Sonnolenza e mancanza di tono

Buonasera.

Prima di entrare nel merito del discorso ritengo sia opportuno fare un breve riassunto della mia storia clinica.

Sono un ragazzo di 24 anni, studente. Circa 6 anni fa sono stato trattato farmacologicamente dal mio psichiatra per un disturbo da attacchi di panico e depressione. Essendo passato molto tempo non ricordo perfettamente il tipo di farmaco, sono certo della paroxetina e mi sembra dell'acido valproico.

Sono stato bene per circa 2 anni e mezzo, quando ripiombai lentamente nel tunnel di panico e depressione.A quel punto cambiai molecola, provando prima sertralina, poi citalopram, con risultati altalenanti. Circa 1 anno fa inizia a soffrire di disturbo ossessivo puro (ossessioni di carattere esistenziale, filosofico, religioso, acuito da alcune letture di filosofia orientale che facevo al tempo). Il trigger sembra essere stato il ricorso alla tecnica chiamata mindfulness, che mi scatenò più dubbi che altro.La meditazione dunque non mi faceva bene, ed il mio psichiatra optò per una terapia combinata con: Fevarin 200 mg, lamotrigina (a basse dosi) e 2.5 mg di abilify.All'inizio non ho percepito grandi miglioramenti, e ritengo (contrariamente però a quanto pensa il mio medico) di esser riuscito a debellare le ossessioni più che altro da solo, smettendola di pensare ai quesiti ossessivi che mi ponevo. Nel frattempo avevo anche intrapreso un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale con uno psicologo, che però mi dava l'impressione di aver peggiorato la situazione in quanto, involontariamente immagino, mi portava ancor di più a rimuginare. Ero dunque convinto che i risultati fossero farina del mio sacco, e che non avevo più bisogno di trattamenti (psicologici e farmacologici).A quel punto decisi (contrariamente al parere del mio psichiatra) che era arrivato il momento di smettere i farmaci e, nel giro di 1 mese e mezzo circa, li scalai fino ad azzerarli.Fu un grande errore: ben presto ricominciai a soffrire di depressione, con accenni di panico, e pian piano tornò a farsi presente anche il disturbo ossessivo (anche se con un'intensità inferiore). Arrivo al dunque.Ad oggi, su accordo con il mio psichiatra, prendo 40 mg di paroxetina e 2.5 mg di abilify. Non ho sintomi di panico, né depressione né ossessioni.Quello che lamento, è una fortissima sonnolenza (che mi porta a dormire anche 12 ore a notte). In più, il giorno, sento di non avere tono. Studio a fatica, come se avessi il freno a mano tirato.Mi sento inoltre quasi privo di emozioni. Il mio psichiatra mi ha inoltre sconsigliato di rivolgermi ad un terapeuta, visti i precedenti disastrosi. Volevo chiedere se ci fosse modo di contrastare questa sonnolenza ed in generale questa poca voglia di affrontare la giornata.Premetto che prima di star male sono sempre stato una persona molto produttiva e determinata, e questo stato da "vegetale" non mi appartiene, non lo sento mio. A cosa può essere dovuta questa sonnolenza? Cosa posso fare? Grazie dell'attenzione e cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Eventualmente andrebbe rivista la terapia farmacologica se sono possibili variazioni.

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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La ringrazio per la celere risposta. Consulterò il mio psichiatra e vedrò se è possibile.
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