Aviofobia intensa
Gent.li Dottori,
sono una ragazza di 33 anni e da 2 anni ho grande difficoltà a prendere l'aereo.
ho viaggiato spesso per l'europa e sono stata anche in america una volta ( avevo solo un pochino di ansia gestibilissima), ma adesso in 2 anni ho preso un solo volo con un grande dispendio di energie e ho evitato di farne altri disdicendo all'ultimo minuto.
il mio medico di base mi aveva consigliato di assumere lexotan in quanto ho una grande ansia anticipatoria con crisi di panico già 2 settimane prima del volo , ma non sono riuscita comunque a volare in quanto questo farmaco mi ha solo aiutata a livello fisico lasciando inalterato il mio pensiero catastrofoco.
Ho letto anche libri e ho fatto 3 mesi di terapia ( non cognitivo comportamentale) ma al momento di prendere l'aereo ho fallito di nuovo.
Non so come uscire da questo circolo vizioso che mette in difficoltà la mia vita matrimoniale ( ho rinunciato al viaggio di nozze per esempio) in quanto mio marito ama viaggiare.
Inoltre piacerebbe molto anche a me visitare posti nuovi, ma non riesco a trovare un strategia adeguata, che mi riporti almeno ad essere come ero prima.
in attesa di un vostro gentile riscontro vi ringrazio anticipatamente.
sono una ragazza di 33 anni e da 2 anni ho grande difficoltà a prendere l'aereo.
ho viaggiato spesso per l'europa e sono stata anche in america una volta ( avevo solo un pochino di ansia gestibilissima), ma adesso in 2 anni ho preso un solo volo con un grande dispendio di energie e ho evitato di farne altri disdicendo all'ultimo minuto.
il mio medico di base mi aveva consigliato di assumere lexotan in quanto ho una grande ansia anticipatoria con crisi di panico già 2 settimane prima del volo , ma non sono riuscita comunque a volare in quanto questo farmaco mi ha solo aiutata a livello fisico lasciando inalterato il mio pensiero catastrofoco.
Ho letto anche libri e ho fatto 3 mesi di terapia ( non cognitivo comportamentale) ma al momento di prendere l'aereo ho fallito di nuovo.
Non so come uscire da questo circolo vizioso che mette in difficoltà la mia vita matrimoniale ( ho rinunciato al viaggio di nozze per esempio) in quanto mio marito ama viaggiare.
Inoltre piacerebbe molto anche a me visitare posti nuovi, ma non riesco a trovare un strategia adeguata, che mi riporti almeno ad essere come ero prima.
in attesa di un vostro gentile riscontro vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente
Perché non è stata impostata una cura specifica per questo tipo di fobie ? Il lexotan ha più a che vedere con il panico che non con i pensieri catastrofici legati agli aerei.
Le terapie comportamentali funzionano, ma ovvio che se la persona non riesce a compiere delle azioni per un meccanismo di blocco completo, la via farmacologica è quella più rapida.
Non si tratta di ansiolitici al bisogno, ma di una cura diversa.
Perché non è stata impostata una cura specifica per questo tipo di fobie ? Il lexotan ha più a che vedere con il panico che non con i pensieri catastrofici legati agli aerei.
Le terapie comportamentali funzionano, ma ovvio che se la persona non riesce a compiere delle azioni per un meccanismo di blocco completo, la via farmacologica è quella più rapida.
Non si tratta di ansiolitici al bisogno, ma di una cura diversa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gent.le Dott. Pacini,
Grazie per la celere risposta. Io ho consultato solo il medico di base e uno psicologo ma oltre alla terapia e il lexotan non mi è stato suggerito niente.
A questo punto mi consiglierebbe di consultare uno psichiatra?
In effetti credo ormai di avere un blocco totale in quanto dopo l'ultimo evitamento non riesco neppure ad immaginare di poter rimettere piede in aereo.
Non riesco a trovare una ragione logica in quanto sono certa della sicurezza del mezzo di trasporto e in quanto non ho ansia in nessun altro ambito della mia vita.
Grazie per la celere risposta. Io ho consultato solo il medico di base e uno psicologo ma oltre alla terapia e il lexotan non mi è stato suggerito niente.
A questo punto mi consiglierebbe di consultare uno psichiatra?
In effetti credo ormai di avere un blocco totale in quanto dopo l'ultimo evitamento non riesco neppure ad immaginare di poter rimettere piede in aereo.
Non riesco a trovare una ragione logica in quanto sono certa della sicurezza del mezzo di trasporto e in quanto non ho ansia in nessun altro ambito della mia vita.
[#3]
Gentile utente,
Lo psicologo comunque non conosce i medicinali, il medico di base evidentemente oltre il farmaco sintomatico o non va o non ritiene di potersi spingere.
Sì, mi sembra logico consultare uno psichiatra.
Lo psicologo comunque non conosce i medicinali, il medico di base evidentemente oltre il farmaco sintomatico o non va o non ritiene di potersi spingere.
Sì, mi sembra logico consultare uno psichiatra.
[#5]
Utente
Gent.li, ho seguito i vostri consigli e ho consultato uno specialista che mi ha prescritto 20 gocce di EN al bisogno e 20 prima di coricarmi a partire da 2 settimane prima di volare.
Credete che sia una terapia adeguata?
Avendo questo disturbo d'ansia solo prima di volare non posso sapere se sarà efficace e temo in un nuovo fallimento.
Grazie mille
Credete che sia una terapia adeguata?
Avendo questo disturbo d'ansia solo prima di volare non posso sapere se sarà efficace e temo in un nuovo fallimento.
Grazie mille
[#6]
Gentile utente,
Questa cura è corretta se non vola spesso, e se, dopo aver fatto il primo volo, la situazione in effetti si sblocca.
Se le fobie sono anche altre, se non è l'unica occasione in cui vorrebbe essere meno ansiosa e più libera, allora si richiede una cura farmacologica diversa, preventiva e curativa.
Questa va bene per obiettivi definiti nel tempo, e non va assunta regolarmente al di fuori di questi momenti, anche perché in questo modo si annullerebbe l'effetto.
Questa cura è corretta se non vola spesso, e se, dopo aver fatto il primo volo, la situazione in effetti si sblocca.
Se le fobie sono anche altre, se non è l'unica occasione in cui vorrebbe essere meno ansiosa e più libera, allora si richiede una cura farmacologica diversa, preventiva e curativa.
Questa va bene per obiettivi definiti nel tempo, e non va assunta regolarmente al di fuori di questi momenti, anche perché in questo modo si annullerebbe l'effetto.
[#11]
Trattasi di un farmaco analogo infatti, soltanto che in questo caso il medico le ha indicato non di prenderlo al momento ma di prepararsi prima.
In ogni caso, non deve preoccuparsi perché se questo tipo di strategia non funziona, esistono altre cure che permettono di ottenere questo risultato.
In ogni caso, non deve preoccuparsi perché se questo tipo di strategia non funziona, esistono altre cure che permettono di ottenere questo risultato.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.7k visite dal 13/12/2016.
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Approfondimento su Ansia
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