Ansia, depressione, farmaci...
Già da bambino ero timido con poco pirito. Ho sempre mantenuto quella tendenza, essendo quindi timido, strano, giù di umore, con poca abilità sociale: uscendo poco o niente con gli altri. Non possedevo un umore costante, ero sensibile irritabile, non una persona equilibrata. Dopo aver conseguito il diploma iniziai a lavorare... Un lavoro a tratti stressante ed in cui è necessario stare in gruppo, iniziai ad avere troppe difficoltà e non potendone più di questo mio "handicap" all'età di 20 anni per la prima volta sono andato da uno psichiatra (di mia scelta e senza discuterne con familiari). Dopo qualche seduta lo specialista mi ha prescritto il deniban: una compressa al giorno. Ebbi benefici: riuscì ad essere più stabile ed equilibrato meno depresso e con più spirito e iniziai a stare meglio con gli altri... Prima che io iniziassi a prendere il deniban a volte avevo l'esigenza di bere alcolici per stare meglio (stare meglio perlopiù con gli altri). Ho assunto una compressa di deniban al giorno per circa 18 mesi; dopo tale periodo ho avuto una ricaduta (come se il farmacco non mi desse più il suo aiuto) non dovuta ad un evento negativo ma giunta così senza specifica spiegazione. Fu così che lo specialista mi aumentò il deniban da 1 compressa a 2 compresse al giorno e l'aiuto che il deniban mi dava per fortuna ritornò! Trascorsi un altro po' di mesi, però, ricaddi nuovamente e fu così che lo specialista mi sostituì il deniban col daparox (paroxetina); fu una fase dura prima che il daparox entrasse in circolo, difatti ero proprio depresso e avevo una forte ansia sociale. Ciononostante quando il daparox iniziò a fare effetto mi diede un aiuto strepitoso, ero una "macchina" migliore, migliore anche di quando assumevo il deniban: col deniban avevo ancora qualche sbavatura e fuoriuscita dei miei difetti cosa che invece non accadde col daparox. Il daparox (ne assumevo solo 12 gocce al giorno) mi aveva finalmente guarito completamente, grande controllo di me stesso e buon umore, niente più ansia sociale; peccato che questo benessere durò solo 6 mesi, dopodichè lo specialista iniziò ad aumentare il dosaggio arrivando anche al dosaggio massimo di 40mg ma non durai molto. Fu così che si iniziarono tanti altri farmaci... Oltre al daparox mi fu inserito il lyrica e lo xanax, quest'ultimo lo presi solo qualche volta... Arrivai ad assumere una alto dosaggio di lyrica, ma col passare del tempo non avevo i risultati attesi, ed ecco che mi fu prescritto anche il cymbalta 60 mg al giorno.
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[#1]
Quale è la sua domanda?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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[#2]
Utente
Continuazione...
Arrivai ad assumere quindi 30 mg di daparox, 60 mg di cymbalta ed un alto dosaggio di lyrica (che ora non ricordo).
Il cymbalta mi diede qualcosina all'inizio ma niente di particolare (in termini di aiuto). Ancora avevo problemi: lo specialista sostituì il lyrica col depakin...
Il depakin rispetto al lyrica sembrò soprattutto all'inizio darmi qualcosina di positivo.
Ciononostante continuai ad avere ancora problemi, sicchè lo specialista mi portò la terapia a: 40 mg daparox, 60 mg cymbalta e 900 mg depakin.
Avevo ancora problemi, ansioso, giù di umore, molto irritabile e permaloso, ansioso socialmente.
Nuovamente variazione della terapia, lo specialista mi aggiunse anche 1 compressa di deniban, quindi: 40 mg daparox, 60 mg cymbalta 900 mg depakin e 1 compressa di deniban.
Fu l'aggiunta di quella compressa di deniban che per fortuna mi fece riprendere! Notavo che il deniban mi dava una bella "scossa" (il deniban dopo tempo che non lo assumevo tornò a farmi effetto/ad aiutarmi), mentre il depakin mi faceva addormentare un po', mi rendeva un po' apatico, "rallentato", "frenato", stanco, "fuori dalla realtà" (come fossi drogato), per dipiù il depakin mi provocò un tic involontario: mi vibrava leggermente e svariate volte il sottopalpebra dell'occhio destro.
Fu così che su mia insistenza e su controllo dello specialista abbassai pian piano il depakin da 900mg a 600 mg e il tremore involontario scomparve quasi del tutto.
Ecco cronologicamente sono arrivato ai giorni nostri, oggi assumo come terapia: 40mg dapa, 60mg cymbalta, 600 mg depakin e 1 compressa deniban. Terapia che attualmente mi fa stare sereno ed equilibrato, a mio parere è stata l'aggiunta della compressa di deniban ad avermi dato ciò che mi mancava (la compressa di deniban è stata aggiunta da una ventina di giorni).
La mia storia con i farmaci è iniziata a 20 anni, ora ne ho quasi 24, come psichiatra mi segue sempre lo stesso specialista da ormai quasi 4 anni, e con lui mi ci vedo spesso e oltre a monitorarmi la terapia facciamo psicoterapia...
Ecco a livello di psicoterapia mi son rivolto per breve tempo anche ad una psicoterapeuta analista, poi avevo iniziato un percorso di "mindfulness" con una psicologa, percorso però durato poco e mai concluso.
