Dissociazione da se stesso e scatti d'ira

Salve,
scrivo per un problema che oramai mi rende la vita impossibile. Non riesco a non sbagliare: so bene dove sbaglio e cosa sbaglio ma proprio non riesco a non commettere gli stessi errori, sono oramai in un circolo vizioso dal quale sento di non riuscire a uscire. Come se fossi schiavo, condannato per sempre a vedermi sbagliare. E subito dopo il momento in cui cado nell'errore, mi assale un senso di colpa fortissimo, proprio per il fatto di aver sbagliato di nuovo, una totale sfiducia nella possibilità di migliorare e si radica ancora più profondamente il disprezzo per me stesso.
Nello specifico, quello che mi fa stare male è che spesso ho scatti d'ira oppure semplicemente di nervosismo, durante i quali mi comporto come un vero stron** magari con la mia compagna o con i miei genitori (anziani) o amici... come se fossi un bambino capriccioso. Quando qualcuno non è d'accordo con me spesso divento arrogante e finisco col dire qualcosa di molto grave che ovviamente non fa bene a chi lo ascolta. Nel caso della mia compagna questo genera dei litigi che diventano anche violenti: lei non mi sopporta più e me lo ha detto in più di un'occasione. Oramai quando litighiamo perché lei si sente ingiustamente accusata di qualcosa, lei perde le staffe quasi più di me, piange o lancia oggetti per casa, inizia a offendermi, dirmi parolacce, allora io reagisco, le cose degenerano sempre più.
Insomma è una situazione insostenibile. Spacchiamo oggetti ed è capitato anche che arrivassimo alle mani.
Quando invece andiamo d'accordo siamo amorevoli, ci amiamo molto, non c'è freddezza fra noi fatta eccezione per il fatto che i rapporti sessuali si sono diradati di molto negli ultimi anni (stiamo insieme da quasi 15 anni).
Cosa fare? Chiedo un aiuto sia per gestire i litigi quando avvengono ma sia soprattutto per evitarli, per "tenere a freno la lingua" ed evitare di dovermi poi pentirmi di quello che ha detto una persona che quasi oramai sento "estranea" a me stesso. Se io sono così consapevole dei miei sbagli, come posso continuamente caderci dentro? Si può essere così razionali e animaleschi allo stesso tempo? Cosa mi consigliate di fare?
Aiuto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Deve sentire il parere di uno specialista dal vivo per capire quali siano i margini di trattamento di una condizione che può essere anche solo caratteriale.

Dr. F. S. Ruggiero

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