Enctact
Buonasera, mi è stato prescritto un mese fa enctact (10mg compresse). Il neurologo che me l'ha prescritto mi ha fatto sospendere la precedente cura con daparox e xanax. In seguito a un periodo di cambiamento farmacologico che mi ha fatto aumentare i pensieri intrusivi e Attacchi d'ansia, ora mi sento meglio. Ho affiancato la terapia farmacologica ad una psicoterapeutica. Tuttavia, a volte mi accorgo che mi vengono pensieri nuovamente ossessivi e aldilà di ogni mia morale (di cui ho già parlato alla mia psicoterapeuta).
Oggi con tutta probabilità ho avuto un lieve attacco di panico improvviso e senza motivo. Volevo chiedere quali benefici ha l'entact e fino a che punto può aiutarmi il farmaco. E se possibile chiedo anche cosa posso (nei limiti del consulto online) fare io per evitare l'insorgenza di pensieri intrusivi. Grazie, Giada.
Oggi con tutta probabilità ho avuto un lieve attacco di panico improvviso e senza motivo. Volevo chiedere quali benefici ha l'entact e fino a che punto può aiutarmi il farmaco. E se possibile chiedo anche cosa posso (nei limiti del consulto online) fare io per evitare l'insorgenza di pensieri intrusivi. Grazie, Giada.
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"Volevo chiedere quali benefici ha l'entact e fino a che punto può aiutarmi il farmaco. "
Una domanda ossessiva però, queste sono cose che sa Lei per primo. Se si pone nuovamente la domanda, diventa incapace di comunicare come sta alla fine.
Anche la domanda finale è paradossale: uno si cura per una malattia, e poi chiede cosa può fare per evitare i sintomi ? Quindi se uno ha dei sintomi può evitare di averli...?
Cosa può fare per evitare che si moltiplichino e si aggravino, ma non è esattamente qualcosa che può fare, se mai come funziona. Ad esempio farsi domande e sollecitare quindi delle risposte sempre meno utili sul piano operativo, sempre più vaghe, e sempre più oscillanti tra cose che già sa, e cose che nessuno sa, peggiora la tendenza ossessiva e la capacità di prendere decisioni nell'incertezza, che è invece la funzione fondamentale.
Una domanda ossessiva però, queste sono cose che sa Lei per primo. Se si pone nuovamente la domanda, diventa incapace di comunicare come sta alla fine.
Anche la domanda finale è paradossale: uno si cura per una malattia, e poi chiede cosa può fare per evitare i sintomi ? Quindi se uno ha dei sintomi può evitare di averli...?
Cosa può fare per evitare che si moltiplichino e si aggravino, ma non è esattamente qualcosa che può fare, se mai come funziona. Ad esempio farsi domande e sollecitare quindi delle risposte sempre meno utili sul piano operativo, sempre più vaghe, e sempre più oscillanti tra cose che già sa, e cose che nessuno sa, peggiora la tendenza ossessiva e la capacità di prendere decisioni nell'incertezza, che è invece la funzione fondamentale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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![Psichiatra attivo dal 2017 al 2018 Psichiatra attivo dal 2017 al 2018](https://static.medicitalia.it/public/fototessere/miniature/dottoressa.webp)
Psichiatra
Buongiorno Giada, gli antidepressivi vengono utilizzati per curare ansia e pensieri intrusivi. Per essere efficaci sui pensieri intrusivi devono essere portati a dosaggi congrui. Credo che questo tipo di terapia vada gestita dallo psichiatra, che prima di tutto dovrà far chiarezza sulla diagnosi. I farmaci aiutano se utilizzati a dosaggi congrui e per un tempo adeguato, questo richiede che vengano "gestiti" da uno specialista del quale lei abbia fiducia.
Ovviamente nel tempo potrà trarre beneficio anche dal lavoro psicoterapeutico.
Ovviamente nel tempo potrà trarre beneficio anche dal lavoro psicoterapeutico.
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![Attivo dal 2017 al 2017 Attivo dal 2017 al 2017](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/donna.webp)
Ex utente
Grazie a entrambi.
Probabilmente dovrò risentire il neurologo che mi segue e mi ha prescritto L'enctact per valutarne il dosaggio. ( Poiché se la funzione di questi medicinale è di agire sull'ansia e sui pensieri intrusivi ha funzionato solo in parte. ) Forse un mese è ancora poco per vederne degli effetti concreti ma provvederò a sentirlo. I pensieri intrusivi e ossessivi non sono ancora in grado di gestirli. Sopratutto perché riflettono sfere che vanno al dilàdella mia morale e mi fanno cadere in circoli viziosi di pensieri che mi fanno immaginare come un mostro e come una matta. (Pensieri negativi, pedofili (lavoro con i bambini)... a volte durano un giorno altri, i più cruenti durano di più soprattutto se gli oggetti dei miei pensieri li devo poi affrontare.
Pensavo che la cura con enctact mi aiutasse a non dare più peso a questi pensieri e per questo ho chiesto tale consulto.
Un ultima informazione più a carattere informativo: qual'è il motivo per cui (apparentemente in assenza di ansia) si vengono a creare questi tipi di pensieri?
Probabilmente dovrò risentire il neurologo che mi segue e mi ha prescritto L'enctact per valutarne il dosaggio. ( Poiché se la funzione di questi medicinale è di agire sull'ansia e sui pensieri intrusivi ha funzionato solo in parte. ) Forse un mese è ancora poco per vederne degli effetti concreti ma provvederò a sentirlo. I pensieri intrusivi e ossessivi non sono ancora in grado di gestirli. Sopratutto perché riflettono sfere che vanno al dilàdella mia morale e mi fanno cadere in circoli viziosi di pensieri che mi fanno immaginare come un mostro e come una matta. (Pensieri negativi, pedofili (lavoro con i bambini)... a volte durano un giorno altri, i più cruenti durano di più soprattutto se gli oggetti dei miei pensieri li devo poi affrontare.
Pensavo che la cura con enctact mi aiutasse a non dare più peso a questi pensieri e per questo ho chiesto tale consulto.
Un ultima informazione più a carattere informativo: qual'è il motivo per cui (apparentemente in assenza di ansia) si vengono a creare questi tipi di pensieri?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 13/02/2017.
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