Per quanto riguarda me non ho una diagnosi ben precisa, ma soffro di ansia, ansia sociale, depressione... Diciamo che mi accorgo di stare bene o meno quando sto con gli altri: il mio principale problema è il disagio con le altre persone.
Non credo molto nella psicoterapia, la considero quasi una chiacchierata; credo che chi nasce tondo non muore quadrato...
I farmaci mi hanno fatto andare avanti finora, credo di essere ad un punto in cui ne assumo parecchi. Finora essendo vergine di farmaci per tre anni e passa me la sono cavata nonostante qualche momento difficile.
Mi chiedo un po' se posso continuare ad assumere farmaci nel tempo e soprattutto se mi faranno sempre effetto!
Noi che abbiamo tali problemi cosa possiamo inventarci? E' una bella fregatura la nostra... Un'ingiustizia!
Vista dalla mia ignoranza la psichiatria va proprio a rilento, idee molto differenti da dottore a dottore...
Le ultime molecole le hanno inventate 10 anni fa o più (?), dopodichè nessuna rivoluzione. Ultimo farmaco 'sto Brintellix che sembra non dare risultati da quello che leggo.
Il tempo passa e noi moriremo "pazzi", direi così ai Dottori che dicono di star procedendo verso la psichiatria di precisione!
Arrivai ad assumere quindi 30 mg di daparox, 60 mg di cymbalta ed un alto dosaggio di lyrica (che ora non ricordo).
Il cymbalta mi diede qualcosina all'inizio ma niente di particolare (in termini di aiuto). Ancora avevo problemi: lo specialista sostituì il lyrica col depakin...
Il depakin rispetto al lyrica sembrò soprattutto all'inizio darmi qualcosina di positivo.
Ciononostante continuai ad avere ancora problemi, sicchè lo specialista mi portò la terapia a: 40 mg daparox, 60 mg cymbalta e 900 mg depakin.
Avevo ancora problemi, ansioso, giù di umore, molto irritabile e permaloso, ansioso socialmente.
Nuovamente variazione della terapia, lo specialista mi aggiunse anche 1 compressa di deniban, quindi: 40 mg daparox, 60 mg cymbalta 900 mg depakin e 1 compressa di deniban.
Fu l'aggiunta di quella compressa di deniban che per fortuna mi fece riprendere! Notavo che il deniban mi dava una bella "scossa" (il deniban dopo tempo che non lo assumevo tornò a farmi effetto/ad aiutarmi), mentre il depakin mi faceva addormentare un po', mi rendeva un po' apatico, "rallentato", "frenato", stanco, "fuori dalla realtà" (come fossi drogato), per dipiù il depakin mi provocò un tic involontario: mi vibrava leggermente e svariate volte il sottopalpebra dell'occhio destro.
Fu così che su mia insistenza e su controllo dello specialista abbassai pian piano il depakin da 900mg a 600 mg e il tremore involontario scomparve quasi del tutto.
Ecco cronologicamente sono arrivato ai giorni nostri, oggi assumo come terapia: 40mg dapa, 60mg cymbalta, 600 mg depakin e 1 compressa deniban. Terapia che attualmente mi fa stare sereno ed equilibrato, a mio parere è stata l'aggiunta della compressa di deniban ad avermi dato ciò che mi mancava (la compressa di deniban è stata aggiunta da una ventina di giorni).
La mia storia con i farmaci è iniziata a 20 anni, ora ne ho quasi 24, come psichiatra mi segue sempre lo stesso specialista da ormai quasi 4 anni, e con lui mi ci vedo spesso e oltre a monitorarmi la terapia facciamo psicoterapia...
Ecco a livello di psicoterapia mi son rivolto per breve tempo anche ad una psicoterapeuta analista, poi avevo iniziato un percorso di "mindfulness" con una psicologa, percorso però durato poco e mai concluso.
Per quanto riguarda me non ho una diagnosi ben precisa, ma soffro di ansia, ansia sociale, depressione... Diciamo che mi accorgo di stare bene o meno quando sto con gli altri: il mio principale problema è il disagio con le altre persone.
Non credo molto nella psicoterapia, la considero quasi una chiacchierata; credo che chi nasce tondo non muore quadrato...
I farmaci mi hanno fatto andare avanti finora, credo di essere ad un punto in cui ne assumo parecchi. Finora essendo vergine di farmaci per tre anni e passa me la sono cavata nonostante qualche momento difficile.
Mi chiedo un po' se posso continuare ad assumere farmaci nel tempo e soprattutto se mi faranno sempre effetto!
Noi che abbiamo tali problemi cosa possiamo inventarci? E' una bella fregatura la nostra... Un'ingiustizia!
Vista dalla mia ignoranza la psichiatria va proprio a rilento, idee molto differenti da dottore a dottore...
Le ultime molecole le hanno inventate 10 anni fa o più (?), dopodichè nessuna rivoluzione. Ultimo farmaco 'sto Brintellix che sembra non dare risultati da quello che leggo.
Il tempo passa e noi moriremo "pazzi", direi così ai Dottori che dicono di star procedendo verso la psichiatria di precisione!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 15/01/2017.
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