Sospensione de sertralina dopo 7 giorni
Salve a tutti,
Vivo a Londra da più di un anno e nelle ultime due settimane ho iniziato ad avere attacchi di panico/ansia regolari. Ie prime volte che mi è successo pensavo di star avendo un infarto, non mi sentivo più le braccia, gambe e faccia, quindi sono andata all'ospedale (mi trovavo in Germania in vacanza) dove mi hanno controllato cuore, forza, equilibrio e riflessi e mi hanno rilasciata tranquillizzandomi dicendo che era tutto a posto, che ho avuto un attacco di panico e iperventilazione. Gli attacchi di ansia continuano in situazioni di stress (ritardo del volo in aereoporto, QUASI SEMPRE mentre mangiavo) e finalmente arrivo a Londra dove decido di farmi visitare dal medico (premetto che non mi fido molto dei dottori inglesi, prescrivono medicine come fossero caramelle). Mentre aspetto il mio turno vedo dei bambini che corrono e ridono ad alta voce nella sala d'attesa, io mi agito e iniziò a respirare prima da una narice e poi dall'altra lentamente per calmarmi. Per un nano secondo mi sembra di non riuscire più a respirare e mi sale il panico, mi sento svenire, testa leggera, batticuore ecc e mi alzo e cerco un medico dicendole che non mi sento bene. Inizio a piangere disperata, iperventilazione, il medico è freddissimo con me e mi da un bicchiere d'acqua per calmarmi. Poi mi vede un altro medico che mi da del Valium e mi manda a casa. Continuano gli attacchi finché non torno dal medico (uno nuovo che non mi aveva mai vista), le racconto tutto e mi prescrive sertraline 50 mg una al giorno per 6 mesi. Premetto che sono sempre stata perplessa con dall'inizio sul prendere questa medicina, non mi hanno fatto esami ulteriori ne mi ha visitata uno psichiatra (erano tutti medici generici). Comunque inizio a prenderla e gli effetti collaterali sono disastrosi fin dal primo giorno: nausea, mal di testa, vertigini, testa leggera e INSONNIA. Sono 7 giorni che la prendo e in due notte ho dormito solo 3 ore, non sento la fame e la stanchezza. Mi sembra una droga (anfetamina) e non voglio più prenderla. Ho imparato le techine di respirazione, eliminato alcune delle possibili cause delle mie ansie, sono sempre stata un po' ansiosa ma non sono così grave da dover prendere psicofarmaci, voglio potercela fare con le mie forze e seguendo una terapia psicologica, non farmacologica, yoga, meditazione, qualunque cosa ma non questa medicina prescritta con cotanta leggerezza! Ho telefonato al dottore che mi ha detto di scalarla, ieri ho preso metà e oggi un quarto. La mia domanda è: quanto gradualmente si deve scalare la sertralina se la si è presa da una settimana 50 mg?
Grazie a chiunque risponderà.
