Cipralex depersonalizzazione e attacchi di panico
Gentili Dottori.
Mi ritrovo a scrivere chiedendo ancora una volta un vostro prezioso consiglio. Ho 26 e la Psichiatra mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato con una componente sociale.
In seguito a un periodo lavorativo particolarmente stressante sentivo crescere l'ansia sempre di più fino a diventare totalmente invalidante e paralizzante. Mi sentivo strano , non la solita ansia ed essendo in terapia con zoloft 25 mg ormai da 1 anno come dose di mantenimento ho concordato con il mio medico di aumentare il dosaggio a 50 mg in seguito ai quali ho sperimentato un episodio di depersonalizzazione (che mi era capitato in passato e solo con la riduzione del dosaggio dello zoloft ne ero uscito fuori). tale episodio è presente da dicembre scorso pertanto Mi sono recato nuovamente dalla psichiatra e ho sospeso gradualmente lo zoloft e iniziato Cipralex prima 7 giorni 5 mg poi dopo una settimana 10 mg che ho continuato ad assumere in associazione a xanax 0.25 1 cp la mattina per circa 30 giorni. Da 2 settimane ho sospeso la benzodiazepina. In questo periodo la componente somatica è migliorata di molto. Sono riuscito a svolgere le attività quotidiane serenamente anche se questa depersonalizzazione, questo distacco dalle cose , questo plexiglas sulle emozioni mi continua ad accompagnare. Sempre in accordo alla mia psichiatra ho aumentato il dosaggio del cipralex a 12 mg da circa 4 giorni e ieri ho avuto un forte senso di distacco dalla realtà, una sensazione di perdere il controllo e sono rimasto impaurito, spossato e debilitato per le successive 5 ore.
Quello che vi chiedo è se l'approccio farmacologico alla depersonalizzazione sia corretto non perchè non mi fidi del mio medico ma perchè non sto vedendo grossi risultati e se queste sensazioni degli ulti giorni possano dipendere dall'aumento del dosaggio e ancora se debba ancora aspettare prima di vedere i risultati sperati. Grazie
Mi ritrovo a scrivere chiedendo ancora una volta un vostro prezioso consiglio. Ho 26 e la Psichiatra mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato con una componente sociale.
In seguito a un periodo lavorativo particolarmente stressante sentivo crescere l'ansia sempre di più fino a diventare totalmente invalidante e paralizzante. Mi sentivo strano , non la solita ansia ed essendo in terapia con zoloft 25 mg ormai da 1 anno come dose di mantenimento ho concordato con il mio medico di aumentare il dosaggio a 50 mg in seguito ai quali ho sperimentato un episodio di depersonalizzazione (che mi era capitato in passato e solo con la riduzione del dosaggio dello zoloft ne ero uscito fuori). tale episodio è presente da dicembre scorso pertanto Mi sono recato nuovamente dalla psichiatra e ho sospeso gradualmente lo zoloft e iniziato Cipralex prima 7 giorni 5 mg poi dopo una settimana 10 mg che ho continuato ad assumere in associazione a xanax 0.25 1 cp la mattina per circa 30 giorni. Da 2 settimane ho sospeso la benzodiazepina. In questo periodo la componente somatica è migliorata di molto. Sono riuscito a svolgere le attività quotidiane serenamente anche se questa depersonalizzazione, questo distacco dalle cose , questo plexiglas sulle emozioni mi continua ad accompagnare. Sempre in accordo alla mia psichiatra ho aumentato il dosaggio del cipralex a 12 mg da circa 4 giorni e ieri ho avuto un forte senso di distacco dalla realtà, una sensazione di perdere il controllo e sono rimasto impaurito, spossato e debilitato per le successive 5 ore.
Quello che vi chiedo è se l'approccio farmacologico alla depersonalizzazione sia corretto non perchè non mi fidi del mio medico ma perchè non sto vedendo grossi risultati e se queste sensazioni degli ulti giorni possano dipendere dall'aumento del dosaggio e ancora se debba ancora aspettare prima di vedere i risultati sperati. Grazie
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I dosaggi sarebbero ancora bassi per poter avere un risultato deciso.
Il suo psichiatra stabilirà ulteriore variazioni nel tempo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il suo psichiatra stabilirà ulteriore variazioni nel tempo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta dottore.La mia specialista ritiene sia un effetto paradosso del farmaco alla aumento del dosaggio e mi ha consigliato di ritornare a 10 mg.die dosaggio con quale stavo bene sulla componente somatica ma per nulla su quella depersonalizzativa. Io francamente ho il timore che la farmacoterapia non riesca a controllare bene il sintomo della depersonalizzazione. So che devo affidarmi con fiducia alla mia specialista ma ho scritto qui per sapere se il serotoninergico potrebbe a dosaggi maggiori migliorare tale aspetto
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5k visite dal 27/02/2017.
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