Disturbo dell'umore
Gentili medici buonasera.
Mi è stata diagnosticata circa un anno e mezzo fa, a seguito di un lutto, depressione dell'umore accompagnata da presenza di ansia e angoscia. Inizialmente ho intrapreso delle sedute di psicoterapia, ma si sono rivelate poco efficaci; inoltre il tono dell'umore peggiorava sempre più e aumentavano gli stati di angoscia esistenziale. Ho iniziato quindi un percorso farmacologico con Efexor 75 mg e Xanax 1 mg tre volte al dì. Il dosaggio di venlafaxina è stato progressivamente aumentato fino alla dose di 225 mg al giorno, e contemporaneamente è stato gradualmente sospeso l'alprazolam e introdotto Seroquel rp 50 mg mattino e sera. I risultati sono stati molto modesti: l'ansia è migliorata ma l'umore è rimasto molto deflesso. Ho proposto al mio psichiatra la sospensione graduale di Efexor e ho proseguito la terapia con la sola quetiapina aumentata a 200 mg e poi a 400 mg. Visti i risultati di nuovo deludenti e alcuni effetti collaterali (principalmente aumento di peso) è stata concordata la diminuzione e la sospensione anche di Seroquel. Ho proseguito la psicoterapia presso lo psichiatra il quale mi ha anche spiegato che in questi casi l'impiego di farmaci non è così efficace come nelle problematiche a prevalente espressione endogena. E' emersa inoltre una grande difficoltà nell'elaborare questo lutto. Abbiamo comunque concordato da qualche settimana (circa 25 giorni) una nuova cura con Anafranil 75 mg rp due volte al dì (150 mg), remeron 15 mg la sera, e largactil 25 mg tre volte al giorno (75 mg). Attualmente la situazione è migliorata in quasi nulla, sono sempre più sfiduciato e mi pare non ci siano soluzioni per il mio problema. Vi è un crescente pessimismo che si ripercuote un po' in tutte le cose, unito a sensazioni di inquietudine e malinconia.
Considerando tutti i limiti di un consulto a distanza formulato in così poche parole, vorrei, se potete, alcuni consigli per affrontare meglio questa situazione.
Grazie e buon lavoro.
Mi è stata diagnosticata circa un anno e mezzo fa, a seguito di un lutto, depressione dell'umore accompagnata da presenza di ansia e angoscia. Inizialmente ho intrapreso delle sedute di psicoterapia, ma si sono rivelate poco efficaci; inoltre il tono dell'umore peggiorava sempre più e aumentavano gli stati di angoscia esistenziale. Ho iniziato quindi un percorso farmacologico con Efexor 75 mg e Xanax 1 mg tre volte al dì. Il dosaggio di venlafaxina è stato progressivamente aumentato fino alla dose di 225 mg al giorno, e contemporaneamente è stato gradualmente sospeso l'alprazolam e introdotto Seroquel rp 50 mg mattino e sera. I risultati sono stati molto modesti: l'ansia è migliorata ma l'umore è rimasto molto deflesso. Ho proposto al mio psichiatra la sospensione graduale di Efexor e ho proseguito la terapia con la sola quetiapina aumentata a 200 mg e poi a 400 mg. Visti i risultati di nuovo deludenti e alcuni effetti collaterali (principalmente aumento di peso) è stata concordata la diminuzione e la sospensione anche di Seroquel. Ho proseguito la psicoterapia presso lo psichiatra il quale mi ha anche spiegato che in questi casi l'impiego di farmaci non è così efficace come nelle problematiche a prevalente espressione endogena. E' emersa inoltre una grande difficoltà nell'elaborare questo lutto. Abbiamo comunque concordato da qualche settimana (circa 25 giorni) una nuova cura con Anafranil 75 mg rp due volte al dì (150 mg), remeron 15 mg la sera, e largactil 25 mg tre volte al giorno (75 mg). Attualmente la situazione è migliorata in quasi nulla, sono sempre più sfiduciato e mi pare non ci siano soluzioni per il mio problema. Vi è un crescente pessimismo che si ripercuote un po' in tutte le cose, unito a sensazioni di inquietudine e malinconia.
Considerando tutti i limiti di un consulto a distanza formulato in così poche parole, vorrei, se potete, alcuni consigli per affrontare meglio questa situazione.
Grazie e buon lavoro.
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purtroppo non tutte le persone trovano facilmente una terapia adeguata e ci vuole tempo per questo
molto importante è che lei prosegua anche con la psicoterapia
infine è utile cercare anche degli spazi vitatli (amicizie, lavoro, attività di volontariato) con cui costruire o imparare a costruire di nuovo un senso dell'esistenza che, a causa forse della brevità del testo, sembra chiusa solo nella questione farmaci.malattia
il benessere è anche solamente un tramonto a volte
molto importante è che lei prosegua anche con la psicoterapia
infine è utile cercare anche degli spazi vitatli (amicizie, lavoro, attività di volontariato) con cui costruire o imparare a costruire di nuovo un senso dell'esistenza che, a causa forse della brevità del testo, sembra chiusa solo nella questione farmaci.malattia
il benessere è anche solamente un tramonto a volte
Dr. Manlio Converti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 09/12/2016.
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