Partner potenziale borderline?
Buona sera a tutti.
Ho disperatamente bisogno di un consulto.
Premetto, e credo sia importante, che da circa dieci anni ho scoperto di soffrire di DOC per il quale ancora oggi sono in cura con Cipralex, 10 mg al giorno. Il mio disturbo ossessivo riguarda principalmente la paura delle malattie psichiatriche in me e negli altri.
Da circa 6 mesi sto con un ragazzo difficile, il quale mi da modo di sospettare che possa essere borderline.
Da quando sto con lui ho ridotto drasticamente la frequentazione dei miei amici, perché a lui non sta bene che dedichi del tempo anche a loro e me lo dice esplicitamente: la sera devo stare con lui e basta. Non posso nemmeno preferire ogni tanto di stare a casa con mia madre, senza che lui non mi faccia sentire in colpa o minacci di lasciarmi. Mi manda spesso a quel paese se non soddisfo i suoi bisogni, specialmente sessuali. Soffre di attacchi d'ansia che gli procurano gastrite e nausea, a volte anche vomito. Controlla ogni tanto il mio cellulare e il mio profilo Facebook e per due volte ha letteralmente cacciato via bruscamente dalla mia vita due amici che secondo lui erano miei potenziali corteggiatori.
Lavora da 15 anni come inserviente in una casa di cura. Fa uso di marijuana regolarmente, a volte si arrabbia per niente, non ama uscire e incontrare persone, è affamato di sesso e spesso non fa caso se io ne abbia voglia o no. Da piccolo ha subito abusi, ma non ama parlarmene.
Io mi sento come se avessi perso la mia vita e temo che potrebbe impormi anche di smettere di lavorare durante i mesi estivi, dato che faccio un lavoro a contatto con la gente e di questo potrebbe essere geloso.
Negli ultimi giorni è successo qualcosa di brutto che ha suscitato in me l'ossessione che lui sia malato. Abbiamo litigato, sempre perché io volevo stare una sera con le amiche, e lui è venuto sotto casa mia sconvolto e agitato. Mi ha fatto salire in macchina e ha cominciato a guidare in modo assurdo, urlando alle persone che lo ostacolavano. Intanto fumava una canna. Io ho iniziato a piangere e a supplicarlo di riportarmi a casa, così lui mi ha riportata sotto casa e, quando gli ho detto che così non potevo continuare, ha minacciato di andarsi a schiantare non appena lo avrei lasciato.
Tutto questo mi ha terrorizzata e da quel giorno non esco di casa. Lui ha capito di aver esagerato e si è scusato. Io gli ho detto del mio DOC, dell'ansia e che sospetto che lui sia borderline. Mi ha detto che questo mio pensiero lo ha colpito e gli dispiace, anche se sorride quando gli dico che i suoi sono comportamenti borderline, e insiste nel dire che non è così e che me lo dimostrerà con calma. Mi ha promesso che smetterà di fumare (da 3 gg non fuma) e che io sono l'amore della sua vita. Ma tutto questo non mi tranquillizza, anzi!
Vorrei sapere, secondo Voi è il mio disturbo a procurarmi tanta ansia, o davvero c'è da sospettare qualcosa in lui?
Vi prego. Aiutatemi.
Ho disperatamente bisogno di un consulto.
Premetto, e credo sia importante, che da circa dieci anni ho scoperto di soffrire di DOC per il quale ancora oggi sono in cura con Cipralex, 10 mg al giorno. Il mio disturbo ossessivo riguarda principalmente la paura delle malattie psichiatriche in me e negli altri.
Da circa 6 mesi sto con un ragazzo difficile, il quale mi da modo di sospettare che possa essere borderline.
Da quando sto con lui ho ridotto drasticamente la frequentazione dei miei amici, perché a lui non sta bene che dedichi del tempo anche a loro e me lo dice esplicitamente: la sera devo stare con lui e basta. Non posso nemmeno preferire ogni tanto di stare a casa con mia madre, senza che lui non mi faccia sentire in colpa o minacci di lasciarmi. Mi manda spesso a quel paese se non soddisfo i suoi bisogni, specialmente sessuali. Soffre di attacchi d'ansia che gli procurano gastrite e nausea, a volte anche vomito. Controlla ogni tanto il mio cellulare e il mio profilo Facebook e per due volte ha letteralmente cacciato via bruscamente dalla mia vita due amici che secondo lui erano miei potenziali corteggiatori.
Lavora da 15 anni come inserviente in una casa di cura. Fa uso di marijuana regolarmente, a volte si arrabbia per niente, non ama uscire e incontrare persone, è affamato di sesso e spesso non fa caso se io ne abbia voglia o no. Da piccolo ha subito abusi, ma non ama parlarmene.
Io mi sento come se avessi perso la mia vita e temo che potrebbe impormi anche di smettere di lavorare durante i mesi estivi, dato che faccio un lavoro a contatto con la gente e di questo potrebbe essere geloso.
