Gli attacchi di panico passano prima o poi?
Buongiorno,
ho 26 anni e a 18 ho avuto il mio primo attacco di panico. Per 3 anni gli attacchi si sono presentati sporadicamente (1 ogni 6 mesi più o meno, niente di grave) ma sono ormai 4 anni che sto molto peggio. A giugno del 2013 ho iniziato a soffrire di agorafobia. La situazione è migliorata nel 2015 quando ho finito gli studi e ho iniziato a lavorare. Nonostante il miglioramento, mi capita di avere periodi (che durano 2/3 mesi) dove mi sembra di fare enormi passi indietro. A fine novembre, infatti, ho avuto il mio più forte attacco di panico. Sono finita al pronto soccorso per la prima volta, non avevo capito si trattasse "solo" di un attacco di panico. Da quel momento la mia ansia è peggiorata notevolmente, non riesco più ad andare a lavorare se non sono accompagnata da qualcuno, non riesco ad uscire, ho mediamente due attacchi di panico forti in una settimana e il resto del tempo provo perenne ansia. Sono in cura da una psicologa da quasi un anno e assumo 10mg di paroxetina (prescrittami da uno psichiatra tempo fa) e da poco ho ripreso lo xanax sotto consiglio del mio medico di base (7 gocce la mattina, 5 a pranzo e saltuariamente 5 la sera). Quello che mi chiedo è: cosa posso fare in più per farmi passare questa malattia che per me è estremamente invalidante? Sono anni che non posso viaggiare o semplicemente godermi un'uscita con gli amici e mi sento eccessivamente stanca. Ora, francamente, mi sento anche senza speranza perchè mi sembra di vivere tra un attacco e l'altro.
Se ne può uscire? Come? Più che prendere medicinali e fare psicoterapia cosa posso fare?
ho 26 anni e a 18 ho avuto il mio primo attacco di panico. Per 3 anni gli attacchi si sono presentati sporadicamente (1 ogni 6 mesi più o meno, niente di grave) ma sono ormai 4 anni che sto molto peggio. A giugno del 2013 ho iniziato a soffrire di agorafobia. La situazione è migliorata nel 2015 quando ho finito gli studi e ho iniziato a lavorare. Nonostante il miglioramento, mi capita di avere periodi (che durano 2/3 mesi) dove mi sembra di fare enormi passi indietro. A fine novembre, infatti, ho avuto il mio più forte attacco di panico. Sono finita al pronto soccorso per la prima volta, non avevo capito si trattasse "solo" di un attacco di panico. Da quel momento la mia ansia è peggiorata notevolmente, non riesco più ad andare a lavorare se non sono accompagnata da qualcuno, non riesco ad uscire, ho mediamente due attacchi di panico forti in una settimana e il resto del tempo provo perenne ansia. Sono in cura da una psicologa da quasi un anno e assumo 10mg di paroxetina (prescrittami da uno psichiatra tempo fa) e da poco ho ripreso lo xanax sotto consiglio del mio medico di base (7 gocce la mattina, 5 a pranzo e saltuariamente 5 la sera). Quello che mi chiedo è: cosa posso fare in più per farmi passare questa malattia che per me è estremamente invalidante? Sono anni che non posso viaggiare o semplicemente godermi un'uscita con gli amici e mi sento eccessivamente stanca. Ora, francamente, mi sento anche senza speranza perchè mi sembra di vivere tra un attacco e l'altro.
Se ne può uscire? Come? Più che prendere medicinali e fare psicoterapia cosa posso fare?
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Gentile utente,
E' inspiegabile il perché assuma un farmaco giusto ad una dose inefficace.
E' inspiegabile il perché assuma un farmaco giusto ad una dose inefficace.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
[#4]
Utente
In realtà temo sia colpa mia. Mi sono rivolta allo psichiatra che me l'ha prescritta totalmente contraria all'idea di prendere medicinali (un po' per paura degli effetti collaterali, un po' per paura di dipendenze), quindi mi ha fatto iniziare con una dose molto bassa.
Non so se per effetto placebo oppure per casualità, dopo qualche settimana ho iniziato a stare meglio, di conseguenza non ho mai richiesto altre sedute o consulti.
Adesso, però, sto ancora male. Quindi direi che potrei sentirlo e farmi "aggiustare" la dose.
Francamente ora non mi fanno più paura gli effetti o l'idea di prendere medicinali, perchè sto male talmente tanto spesso che proverei qualsiasi cosa per stare meglio. La mia domanda è: con la cura corretta (in termini di medicinali), è possibile che io non abbia più sintomi oppure è un percorso molto lungo?
Non so se per effetto placebo oppure per casualità, dopo qualche settimana ho iniziato a stare meglio, di conseguenza non ho mai richiesto altre sedute o consulti.
Adesso, però, sto ancora male. Quindi direi che potrei sentirlo e farmi "aggiustare" la dose.
Francamente ora non mi fanno più paura gli effetti o l'idea di prendere medicinali, perchè sto male talmente tanto spesso che proverei qualsiasi cosa per stare meglio. La mia domanda è: con la cura corretta (in termini di medicinali), è possibile che io non abbia più sintomi oppure è un percorso molto lungo?
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Gentile utente,
Non è questione di iniziare con una dose bassa, e quello di rimanere con una dose bassa il problema.
E' strano che non le sia stato spiegato come funziona in termini di dose, di tempistica (1-2 mesi per il miglioramento, e poi un periodo di durata non limitata a priori - in altre parole, per tutto il tempo che serve).
Non è questione di iniziare con una dose bassa, e quello di rimanere con una dose bassa il problema.
E' strano che non le sia stato spiegato come funziona in termini di dose, di tempistica (1-2 mesi per il miglioramento, e poi un periodo di durata non limitata a priori - in altre parole, per tutto il tempo che serve).
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Utente
Grazie mille dottore, proverò a rivolgermi ad un altro specialista e vedrò cosa mi consiglia. Un'ultima domanda: mi è stato detto di prendere xanax al bisogno, ma quando mi è successo di stare molto male, prendendo 5 gocce in più (rispetto alle 7 o 5 che prendo già) non è cambiato molto. Nello specifico, per un forte attacco di panico, quanto sarebbe la quantità "giusta"? Ho sempre paura di prenderne troppo e non essere "lucida".
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.6k visite dal 28/01/2017.
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