho problemi con ansia e panico
Salve a tutti. ho 31 anni ed ho problemi con ansia e panico. Non è la prima volta che si presentano questi problemi. Se in passato è stato sufficente fare psicoterapia psicodinamica . . Adesso non lo è più. Infatti ho chiesto consulto psichiatrico, e poiché l'ansia è diventata pervasiva, mi da problemi nella guida ( poiché insorta mentre guidavo ), mi è stato prescritto daparox con dosaggio graduale ( 3 gocce per 3 giorni, 5 per 5, poi 10 e avrò il primo controllo. Poi ancora a salire in teoria ) e xanax 0, 5 rp. Sono all 'ottavo giorno, ovviamente non ho effetti positivi per il momento. Sono seguita da una psicologa psicodinamica ma ho il dubbio di dover intraprendere un altro tipo di psicoterapia. . E il mio dubbio era tra una cognitivo comportamentale e una strategica breve. Il fatto è che qualsiasi professionista consiglia il proprio approccio , ritenendolo il migliore ma mi chiedo quale sua effettivamente il migliore per eliminare questo problema dalla mia vita, non avere più paura di guidare,recuperare serenità e autonomia, ma anche sicurezza. Un miracolo praticamente! Ringrazio chi vorrà rispondermi
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Gentile utente,
Forse è sufficiente una terapia farmacologica, per cui se nessuno le indica che sia necessaria una psicoterapia, intanto segua le istruzioni del medico che, correttamente, le ha prescritto un farmaco standard per il suo problema. Non è detto che dieci gocce siano sufficienti, quindi la dose è il primo elemento da considerare prima di decretare l'inefficacia delle cure o associarne di più di una.
Forse è sufficiente una terapia farmacologica, per cui se nessuno le indica che sia necessaria una psicoterapia, intanto segua le istruzioni del medico che, correttamente, le ha prescritto un farmaco standard per il suo problema. Non è detto che dieci gocce siano sufficienti, quindi la dose è il primo elemento da considerare prima di decretare l'inefficacia delle cure o associarne di più di una.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
Quello che Lei crede sia una buona idea ha poca importanza. Qui stiamo parlando di diagnosi e di indicazioni per queste diagnosi.
I farmaci non decide Lei quali debbano essere e a che dosi, e anche le psicoterapie dovrebbero funzionare così. Purtroppo il discorso delle scuole è sbagliato, è inevitabile che se uno lavora solo in un modo è quello che poi offre, anche fuori dalle normali indicazioni.
E' come se un medico prescrivesse solo daparox, e quindi è probabile che lo prescriva a quasi tutti quelli che si presentano.
La cosa più logica è che il medico giudichi se è necessaria, e per quale scopo, e quale tipo di psicoterapia, non che il paziente di sua iniziativa dica "voglio una psicoterapia" e poi decide quella che lo convince di più "a naso".
Quello che Lei crede sia una buona idea ha poca importanza. Qui stiamo parlando di diagnosi e di indicazioni per queste diagnosi.
I farmaci non decide Lei quali debbano essere e a che dosi, e anche le psicoterapie dovrebbero funzionare così. Purtroppo il discorso delle scuole è sbagliato, è inevitabile che se uno lavora solo in un modo è quello che poi offre, anche fuori dalle normali indicazioni.
E' come se un medico prescrivesse solo daparox, e quindi è probabile che lo prescriva a quasi tutti quelli che si presentano.
La cosa più logica è che il medico giudichi se è necessaria, e per quale scopo, e quale tipo di psicoterapia, non che il paziente di sua iniziativa dica "voglio una psicoterapia" e poi decide quella che lo convince di più "a naso".
[#4]
Utente
Ha ragione , ciò che mi depista è il fatto di essere laureata in psicologia. . E che probabilmente non mi fa sentire del tutto "paziente". Ad ogni modo lo psichiatra mi ha consigliato di associare psicoterapia cognitivo comportamentale. Sono io che ho operato una distinzione in base alle mie conoscenze in materia e da qui il dubbio sull'efficacia.
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Gentile utente,
Bene, allora questa è già un'indicazione che ha senso. Personalmente, penso che sia logica una sequenza in cui si sceglie un trattamento, e poi si verifica cosa rimane una volta che questo è giudicabile in un tempo tot. Associare trattamenti da subito può anche produrre risultati migliori e più rapidi (meno interpretabili però), certamente è un impegno in più per la persona.
Bene, allora questa è già un'indicazione che ha senso. Personalmente, penso che sia logica una sequenza in cui si sceglie un trattamento, e poi si verifica cosa rimane una volta che questo è giudicabile in un tempo tot. Associare trattamenti da subito può anche produrre risultati migliori e più rapidi (meno interpretabili però), certamente è un impegno in più per la persona.
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Gentile utente,
Quando uno ha l'influenza trae beneficio dall'andare a fare sport ? Mi sa che al di là del pensiero nevrotico, che fa fare appunto domande di controllo, si capisce poco il fatto che lo stile di vita che uno sceglie non c'entra con la guarigione da queste malattie.
Quando uno ha l'influenza trae beneficio dall'andare a fare sport ? Mi sa che al di là del pensiero nevrotico, che fa fare appunto domande di controllo, si capisce poco il fatto che lo stile di vita che uno sceglie non c'entra con la guarigione da queste malattie.
[#11]
Gentile utente,
" Posso trarre beneficio da attività sportiva come il nuoto o devo attendere di abituarmi al farmaco?"
Se trae beneficio lo sa Lei...che controindicazioni dovrebbero esserci, non saprei a cosa ha pensato.
" Posso trarre beneficio da attività sportiva come il nuoto o devo attendere di abituarmi al farmaco?"
Se trae beneficio lo sa Lei...che controindicazioni dovrebbero esserci, non saprei a cosa ha pensato.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.4k visite dal 28/02/2017.
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Approfondimento su Ansia
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