Fluoxetina
Buonasera specialisti.Mi chiamo lorenzo ho 22 anni e da due anni sono in cura per ansia con sfumature depressive e ossessive.ho inziato la mia cura presso la mia psichiatra di fiducia con eutimil 20 mg una compressa al giorno.successivamente la mia psichiatra mi ha prescritto cipralex 20 mg prima 15 gocce poi aumentate a 20.sono stato benissimo per piu' di un'anno.l'umore era molto piu stabile,maggiore energia e nessuna crisi di ansia.un mese fa in seguito ad un periodo molto stressante all'universita' mi sono ritrovato con zero energie,debolezza generalizzata e forte angoscia.la mia psichiatra mi ha proposto fluoxetina 20mg una compressa al giorno.la prima compressa mi ha scatenato un'ansia fisica fortissima mai provata prima e una forte confusione mentale.dopo una settimana sono tornato al cipralex 20mg con il tavor che mi aiuta molto per l'ansia. Attualmente da settimana ho meno lucidita' mentale e meno reattivita'.Volevo sapere se la fluoxetina presa per una settimana mi abbia potuto causare danni permanenti e irreversibili al cervello. Sono molto preoccupato la mia psichiatra dice di no ma ne dubito.Attendo una risposta,ringrazio anticipatamente e chiedo scusa per il disturbo. Lorenzo
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La sua psichiatra ha ragione, un farmaco molto utilizzato e sperimentato da tanti anni come la fluoxetina non produce danni né temporanei né permanenti. L'inizio della terapia è una fase delicata, per alcune persone è meglio iniziare con un dosaggio più basso, se no compaiono, come è successo a lei, effetti collaterali sgradevoli ma non pericolosi e molto comuni.
Franca Scapellato
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Utente
Buonasera dottoressa sono qui per porle una nuova domanda ribadendo naturalmente le mie scuse per il disturbo.assumo da 4 settimane tavor 1 mg 3 volte al giorno per un totale di 3mg quotidiani.il tavor mi sta aiutando molto a gestire le crisi d'ansia e i pensieri ossessivo ipocondriaci.volevo sapere se sono a forte rischio riguardo l'amnesia anterograda che tale benzodiazepina puo' comportare dopo un uso prolungato.sono molto proccupato specialmente in relazione ai miei studi universitari.la ringrazio anticipatamente e ribadisco di nuovo le mie scuse per il disturbo.
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Le sue preoccupazioni relative agli effetti dei farmaci fanno parte della patologia ossessiva: assume farmaci per gestire l'ansia che le procurano i dubbi ossessivi e produce ruminazioni ossessive su possibili quanto improbabili effetti collaterali dei farmaci.
Se con le terapie si concentra di più nello studio e vive un po' meglio vuol dire che funzionano. Tenga conto che per il disturbo ossessivo i dosaggi dell'antidepressivo necessari sono in media più elevati che per una depressione.
Se con le terapie si concentra di più nello studio e vive un po' meglio vuol dire che funzionano. Tenga conto che per il disturbo ossessivo i dosaggi dell'antidepressivo necessari sono in media più elevati che per una depressione.
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Utente
La ringrazio di nuovo per la tempestiva risposta.come le ho detto nei primi post attualmente assumo 20 gocce di cipralex al di e 3 mg di tavor al di'.questa e' la cura propostami dalla mia psichiatra che mi segue da due anni.naturalmente da due mesi ho intrapresto anche un percorso cognitivo-comportamentale con la mia psicoteraputa dalla quale ho avuto la stessa diagnosi:forte ipocondria,ansia con sfumature depressive e ossessive.negli ultimi mesi la mia ossesione si e' concentrata principalmente sulla paura di poter sviluppare una patologia psichiatrica grave quale la psicosi.quest'ultima ha sostiuito le forti paure avute negli ultimi 4 anni su malattie neurologiche gravi quali la sclerosi laterale amiotrofica e la sclerosi multipla.la mia psichiatra e la mia psicologa sono sicure che non potro' sviluppare psicosi causa la mia struttura di personalita' nevrotica come loro affermano e causa mancanza di elementi prodromici di tale malattia.sulla base del consulto a distanza lei concorda?? Inoltre le posso chiedere se concorda con la terapia assegnatami?? Mi scusa se mi sono dilungato ma noto dalle sue parole una preparazione incredibile.la ringrazio come al solito anticipatamente.
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Ha fatto bene a scegliere la terapia cognitivo comportamentale. Dal momento che la sua è la malattia del dubbio, questo la porta a fare continue verifiche. La rassicurazione che le potrei dare durerebbe per poco, prima che un altro dubbio si affacciasse nella sua mente.
Il DOC è una malattia sgradevole, che si cura con tempo e pazienza come sta facendo lei. Il dubbio di poter impazzire è molto frequente, ma infondato.
Il DOC è una malattia sgradevole, che si cura con tempo e pazienza come sta facendo lei. Il dubbio di poter impazzire è molto frequente, ma infondato.
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Utente
Buonasera dottoressa mi scusi di nuovo per il disturbo.Sono qui per porle una nuova domanda.Sto proseguendo la psicoterapia cognitivo-comportamentale intrapresa tre mesi fa e naturalmente la terapia con farmaci con la mia psichiatra.finalmente la diagnosi ha assunto linee piu' chiare in quanto la mia psicologa mi ha diagnosticato un disturbo narcisistico di personalita' e una nevrosi ossessiva abbastanza grave.la mia psicologa mi ha riferito che la presenza di un disturbo di personalita' diminuisce di molto la possibilita' di avere altre patologie psichiatriche gravi come la psicosi,che da mesi temo.E' vero??.anche la psichiatra concorda dicendo che ho una struttura di personalita' nevrotica e posso stare tranquillo.volevo solo sapere cosa ne pensava.assumo 30 mg di eutimil al di' e 30 mg di tavor al di'.Temo molto la psicosi avendo uno zio schizofrenico e in quanto durante la giornata ho sempre confusione mentale e cervello spento con forti monenti di angoscia.mi scusi ancora per il disturbo. Cordiali saluti e buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.2k visite dal 01/01/2017.
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