Negli ultimi giorni è successo qualcosa di brutto che ha suscitato in me l'ossessione che lui sia malato. Abbiamo litigato, sempre perché io volevo stare una sera con le amiche, e lui è venuto sotto casa mia sconvolto e agitato. Mi ha fatto salire in macchina e ha cominciato a guidare in modo assurdo, urlando alle persone che lo ostacolavano. Intanto fumava una canna. Io ho iniziato a piangere e a supplicarlo di riportarmi a casa, così lui mi ha riportata sotto casa e, quando gli ho detto che così non potevo continuare, ha minacciato di andarsi a schiantare non appena lo avrei lasciato.
Tutto questo mi ha terrorizzata e da quel giorno non esco di casa. Lui ha capito di aver esagerato e si è scusato. Io gli ho detto del mio DOC, dell'ansia e che sospetto che lui sia borderline. Mi ha detto che questo mio pensiero lo ha colpito e gli dispiace, anche se sorride quando gli dico che i suoi sono comportamenti borderline, e insiste nel dire che non è così e che me lo dimostrerà con calma. Mi ha promesso che smetterà di fumare (da 3 gg non fuma) e che io sono l'amore della sua vita. Ma tutto questo non mi tranquillizza, anzi!
Vorrei sapere, secondo Voi è il mio disturbo a procurarmi tanta ansia, o davvero c'è da sospettare qualcosa in lui?
Vi prego. Aiutatemi.
[#1]
Gentile utente,
Non capisco il senso del consulto. Prima dice che ha un disturbo che la porta a ossessionarsi con ipotesi di malattie o domande sulle malattie mentali degli altri, dopo di che pretende di discutere la sua ossessione proprio qui.
Direi di no.
Men che meno ha senso discutere su ipotesi diagnostiche sulla base di una descrizione fatta da Lei che, come dice all'inizio, ha la tendenza a fare ipotesi ossessive su questo specifico tema.
Non capisco il senso del consulto. Prima dice che ha un disturbo che la porta a ossessionarsi con ipotesi di malattie o domande sulle malattie mentali degli altri, dopo di che pretende di discutere la sua ossessione proprio qui.
Direi di no.
Men che meno ha senso discutere su ipotesi diagnostiche sulla base di una descrizione fatta da Lei che, come dice all'inizio, ha la tendenza a fare ipotesi ossessive su questo specifico tema.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dottor Pacini,
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Provo a spiegarmi meglio, se riesco.
In effetti il mio DOC si focalizza sulla paura delle malattie mentali, ma non con chiunque e sempre. Direi solo rispetto a chi manifesta comportamenti anomali. Questa persona mi ha dato modo di sospettare, in base ai fatti che ho tentato di riassumere. Volevo essenzialmente sapere se tali comportamenti potevano giustificare il mio dubbio o se tutto è effettivamente amplificato dal mio disturbo.
Tutto qui.
Grazie ancora.
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Provo a spiegarmi meglio, se riesco.
In effetti il mio DOC si focalizza sulla paura delle malattie mentali, ma non con chiunque e sempre. Direi solo rispetto a chi manifesta comportamenti anomali. Questa persona mi ha dato modo di sospettare, in base ai fatti che ho tentato di riassumere. Volevo essenzialmente sapere se tali comportamenti potevano giustificare il mio dubbio o se tutto è effettivamente amplificato dal mio disturbo.
Tutto qui.
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
A questo punto servirebbe un chiarimento. Se uno si preoccupa che chi ha comportamenti anomali abbia un disturbo mentale, dove starebbe il doc ?
Il punto è un altro. Se Lei sa di avere questo problema di ossessività, la preoccupazione che ne consegue finisce per rendere ogni comportamento oggetto di interrogativi del tipo "è normale o no ?". Ammettiamo pure che alcune persone con cui ha a che fare abbiano effettivamente comportamenti anomali.
La questione rimane la stessa. Il doc la porterà a chiedersi a ripetizione e nel dettaglio "è normale o no ?", ma questo tipo di domanda deve avere uno scopo.
In altre parole: il senso pratico di farsi queste domande quale sarebbe ?
A questo punto servirebbe un chiarimento. Se uno si preoccupa che chi ha comportamenti anomali abbia un disturbo mentale, dove starebbe il doc ?
Il punto è un altro. Se Lei sa di avere questo problema di ossessività, la preoccupazione che ne consegue finisce per rendere ogni comportamento oggetto di interrogativi del tipo "è normale o no ?". Ammettiamo pure che alcune persone con cui ha a che fare abbiano effettivamente comportamenti anomali.
La questione rimane la stessa. Il doc la porterà a chiedersi a ripetizione e nel dettaglio "è normale o no ?", ma questo tipo di domanda deve avere uno scopo.
In altre parole: il senso pratico di farsi queste domande quale sarebbe ?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 18/01/2017.
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