Forte preoccupazione per un lutto grave.

Buona sera,
vi scrivo per avere un consiglio riguardo il mio compagno. La mia forte preoccupazione nasce dal fatto che ha perso la madre appena quattro giorni fa. In particolare, sono molto preoccupata per la sua strana reazione. So bene che, in questi casi, il dolore è molto forte ed è possibile manifestare comportamenti che, normalmente risulterebbero alquanto strani. Sua madre è andata via in appena un mese, dopo un brutto tumore. Lui l'ha vista molto soffire negli ultimi giorni, prima della morte. L'ha continuamente assistita in ospedale e l'ha assisita nel momento cruciale. La mia preoccupazione nasce dal fatto che, oltre al dolore, in lui vedo strane reazioni al limite della derealizzazione. Ad esempio, mi ha confessato di attenderla ancora tornare, di essere convinto che lei sia ancora in ospedale e che non sia morta. Mi ha detto di essersi convinto di essere stato colpito da una "strana maledizione" a causa della quale la madre sarebbe morta; difatti, qualche mese fa, due ragazzi molto giovani della mia città sono morti e lui aveva seguito la vicenda tramite i social. Adesso che la mamma è stata portata al cimitero, per una strana ironia della sorte, è stata posta proprio nelle vicinanze dei due ragazzi e lui si è convinto che la morte della madre dipenda dal fatto che egli abbia seguito così assiduamente la vicenda dei due e che tutto ciò sia solo un segnale. Manifesta, inoltre, preoccupazioni riguardanti presenze paranormali in casa sua, oltre ad altre preoccupazioni riguardanti una possibile ed imminente morte del padre e della zia. Mi ha inoltre confessato di essere "convinto che l'anima di sua madre sia rimasta in ospedale e non sia tornata a casa con lui"; si danna molto per questo mostrando forti sensi di colpa per averla portata in quel luogo e per non averla lasciata a casa negli ultimi giorni prima della morte. Un'ultima cosa che mi manifesta, è un forte senso di derealizzazione, distacco dalla realtà nonchè la particolare sensazione di vivere in un film. Pensavo di rivolgermi a uno specialista non essendo, ovviamente, in grado di aiutarlo da sola. E' come se le mie parole non gli arrivassero. Vorrei sapere da voi se tutto ciò è normale, considerando il fatto che l'evento è effettivamente accaduto da pochi giorni o se si necessita di un consulto esterno. Chiedo scusa se la mia domanda possa sembrare banale ma mi sento presa da una strana angoscia avendo avuto, in famiglia, uno zio che si è suicidato pochi mesi dopo la morte della madre. Continuo a vivere nella paura che lui possa fare lo stesso. Il mio compagno ha 40 anni ed ha sempre vissuto in casa con lei; presentava una situazione già particolarmente depressa prima dell'accaduto, nonchè un notevole isolamento sociale. Difatti, anche adesso, si confida solo con me e mi sento molto responsabilizzata per questa cosa. Non so davvero cosa fare e vi chiedo un consiglio.
Certa di una vostra pronta risposta, vi invio i miei più cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Discorsi di questo tipo, se sono solo fantasie o pensieri in libertà che uno riferisce sapendo che non sono realistici, possono anche essere comuni, per quanto bizzarri. Discorso diverso è se sono convinzioni, o se la persona si convince di dover capire qualcosa che lega gli eventi, e ha pensieri che non c'entrano nulla col lutto (tipo che moriranno altre persone per colpa sua).

In questo caso è meglio che lo valuti uno specialista.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
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La ringrazio infinitamente per la celere risposta.
Saluti.