Stato ipocondriaco e ansia
Buongiorno Dottori,
Mi trovo a scrivere in questa sezione a seguito di vari episodi di ansia, depressione, nervosismo e sentimento di astio.
L'evento scatenante è stato un incidente stradale a seguito del quale ho riportato un "semplice" colpo di frusta. La parola semplice l'ho virgolettata perché di semplice questa situazione non ha proprio nulla: a tre mesi e mezzo dall'incidente ho dolore diffuso, nausea e vertigini e altre complicanze. Dalla Rm sono state riscontrate delle protusioni e sono in attesa della visita neurochirurgica. Questa situazione mi ha gettato nello sconforto più totale: non esco più, non ho stimoli e ho abbandonato i miei sogni (sono giovane e laureata in giurisprudenza). Ho frequenti episodi di pianto improvviso e attacchi di respiro affannato (come se non bastasse il dolore alla cervicale! ), tralasciando la situazione ridicola giornaliera: passo le miei giornate a cercare sintomi e soluzioni su internet in relazione alla cervicale.
Insomma sono passata da uno stato di benessere fisico e mentale, a una situazione di dolore fisico ed emotivo.
Essendo io sempre stata ipocondriaca, ho faticato a farmi credere sui sintomi della cervicale e hanno sempre sostenuto che fosse un problema di natura psicologica. Questo dubbio inizia ad insinuarsi anche nella mia mente.... è l'inizio di una depressione? Anche se fatico ad accettarlo e ritengo che il mio problema sia dovuto al dolore fisico e alla patologia , devo rivolgermi a qualche psichiatra o psicologo? Non so che fare....so solo che mi manca il respiro...voglio tornare quella di prima...fisicamente e psicologicamente!
Mi trovo a scrivere in questa sezione a seguito di vari episodi di ansia, depressione, nervosismo e sentimento di astio.
L'evento scatenante è stato un incidente stradale a seguito del quale ho riportato un "semplice" colpo di frusta. La parola semplice l'ho virgolettata perché di semplice questa situazione non ha proprio nulla: a tre mesi e mezzo dall'incidente ho dolore diffuso, nausea e vertigini e altre complicanze. Dalla Rm sono state riscontrate delle protusioni e sono in attesa della visita neurochirurgica. Questa situazione mi ha gettato nello sconforto più totale: non esco più, non ho stimoli e ho abbandonato i miei sogni (sono giovane e laureata in giurisprudenza). Ho frequenti episodi di pianto improvviso e attacchi di respiro affannato (come se non bastasse il dolore alla cervicale! ), tralasciando la situazione ridicola giornaliera: passo le miei giornate a cercare sintomi e soluzioni su internet in relazione alla cervicale.
Insomma sono passata da uno stato di benessere fisico e mentale, a una situazione di dolore fisico ed emotivo.
Essendo io sempre stata ipocondriaca, ho faticato a farmi credere sui sintomi della cervicale e hanno sempre sostenuto che fosse un problema di natura psicologica. Questo dubbio inizia ad insinuarsi anche nella mia mente.... è l'inizio di una depressione? Anche se fatico ad accettarlo e ritengo che il mio problema sia dovuto al dolore fisico e alla patologia , devo rivolgermi a qualche psichiatra o psicologo? Non so che fare....so solo che mi manca il respiro...voglio tornare quella di prima...fisicamente e psicologicamente!
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Gentile utente,
Data la cronologia, direi di rivolgersi ad uno psichiatra, sì, anche perché la soluzione può essere banalmente semplice, a fronte di uno stato di preoccupazione che inizia anche a ragionare di depressione in maniera -presumo - allarmata.
Data la cronologia, direi di rivolgersi ad uno psichiatra, sì, anche perché la soluzione può essere banalmente semplice, a fronte di uno stato di preoccupazione che inizia anche a ragionare di depressione in maniera -presumo - allarmata.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 03/02/2017.
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