Tachicardia, irrigidimento muscolare e vampate di calore?
Buondì, e grazie per l'attenzione.
Scrivo per il seguente quesito: mi capita, oramai da due anni, che al primo accenno di tensione o innervosimento si verifichi la concomitanza delle problematiche elencate nel titolo; tachicardia istantanea, irrigidimento dei muscoli del cranio (sento "rigidità" nel naso, nella parte sinistra del cranio, alla fronte, in modo minore al collo), vampate di calore. Con esse, la preoccupazione che la sopra citata sintomatologia possa arrecare dei danni al cuore o al cervello, cosa di cui non ho francamente idea riguardo all'effettiva possibilità.
Tutto ciò si verifica dopo che, poco più di due anni fa, soffrii un periodo di attacchi di panico notturni con palpitazioni e risvegli nel cuore della notte.
Non seguì né psicoterapia né altro modo di affrontare il problema che generava quell'ansia, che invece evitai da allora, risolvendo il ripetersi di quel problema ricorrente - mi aiutai soltanto con delle gocce di Lexotan prescritte dal medico curante per un paio di mesi, all'occasione.
Cos'è questa sintomatologia di tachicardia, vampate e irrigidimento ai muscoli della testa che sento a ogni minima tensione/discussione/rimprovero/forma di agitazione? Mi pare sproporzionata.
Può arrecarmi danni fisici? Come affrontarla, come risolverla e far rientrare tutto nella norma, dopo due anni così?
Grazie mille, e buona domenica
I miei migliori saluti
Scrivo per il seguente quesito: mi capita, oramai da due anni, che al primo accenno di tensione o innervosimento si verifichi la concomitanza delle problematiche elencate nel titolo; tachicardia istantanea, irrigidimento dei muscoli del cranio (sento "rigidità" nel naso, nella parte sinistra del cranio, alla fronte, in modo minore al collo), vampate di calore. Con esse, la preoccupazione che la sopra citata sintomatologia possa arrecare dei danni al cuore o al cervello, cosa di cui non ho francamente idea riguardo all'effettiva possibilità.
Tutto ciò si verifica dopo che, poco più di due anni fa, soffrii un periodo di attacchi di panico notturni con palpitazioni e risvegli nel cuore della notte.
Non seguì né psicoterapia né altro modo di affrontare il problema che generava quell'ansia, che invece evitai da allora, risolvendo il ripetersi di quel problema ricorrente - mi aiutai soltanto con delle gocce di Lexotan prescritte dal medico curante per un paio di mesi, all'occasione.
Cos'è questa sintomatologia di tachicardia, vampate e irrigidimento ai muscoli della testa che sento a ogni minima tensione/discussione/rimprovero/forma di agitazione? Mi pare sproporzionata.
Può arrecarmi danni fisici? Come affrontarla, come risolverla e far rientrare tutto nella norma, dopo due anni così?
Grazie mille, e buona domenica
I miei migliori saluti
[#1]
Gentile utente,
Da come si esprime parrebbe che qualcuno le abbia detto di cosa soffre: parla di attacchi di panico, quindi presumibilmente qualcuno lì ha così definiti.
Non si sta curando. Mi pare molto semplice. Il resto sono ragionamenti tipici di queste situazioni.
Da come si esprime parrebbe che qualcuno le abbia detto di cosa soffre: parla di attacchi di panico, quindi presumibilmente qualcuno lì ha così definiti.
Non si sta curando. Mi pare molto semplice. Il resto sono ragionamenti tipici di queste situazioni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.7k visite dal 22/01/2017.
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