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Salve propongo a tutti questo studio del sito farmacovigilanza e volevo chiedere a voi se è uno studio affidabile. . Uno studio per capire Abbiamo condotto uno studio2 su 12 revisioni sistematiche della letteratura riguardanti i sei antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (citalopram, escitalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina e sertralina) e alcuni nuovi farmaci (mirtazapina, venlafaxina, duloxetina, milnacipran, bupropione e reboxetina) concentrando l’attenzione sul trattamento in acuto (a 8 settimane) della depressione maggiore.3 I dati così ottenuti sono stati poi combinati in una metanalisi con l’obiettivo di valutare l’efficacia e l’accettabilità dei singoli antidepressivi nel confronto tra loro.4 Sono stati quindi inclusi solo trial controllati e randomizzati che confrontavano un farmaco rispetto a un altro. Come misure di esito sono stati utilizzati due parametri di riferimento: per l’efficacia, il numero di pazienti, sul totale dei randomizzati, che dopo 8 settimane di trattamento aveva avuto una riduzione di almeno il 50% del punteggio alla scala di valutazione della depressione; per l’accettabilità invece il numero di pazienti, sul totale dei randomizzati, che abbandonava lo studio precocemente per qualsiasi motivo (anche per problemi di tollerabilità). Tabella 1. Probabilità cumulative di essere tra i primi quattro trattamenti più efficaci Farmaco Efficacia (%) Mirtazapina 24,4 Escitalopram 23,7 Venlafaxina 22,3 Sertralina 20,3 Citalopram 3,4 Milnacipran 2,7 Bupropione 2,0 Duloxetina 0,9 Fluvoxamina 0,7 Paroxetina 0,1 Fluoxetina 0,0 Reboxetina 0,0 La bilancia efficacia-sicurezza Hanno contribuito alla metanalisi finale 117 lavori pubblicati tra il 1991 e il 2007, per un totale di 25.928 soggetti. In termini di efficacia, due inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (escitalopram e sertralina) e due altri antidepressivi (mirtazapina e venlafaxina) si sono dimostrati più efficaci rispetto a duloxetina, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina e reboxetina. Quest’ultima è risultata meno efficace di tutti gli altri 11 farmaci.
In termini di accettabilità, invece, l’escitalopram è risultato meglio tollerato di duloxetina, fluvoxamina, paroxetina, reboxetina e venlafaxina; la sertralina era meglio tollerata di duloxetina, fluvoxamina, paroxetina e reboxetina; e il citalopram era meglio tollerato di fluvoxamina e reboxetina. La reboxetina è risultata peggio tollerata rispetto a molti altri antidepressivi.
Quale farmaco scegliere
Escitalopram e sertralina possono essere la scelta migliore quando si inizia un trattamento per la depressione maggiore (di intensità da moderata a grave), in virtù del più favorevole profilo su entrambi i versanti (efficacia, vedi tabella 1, e accettabilità, vedi tabella 2).
Reboxetina, fluvoxamina, paroxetina e duloxetina, al contrario, hanno mostrato nel complesso un peggior profilo di efficacia e tollerabilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Questo è un sito di consulti medici. La sua non è una domanda su un caso.

Che senso ha poi chiedere se uno studio è affidabile ? Se non si ha idea del senso di questi studi, fatti sostanzialmente per esser letti da addetti ai lavori, è perfettamente inutile farci sopra una discussione che risulta incomprensibile.

Quindi, se non c'è una domanda medica, non ci sono commenti da fare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Ma cosa non ha capito della domanda?
Se vuole gliela spiego.
Si sta chiedendo visto che dovrebbe essere in sostanza ferrato o almeno ci si augura nella sua materia cosa ne pensa di questo studio.
Io sono un medico quindi stia tranquillo che non è per nulla incomprensibile lo studio riportato perlomeno a ME.
Se poi lei non sa rispondere alla domanda eviti di dare degli incompetenti agli utenti che qua chiedono un confronto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente.

Me Lei sa che questo è un sito di consulti medici ? La sua domanda non c'entra niente.
Inoltre è incomprensibile. Visto che è un medico, chiede se una metanalisi è affidabile ?
Mi perdoni ma questo tipo di domanda non farebbe supporre che Lei sia un medico, o comunque che non si intenda di statistica.

Ripeto, ha sbagliato sito per porre la domanda in ogni caso.
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Utente
Utente
Continuo a pensare che non abbia capito lo studio o il senso del mio voler sapere se qualche psichiatra avesse riscontrato nella sua casistica di pazienti e esperienze un certo riscontro con quei dati.
Anzi mi meraviglio che trovi una cosa cosi banale incomprensibile.
Di statistica tolto i vecchi esami universitari non me ne son mai occupato, ma spero di essere valido nel mio campo.
Poi sta anche alla elasticità di una persona nel caso sappia confrontarsi con pazienti e utenti farlo senza ribadire che è un sito di consulti medici e mostrando più cordialità nelle risposte.
Noto una certa supponenza che potrei accettare solo da un luminare della materia o qualche psichiatra di indubbia fama almeno nazionale ma non mi risulta sia questo il caso.

Proporrò il mio quesito a qualcuno che abbia il piacere e la passione nel discuterne.
Saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La cosa si fa sempre più comica. Lei chiede se un ha trovato riscontro dei dati di una metanalisi.

In ogni caso, le ribadisco che lei straparla di rapporto coi pazienti, ma Lei non è qui a fare una domanda medica da paziente, solo a proporre conversazioni in un sito di medici, dove potrebbe benissimo iscriversi come utente e discuterne insieme ai colleghi, se le interessa.

Non utilizzando questo spazio.

Inoltre se ha delle domande da fare che facciano capire cosa vuole sapere potrà anche discuterne, ma con queste domande non c'è niente da rispondere.



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Utente
Utente
La cosa più comica invece secondo me è che lei straparla di metanalisi affermando che non si possano trarre riscontri da questo tipo di ricerche.
La invito a leggere tante nuove pubblicazioni che rivalutano l'importanza anche di questi dati.
Siccome stiamo andando fuori tema, la saluto e cercherò un parere con qualche altro collega più ferrato in questo campo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
" che lei straparla di metanalisi affermando che non si possano trarre riscontri da questo tipo di ricerche."

La cosa si fa sempre più comica, perché nessuno ha affermato questo, ed è stupefacente che possa aver tratto questo dalle mie parole.

Lei ha solo scritto qui per motivi non chiari, senza una domanda da fare, solo per discutere non si sa di cosa. Di quale antidepressivo è migliore ? E tornando indietro dal livello della metanalisi alle "esperienze personali" ?

Certe cose se vuole si possono semplicemente studiare, ci sono corsi ecm, master, tante cose insomma. E anche e non ultima l'iscrizione a un sito fatto apposta per medici.

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Utente
Utente
La cosa veramente comica e stupefacente è che di tutto il discorso e di tutte le risposte e delucidazioni lei non abbia compreso alcun significato e sappia solo ricollegarsi alla parola affidabile del primo messaggio, fraintendendo e asserendouna serie di cose tutte di sua particolare interpretazione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Lei non ha fatto alcun discorso né proposto alcun significato da comprendere.
Ha fatto una domanda priva di senso.
Agli altri che interpellerà ne faccia di migliori.
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Utente
Utente
Gli altri che ho interpellato hanno capito il discorso senza bisogno di domande migliori.
Saluti