Una questione di sopravvivenza
Salve mi chiamo Raffaele e sono una persona schizoide di 35 anni. Non esco dalla mia stanza, eccetto per visite mediche, da circa dieci anni e passo le giornate leggendo libri in rete.
Occasionalmente mia madre mi accompagna da una psichiatra dell'ASL, che mi ha sottoposto ai test col risultato che sono schizoide e gravemente depresso. A me non importa molto, salvo che mia madre è anziana e non può prendersi più cura di me. Non ho una percentuale sufficiente di invalidità per percepire l'accompagnamento, in quanto lo psichiatra dice che la schizoidia non è riconosciuta come disturbo invalidante e poi so parlare e so camminare, e se voglio posso badare a me stesso
Io non so come fare perché quando non ci sarà più mia madre non ci sarà più neanche la spesa che lei mi lascia fuori la porta di camera mia.
So che a questo messaggio non risponderà nessuno, perché ho già provato su altri siti. Se qualcuno vuole aiutarmi anche con un consiglio su dove e a chi rivolgermi (non posso uscire né parlare a telefono, così deve essere in rete), lo ringrazio in nome di Dio.
Un giorno una psicoterapeuta mi disse (in assoluta confidenza perciò non posso nominarla) che al giorno d'oggi per le patologie come la mia c'è solo una via d'uscita, il suicidio. Io ho ancora un po' di tempo (fino a che avrò mia madre) per sperare ancora.
Speravo che il sostegno per l'invalidità civile mi desse la possibilità di pagare occasionalmente una persona che sostituisse mia madre e che mi permettesse di chiederle di comprarmi da mangiare e di pagare la corrente, ma ormai da quel lato non credo di avere speranze.
Ancora grazie se vorrete leggere e soprattutto rispondere qualcosa.
Sono assolutamente solo.
Raffaele
Occasionalmente mia madre mi accompagna da una psichiatra dell'ASL, che mi ha sottoposto ai test col risultato che sono schizoide e gravemente depresso. A me non importa molto, salvo che mia madre è anziana e non può prendersi più cura di me. Non ho una percentuale sufficiente di invalidità per percepire l'accompagnamento, in quanto lo psichiatra dice che la schizoidia non è riconosciuta come disturbo invalidante e poi so parlare e so camminare, e se voglio posso badare a me stesso
Io non so come fare perché quando non ci sarà più mia madre non ci sarà più neanche la spesa che lei mi lascia fuori la porta di camera mia.
So che a questo messaggio non risponderà nessuno, perché ho già provato su altri siti. Se qualcuno vuole aiutarmi anche con un consiglio su dove e a chi rivolgermi (non posso uscire né parlare a telefono, così deve essere in rete), lo ringrazio in nome di Dio.
Un giorno una psicoterapeuta mi disse (in assoluta confidenza perciò non posso nominarla) che al giorno d'oggi per le patologie come la mia c'è solo una via d'uscita, il suicidio. Io ho ancora un po' di tempo (fino a che avrò mia madre) per sperare ancora.
Speravo che il sostegno per l'invalidità civile mi desse la possibilità di pagare occasionalmente una persona che sostituisse mia madre e che mi permettesse di chiederle di comprarmi da mangiare e di pagare la corrente, ma ormai da quel lato non credo di avere speranze.
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Sono assolutamente solo.
Raffaele
[#1]
Si cura per i suoi disturbi oppure resta in attesa?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Utente
Mi scusi ma potrebbe indirizzarmi a un'esempio di terapia farmacologica per la schizioidia? All'ASL che frequento non mi hanno saputo dare nessuna risposta. Dicono che possono soltanto tentare di alleviare i sintomi della depressione cronica, in quanto non sono preparati ad affrontare casi di disturbo schizoide, né sanno suggerirmi esperti in materia (ho chiesto anche al primario di un reparto di psichiatria a Napoli, ma lui ha detto di non essere preparato in materia).
[#6]
Utente
Dal suo punto di vista può aver ragione: ma sono dieci anni che prima i miei genitori, poi mia madre mi obbligano a sostenere ogni tipo di terapia, sia psicoterapeutica che farmacologica. Ho fatto uso di antidepressivi, antipsicotici, finanche sonniferi e ansiolitici. Ho provato i farmaci per qualche mese, ma il solo risultato era quello di farmi vivere malissimo nel mio mondo, e di impedire le mie letture. Ogni approccio a un farmaco che interferisce col mio pensiero ha il solo risultato di mettermi a letto per mesi, e farmi passare la voglia di leggere o fissare degli elenchi di letture per la giornata.
Io non credo di essere disturbato: questo è quello che pensa la mia famiglia e il mondo esterno, solo perché non riesco a sopravvivere là fuori. Non ho problemi col mondo, mi basterebbe soltanto un piccolo aiuto per affrontare i rapporti più problematici con la società (quelli più diretti). Che senso ha prendere delle pillole per l'ansia o la depressione, se hanno il solo effetto di farmi dormire a lungo e mangiare fino a scoppiare?
Il tipo di aiuto di cui avrei bisogno è soltanto di tipo assistenziale, e non riesco a capire perché mia madre faccia così fatica per farsi ascoltare. Se anche seguissi qualche tipo di terapia, e poi non avrei i soldi per vivere o nessuno che mi accompagna in centro, che tipo di benefici potrei avere? Sinceramente, le chiedo se qui ci sia anche la possibilità di parlare con qualche medico che ha già trattato casi di grave schizoidia... per poter almeno sapere come sopravvivono quelle persone oggi, quali cure hanno affrontato, che qualità di vita ottengono. C'è la possibilità che su questo sito io possa avere diversi pareri? Grazie per il suo tempo e la sua pazienza.
Io non credo di essere disturbato: questo è quello che pensa la mia famiglia e il mondo esterno, solo perché non riesco a sopravvivere là fuori. Non ho problemi col mondo, mi basterebbe soltanto un piccolo aiuto per affrontare i rapporti più problematici con la società (quelli più diretti). Che senso ha prendere delle pillole per l'ansia o la depressione, se hanno il solo effetto di farmi dormire a lungo e mangiare fino a scoppiare?
Il tipo di aiuto di cui avrei bisogno è soltanto di tipo assistenziale, e non riesco a capire perché mia madre faccia così fatica per farsi ascoltare. Se anche seguissi qualche tipo di terapia, e poi non avrei i soldi per vivere o nessuno che mi accompagna in centro, che tipo di benefici potrei avere? Sinceramente, le chiedo se qui ci sia anche la possibilità di parlare con qualche medico che ha già trattato casi di grave schizoidia... per poter almeno sapere come sopravvivono quelle persone oggi, quali cure hanno affrontato, che qualità di vita ottengono. C'è la possibilità che su questo sito io possa avere diversi pareri? Grazie per il suo tempo e la sua pazienza.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.4k visite dal 27/12/2016.
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