Stato psichico
Ho 35 anni, sono sposato ed ho una figlia piccola.
Nonostante una vita affettiva soddisfacente, legata a persone che mi vogliono bene e mi stimano, da molto tempo vivo una situazione difficile legata ad un costante aumento del percepire alcune sensazioni :
Esse sono :
- Senso di tristezza che spesso mi porta anche a crisi di pianto che cerco di nascondere a chi mi sta vicino;
- Mancanza progressiva di stimoli per fare qualsiasi cosa. Cominciando una nuova giornata non vedo l'ora che finisca per poter andare a dormire. Non ho interesse per nessuna cosa.
- Tutto per me diventa un problema, dal vedere un amico a dover fare qualsiasi cosa esca dall'ordinario o al dover cercare un parcheggio per l'auto.
- Mi sento praticamente inutile e la cosa peggiore è che penso continuamente alla morte, ritenuta l'unico rimedio per togliersi di dosso questa sofferenza.
Il problema è che di queste cose non ho mai parlato con nessuno dei miei cari, non tanto per vergogna, quanto per evitare di dar dolore e pensieri per una colpa che non hanno.
Questi miei pensieri sono sempre più frequenti e pensando a quanto possa essere di peso ai miei familiari continuo a sentirmi ancora più responsabile ed a sfogarmi solo con queste crisi di pianto che sempre più mi risulta difficile nascondere.
Non ho nemmeno il coraggio di parlarne col mio medico curante, che conosco troppo bene ed è amico di famiglia. So che è deontologicamente e giuridicamente tenuto al segreto, ma la cosa non mi dà ugualmente la forza per parlarne intanto con lui.
Vi chiedo cortesemente un aiuto sulla strada da prendere
Grazie in anticipo anche per aver attivato questo utilissimo servizio su medicitalia
Nonostante una vita affettiva soddisfacente, legata a persone che mi vogliono bene e mi stimano, da molto tempo vivo una situazione difficile legata ad un costante aumento del percepire alcune sensazioni :
Esse sono :
- Senso di tristezza che spesso mi porta anche a crisi di pianto che cerco di nascondere a chi mi sta vicino;
- Mancanza progressiva di stimoli per fare qualsiasi cosa. Cominciando una nuova giornata non vedo l'ora che finisca per poter andare a dormire. Non ho interesse per nessuna cosa.
- Tutto per me diventa un problema, dal vedere un amico a dover fare qualsiasi cosa esca dall'ordinario o al dover cercare un parcheggio per l'auto.
- Mi sento praticamente inutile e la cosa peggiore è che penso continuamente alla morte, ritenuta l'unico rimedio per togliersi di dosso questa sofferenza.
Il problema è che di queste cose non ho mai parlato con nessuno dei miei cari, non tanto per vergogna, quanto per evitare di dar dolore e pensieri per una colpa che non hanno.
Questi miei pensieri sono sempre più frequenti e pensando a quanto possa essere di peso ai miei familiari continuo a sentirmi ancora più responsabile ed a sfogarmi solo con queste crisi di pianto che sempre più mi risulta difficile nascondere.
Non ho nemmeno il coraggio di parlarne col mio medico curante, che conosco troppo bene ed è amico di famiglia. So che è deontologicamente e giuridicamente tenuto al segreto, ma la cosa non mi dà ugualmente la forza per parlarne intanto con lui.
Vi chiedo cortesemente un aiuto sulla strada da prendere
Grazie in anticipo anche per aver attivato questo utilissimo servizio su medicitalia
[#1]
Gentile utente,
la sintomatologia che descrive puo' appartenere ai disturbi dell'umore quali la depressione ma e' necessario escludere che non siano presenti concomitanti patologie che possono creare la stessa sintomatologia della depressione e pertanto possono indurre in errore nella diagnosi.
Sarebbe opportuno che ne parli con il suo medico di famiglia che potra' indagare meglio il quadro clinico e se lo riterra' opportuno la inviera' ad uno psichiatra, eventualmente puo' contattare uno psichiatra lei stesso sapendo sin d'ora che la comunicazione al proprio medico di famiglia e' indispensabile per l'erogazione dei farmaci prescrivibili dal SSN e per dare completezza alle informazioni in suo possesso.
la sintomatologia che descrive puo' appartenere ai disturbi dell'umore quali la depressione ma e' necessario escludere che non siano presenti concomitanti patologie che possono creare la stessa sintomatologia della depressione e pertanto possono indurre in errore nella diagnosi.
Sarebbe opportuno che ne parli con il suo medico di famiglia che potra' indagare meglio il quadro clinico e se lo riterra' opportuno la inviera' ad uno psichiatra, eventualmente puo' contattare uno psichiatra lei stesso sapendo sin d'ora che la comunicazione al proprio medico di famiglia e' indispensabile per l'erogazione dei farmaci prescrivibili dal SSN e per dare completezza alle informazioni in suo possesso.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile Utente,
tenersi dentro questa sofferenza cercando di nasconderla a tutti, come vede, non le è di aiuto. I suoi familiari possono esserle d'aiuto solo nella misura in cui lei glielo permette facendo comprendere il suo malessere.
I suoi sintomi richiedono un corretto inquadramento diagnostico, per cui, se non vuole parlarne con il medico curante, si rivolga ad uno specialista in Psichiatria che saprà di certo esserle d'aiuto.
tenersi dentro questa sofferenza cercando di nasconderla a tutti, come vede, non le è di aiuto. I suoi familiari possono esserle d'aiuto solo nella misura in cui lei glielo permette facendo comprendere il suo malessere.
I suoi sintomi richiedono un corretto inquadramento diagnostico, per cui, se non vuole parlarne con il medico curante, si rivolga ad uno specialista in Psichiatria che saprà di certo esserle d'aiuto.
Dr. Giovanni Lo Turco
http://www.giovanniloturco.it
[#3]
Gentile utente,
la sintomatologia che lei descrive sembrerebbe quella di un disutrbo depressivo. Il senso di colpa che si prova per la propria sofferenza nei confronti dei familiari è spesso causa del ritardo con cui ci si rivolge ai medici. Trovi la forza per parlare con il suo medico di base, che saprà consigliarle lo specialista a cui rivolgersi. Può anche rivolgersi direttamente ad uno specialista in psichiatria in un centro di salute mentale o studio privato che sia. Non aspetti ancora.
cordiali saluti
la sintomatologia che lei descrive sembrerebbe quella di un disutrbo depressivo. Il senso di colpa che si prova per la propria sofferenza nei confronti dei familiari è spesso causa del ritardo con cui ci si rivolge ai medici. Trovi la forza per parlare con il suo medico di base, che saprà consigliarle lo specialista a cui rivolgersi. Può anche rivolgersi direttamente ad uno specialista in psichiatria in un centro di salute mentale o studio privato che sia. Non aspetti ancora.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#5]
Il centro di Salute Mentale e' il servizio territoriale pubblico della sua ASL di appartenenza.
Le modalita' di accesso variano da regione a regione (e da centro e centro) anche se e' possibile che venga applicato l'accesso diretto (cioe' senza passare dal medico di famiglia per la impegnativa di visita).
Il costo dei servizi e' regolato dal pagamento del ticket che puo' essere espletato secondo le modalita' previste dalla sua ASL.
Le modalita' di accesso variano da regione a regione (e da centro e centro) anche se e' possibile che venga applicato l'accesso diretto (cioe' senza passare dal medico di famiglia per la impegnativa di visita).
Il costo dei servizi e' regolato dal pagamento del ticket che puo' essere espletato secondo le modalita' previste dalla sua ASL.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 13/11/2008.
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