Vivo a Londra da più di un anno e nelle ultime due settimane ho iniziato ad avere attacchi di panico/ansia regolari. Ie prime volte che mi è successo pensavo di star avendo un infarto, non mi sentivo più le braccia, gambe e faccia, quindi sono andata all'ospedale (mi trovavo in Germania in vacanza) dove mi hanno controllato cuore, forza, equilibrio e riflessi e mi hanno rilasciata tranquillizzandomi dicendo che era tutto a posto, che ho avuto un attacco di panico e iperventilazione. Gli attacchi di ansia continuano in situazioni di stress (ritardo del volo in aereoporto, QUASI SEMPRE mentre mangiavo) e finalmente arrivo a Londra dove decido di farmi visitare dal medico (premetto che non mi fido molto dei dottori inglesi, prescrivono medicine come fossero caramelle). Mentre aspetto il mio turno vedo dei bambini che corrono e ridono ad alta voce nella sala d'attesa, io mi agito e iniziò a respirare prima da una narice e poi dall'altra lentamente per calmarmi. Per un nano secondo mi sembra di non riuscire più a respirare e mi sale il panico, mi sento svenire, testa leggera, batticuore ecc e mi alzo e cerco un medico dicendole che non mi sento bene. Inizio a piangere disperata, iperventilazione, il medico è freddissimo con me e mi da un bicchiere d'acqua per calmarmi. Poi mi vede un altro medico che mi da del Valium e mi manda a casa. Continuano gli attacchi finché non torno dal medico (uno nuovo che non mi aveva mai vista), le racconto tutto e mi prescrive sertraline 50 mg una al giorno per 6 mesi. Premetto che sono sempre stata perplessa con dall'inizio sul prendere questa medicina, non mi hanno fatto esami ulteriori ne mi ha visitata uno psichiatra (erano tutti medici generici). Comunque inizio a prenderla e gli effetti collaterali sono disastrosi fin dal primo giorno: nausea, mal di testa, vertigini, testa leggera e INSONNIA. Sono 7 giorni che la prendo e in due notte ho dormito solo 3 ore, non sento la fame e la stanchezza. Mi sembra una droga (anfetamina) e non voglio più prenderla. Ho imparato le techine di respirazione, eliminato alcune delle possibili cause delle mie ansie, sono sempre stata un po' ansiosa ma non sono così grave da dover prendere psicofarmaci, voglio potercela fare con le mie forze e seguendo una terapia psicologica, non farmacologica, yoga, meditazione, qualunque cosa ma non questa medicina prescritta con cotanta leggerezza! Ho telefonato al dottore che mi ha detto di scalarla, ieri ho preso metà e oggi un quarto. La mia domanda è: quanto gradualmente si deve scalare la sertralina se la si è presa da una settimana 50 mg?
Grazie a chiunque risponderà.
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Tutti questi sintomi sono molto legati alla sua non volontà di assumere una terapia farmacologica, ritenendola non adatta alla situazione.
In realtà un trattamento farmacologico può ristabilire molti aspetti dei suoi disturbi.
Ora la sta scalando, segua le indicazioni ricevute.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
In realtà un trattamento farmacologico può ristabilire molti aspetti dei suoi disturbi.
Ora la sta scalando, segua le indicazioni ricevute.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la risposta. A Lei sembra normale che un medico generico mi abbia prescritto uno psicofarmaco senza fare ulteriori esami?
Ho letto che dopo terapie di 6 mesi e più bisogna scalarla molto lentamente per alcune settimane, io che la prendo da una sola settimana quanto ci metterò a smetterla del tutto? Le chiedo questo perché qui i medici sono sempre troppo occupati, non rispondono al telefono e io vorrei non perdere il mio lavoro (per colpa dell'insonnia non riesco ad andare a lavorare la mattina).
Grazie di cuore
Ho letto che dopo terapie di 6 mesi e più bisogna scalarla molto lentamente per alcune settimane, io che la prendo da una sola settimana quanto ci metterò a smetterla del tutto? Le chiedo questo perché qui i medici sono sempre troppo occupati, non rispondono al telefono e io vorrei non perdere il mio lavoro (per colpa dell'insonnia non riesco ad andare a lavorare la mattina).
Grazie di cuore
[#3]
Se ha le competenze per farlo non c'è nulla di strano.
Il problema è che non vuole curarsi, questi sintomi sono normali nei primi tempi di trattamento.
Anche la questione alla sospensione è piuttosto anomala, lo ha preso per 7 giorni secondo lei ci vogliono anni per sospenderlo?
Sono tutte questioni di lana caprina legate solo al suo pregiudizio.
Il problema è che non vuole curarsi, questi sintomi sono normali nei primi tempi di trattamento.
Anche la questione alla sospensione è piuttosto anomala, lo ha preso per 7 giorni secondo lei ci vogliono anni per sospenderlo?
Sono tutte questioni di lana caprina legate solo al suo pregiudizio.
