Da 25 anni con ansiolitici
Gentili Dottori, sono molto preoccupata. Mia madre è in cura
da 25 anni con ansiolitici (Alprazolam 0,50 per 2 volte al
giorno) e antidrepressivi (Anafranil 0,75 a rilascio
prolungato, mezza pastiglia alla sera). Da gennaio 2008 ha
deciso di diminuire e poi di sospendere l'antidepressivo un
pò perchè diceva di sentirsi molto bene, un pò per pressioni
dei parenti che le dicevano che non aveva bisogno di prendere
quelle pastiglie. Il risultato è stato man mano sempre
peggiore. La depressione è tornata, per compensarla ha
aumentato le dosi di Alprazolam fino a 5-6 al giorno, alla
fine di agosto vedendo che ormai era da parecchio tempo che
non riusciva a mangiare (aveva continue scariche di diarrea e
nausea), dormiva male e non voleva più uscire ho pensato di
portarla al pronto soccorso dell'ospedale dove è stata
ricoverata per un giorno. Le hanno però tolto tutte le
medicine che prendeva e l'indomani l'ho ritrovata in uno
stato veramente molto ansioso e disperato. Il medico di turno
su richiesta di mia mamma le ha prescritto la vecchia cura
dicendo che era la migliore (nei mesi precedenti eravamo
andati da altri specialisti e altre cure non sono risultate
efficaci) poichè provata da anni. Così è stata congedata e ha
ripresa la cura. E'da due mesi che l'ha ripresa, si è sentita
meglio, ma ora ha avuto una ricaduta. Per due giorni ha preso
Aprazolam dopo il pasto invece che prima (come facevano
all'ospedale), ma questo evidentemente ha comportato un
minore assorbimento forse. Il fatto è che dal giorno in cui
ha provato a prendere Alprazolam dopo il pasto non si sente
più bene (ha provato solo per 2 giorni). E' ritornata
all'assunzione prima del pasto ma continua ad aver nausea,
non riesce a mangiare, si sente molto debole, non riesce a
dormire la notte bene (prende 15-20 gocce di Minias e 3
Stilnox 0,10). Io vedendola così mi sento male e mi sento
impotente. Che potrei fare? E' meglio aspettare che magari le
pastiglie facciano effetto? Sarà come prima? o è meglio un
cambiamento/aumento?
da 25 anni con ansiolitici (Alprazolam 0,50 per 2 volte al
giorno) e antidrepressivi (Anafranil 0,75 a rilascio
prolungato, mezza pastiglia alla sera). Da gennaio 2008 ha
deciso di diminuire e poi di sospendere l'antidepressivo un
pò perchè diceva di sentirsi molto bene, un pò per pressioni
dei parenti che le dicevano che non aveva bisogno di prendere
quelle pastiglie. Il risultato è stato man mano sempre
peggiore. La depressione è tornata, per compensarla ha
aumentato le dosi di Alprazolam fino a 5-6 al giorno, alla
fine di agosto vedendo che ormai era da parecchio tempo che
non riusciva a mangiare (aveva continue scariche di diarrea e
nausea), dormiva male e non voleva più uscire ho pensato di
portarla al pronto soccorso dell'ospedale dove è stata
ricoverata per un giorno. Le hanno però tolto tutte le
medicine che prendeva e l'indomani l'ho ritrovata in uno
stato veramente molto ansioso e disperato. Il medico di turno
su richiesta di mia mamma le ha prescritto la vecchia cura
dicendo che era la migliore (nei mesi precedenti eravamo
andati da altri specialisti e altre cure non sono risultate
efficaci) poichè provata da anni. Così è stata congedata e ha
ripresa la cura. E'da due mesi che l'ha ripresa, si è sentita
meglio, ma ora ha avuto una ricaduta. Per due giorni ha preso
Aprazolam dopo il pasto invece che prima (come facevano
all'ospedale), ma questo evidentemente ha comportato un
minore assorbimento forse. Il fatto è che dal giorno in cui
ha provato a prendere Alprazolam dopo il pasto non si sente
più bene (ha provato solo per 2 giorni). E' ritornata
all'assunzione prima del pasto ma continua ad aver nausea,
non riesce a mangiare, si sente molto debole, non riesce a
dormire la notte bene (prende 15-20 gocce di Minias e 3
Stilnox 0,10). Io vedendola così mi sento male e mi sento
impotente. Che potrei fare? E' meglio aspettare che magari le
pastiglie facciano effetto? Sarà come prima? o è meglio un
cambiamento/aumento?
[#1]
Prima regola le terapie (tutte!!!)non vanno mai modificate e tantomeno interrotte di propria iniziativa ma solo dopo il parere del medico curante.
le consiglio di rivolgersi al suo specialista,in quanto senza aver visitato la paziente si rischìhia di arrivare a conclusioni azzardate in quanto le cause dei disturbi di sua madre potrebbero essere molteplici non ultimo un dosaggio,al momento,inadeguato del farmaco antidepressivo(nel qual caso l'effetto terapeutico si vedrebbe almeno dopo 3 settimane dopo un trattamento con dosaggio adeguato)
le consiglio di rivolgersi al suo specialista,in quanto senza aver visitato la paziente si rischìhia di arrivare a conclusioni azzardate in quanto le cause dei disturbi di sua madre potrebbero essere molteplici non ultimo un dosaggio,al momento,inadeguato del farmaco antidepressivo(nel qual caso l'effetto terapeutico si vedrebbe almeno dopo 3 settimane dopo un trattamento con dosaggio adeguato)
Tommaso Vannucchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 15/11/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.