Ansia da dieta
Buon giorno,
Ho cominciato da un mese circa (dal 9 novembre) un percorso con una nuova nutrizionista che mi ha ridato speranza, i risultati in un mese si sono visti con sacrifici non eccessivi (eliminato i carboidrati alla sera e ridotto gli snack durante la giornata) e attività fisica in palestra.
Il vero problema è che io riesco a tenermi e non esagerare con gli snack quando c'è qualcuno in casa con me (studio ma non lavoro ancora), quando sono da sola arrivo a delle vere e proprie torture per trattenermi dallo svuotare la cucina. Sto letteralmente arrivando a impazzire
Sono seguita da una psicologa da vari anni, per varie problematiche, ma io ho dei tempi molto lunghi.
Il medico di base mi aveva prescritto delle benzodiazepine per problemi di insonnia, ora ho rispolverato queste benzodiazepine per cercare di frenare la compulsione di cui sopra, ma essendo farmaco resistente la dose minima efficace per esempio di alprazolam è di 1mg. Non posso proseguire a ingerire quantità sempre maggiori di benzodiazepine aggiungendo una dipendenza ad un'altra e non posso andare a congelare fuori casa per ore o tirare testate all'armadio per cercare di mantenere il controllo. La psicologa attualmente ha avuto degli imprevisti problemi personali e quindi è un po' che non la vedo, e comunque con la psicoterapia i problemi non si risolvono in uno schiocco di dita, e io ho bisogno ora di aiuto per non andare fuori di testa per rispettare la dieta. Il medico di base concorda con me sul non aggiungere la dipendenza da benzodiazepine ad un'altra e mi ha fatto un'impegnativa per una visita psichiatrica, che sono riuscita a prenotare solo per il 26 febbraio.
Cari dottori, potete darmi qualche suggerimento (che riferirò al medico di base) su un qualche farmaco da usare come aiuto momentaneo per superare questo momento acuto di difficoltà?
Ho preso negli anni passati come profilassi per l'emicrania degli antiepilettici, SSRI e SNRI con il solo risultato di avere effetti collaterali (forte nausea, vertigini, confusione, sbalzi d'umore e ho fatto pure un incidente d'auto) e stare peggio oltre ad avere l'emicrania invariata, quindi tenderei ad evitare di assumere nuovamente queste categorie di farmaci.
Ho cominciato da un mese circa (dal 9 novembre) un percorso con una nuova nutrizionista che mi ha ridato speranza, i risultati in un mese si sono visti con sacrifici non eccessivi (eliminato i carboidrati alla sera e ridotto gli snack durante la giornata) e attività fisica in palestra.
Il vero problema è che io riesco a tenermi e non esagerare con gli snack quando c'è qualcuno in casa con me (studio ma non lavoro ancora), quando sono da sola arrivo a delle vere e proprie torture per trattenermi dallo svuotare la cucina. Sto letteralmente arrivando a impazzire
Sono seguita da una psicologa da vari anni, per varie problematiche, ma io ho dei tempi molto lunghi.
Il medico di base mi aveva prescritto delle benzodiazepine per problemi di insonnia, ora ho rispolverato queste benzodiazepine per cercare di frenare la compulsione di cui sopra, ma essendo farmaco resistente la dose minima efficace per esempio di alprazolam è di 1mg. Non posso proseguire a ingerire quantità sempre maggiori di benzodiazepine aggiungendo una dipendenza ad un'altra e non posso andare a congelare fuori casa per ore o tirare testate all'armadio per cercare di mantenere il controllo. La psicologa attualmente ha avuto degli imprevisti problemi personali e quindi è un po' che non la vedo, e comunque con la psicoterapia i problemi non si risolvono in uno schiocco di dita, e io ho bisogno ora di aiuto per non andare fuori di testa per rispettare la dieta. Il medico di base concorda con me sul non aggiungere la dipendenza da benzodiazepine ad un'altra e mi ha fatto un'impegnativa per una visita psichiatrica, che sono riuscita a prenotare solo per il 26 febbraio.
Cari dottori, potete darmi qualche suggerimento (che riferirò al medico di base) su un qualche farmaco da usare come aiuto momentaneo per superare questo momento acuto di difficoltà?
Ho preso negli anni passati come profilassi per l'emicrania degli antiepilettici, SSRI e SNRI con il solo risultato di avere effetti collaterali (forte nausea, vertigini, confusione, sbalzi d'umore e ho fatto pure un incidente d'auto) e stare peggio oltre ad avere l'emicrania invariata, quindi tenderei ad evitare di assumere nuovamente queste categorie di farmaci.
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Non è possibile fornire indicazioni su eventuali terapie da introdurre.
Il suo problema ha delle caratteristiche di disturbo del comportamento alimentare per cui ci vorrebbe una presa in carico multidisciplinare e non esclusivamente di questo tipo.
Piuttosto che una visita psichiatrica sarebbe utile una valutazione di un centro specifico per i disturbi alimentari.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il suo problema ha delle caratteristiche di disturbo del comportamento alimentare per cui ci vorrebbe una presa in carico multidisciplinare e non esclusivamente di questo tipo.
Piuttosto che una visita psichiatrica sarebbe utile una valutazione di un centro specifico per i disturbi alimentari.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
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