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
Ha le competenze legali per farlo perché è un medico, ma non si può prescrivere un farmaco che ha conseguenze ed effetti così grandi solo dopo aver ascoltato 5 minuti la mia storia. O almeno questo è il mio parere, gli psichiatri esistono per un motivo immagino e studiano cose diverse dai dottori generici per diventare appunto psichiatri. Mi sarei anche fatta curare, ma non posso continuare a dormire 3 ore in due notti, può capire anche lei che non è sano. Sono ansiosa e avrei bisogno di rilassarmi, non di avere gli occhi spalancati notte e giorno, senza bisogno di mangiare... Esistono modi alternativi di curarsi? Sono nuova in questo campo, non ne so assolutamente niente. So solo che non voglio entrare in quel circolo della dipendenza da farmaci, non prendo neanche gli antidolorifici se non strettamente necessario. So che questo discorso fatto ad uno psichiatra può ricevere solo risposte "antipatiche", ma non so a chi rivolgermi qui a Londra per avere delle risposte ai miei dubbi.
Grazie per il suo tempo
Ha le competenze legali per farlo perché è un medico, ma non si può prescrivere un farmaco che ha conseguenze ed effetti così grandi solo dopo aver ascoltato 5 minuti la mia storia. O almeno questo è il mio parere, gli psichiatri esistono per un motivo immagino e studiano cose diverse dai dottori generici per diventare appunto psichiatri. Mi sarei anche fatta curare, ma non posso continuare a dormire 3 ore in due notti, può capire anche lei che non è sano. Sono ansiosa e avrei bisogno di rilassarmi, non di avere gli occhi spalancati notte e giorno, senza bisogno di mangiare... Esistono modi alternativi di curarsi? Sono nuova in questo campo, non ne so assolutamente niente. So solo che non voglio entrare in quel circolo della dipendenza da farmaci, non prendo neanche gli antidolorifici se non strettamente necessario. So che questo discorso fatto ad uno psichiatra può ricevere solo risposte "antipatiche", ma non so a chi rivolgermi qui a Londra per avere delle risposte ai miei dubbi.
Grazie per il suo tempo
[#6]
Utente
Gentile Dottore,
Farò a breve una visita psichiatrica sicuramente. Intanto il medico mi ha dato telefonicamente indicazioni su come ridurre la dose (l'altro ieri mezza e ieri un quarto) ma non ha parlato di oggi. Ne devo dedurre che oggi non devo prendere niente? Ovviamente il mio dottore non risponde al telefono.. per questo sto chiedendo a lei. È sicuro non prendere niente oggi dopo una mezza e un quarto? O dovrei scalare ancora?
Non sono questioni di lana caprina, sono domande fatte ad uno specialista che sicuramente ne sa molto più di me sull'argomento, inoltre ritengo che piattaforme di questo tipo siano state create per aiutare le persone, non per dare risposte semi-arroganti. Soprattutto per argomenti riguardanti la salute, mentale o corporea, in generale, le persone si affidano a voi dottori, affidano a voi la loro vita! Io ho rispetto per la vostra professione, abbiate rispetto anche voi dei nostri dubbi e della nostra ignoranza.
Grazie della risposta
Farò a breve una visita psichiatrica sicuramente. Intanto il medico mi ha dato telefonicamente indicazioni su come ridurre la dose (l'altro ieri mezza e ieri un quarto) ma non ha parlato di oggi. Ne devo dedurre che oggi non devo prendere niente? Ovviamente il mio dottore non risponde al telefono.. per questo sto chiedendo a lei. È sicuro non prendere niente oggi dopo una mezza e un quarto? O dovrei scalare ancora?
Non sono questioni di lana caprina, sono domande fatte ad uno specialista che sicuramente ne sa molto più di me sull'argomento, inoltre ritengo che piattaforme di questo tipo siano state create per aiutare le persone, non per dare risposte semi-arroganti. Soprattutto per argomenti riguardanti la salute, mentale o corporea, in generale, le persone si affidano a voi dottori, affidano a voi la loro vita! Io ho rispetto per la vostra professione, abbiate rispetto anche voi dei nostri dubbi e della nostra ignoranza.
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.3k visite dal 12/01/2017.
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