Sospensione anafranil
Buongiorno, desideravo esporre il mio problema. Mia moglie che ha 35 anni, dopo una cura di anafranil durata circa un anno, a settembre in accordo con il medico che l'ha seguita, ha deciso di eliminare la pillola in modo graduale in prospettiva di avere un figlio. Considerato che la dose massima era di 37,5mg giornalieri, è passata per un mese a solo 25mg e il secondo mese la metà. Lo xanax invece rimane con 0.5mg al giorno.
Già dal primo mese mia moglie accusava vertigini, mal di testa e stati ansiosi. Ma il vero problema è stato quando da circa 12 giorni l'anafranil è stata eliminata del tutto: vertigini, tremori interni, respiro corto, tutti i sintomi collegati all'ansia, tenendo conto che lo xanax continua ancora ad assumerlo.
Ora la mia domanda è questa:
è stato sbagliato il modo in cui si è diminuito il farmaco, considerato che il soggetto in questione è sempre stato un soggetto ansioso, risolvendo al bisogno con lexotan, oppure non era pronta per toglierlo del tutto, anche se dal punto di vista psicologico sta bene, non ha alcun problema ed è convinta di aver fatto la cosa giusta?
Oppure dobbiamo attendere finché il corpo si abitui e se dovesse star proprio male, assumere il lexotan?
Grazie
Già dal primo mese mia moglie accusava vertigini, mal di testa e stati ansiosi. Ma il vero problema è stato quando da circa 12 giorni l'anafranil è stata eliminata del tutto: vertigini, tremori interni, respiro corto, tutti i sintomi collegati all'ansia, tenendo conto che lo xanax continua ancora ad assumerlo.
Ora la mia domanda è questa:
è stato sbagliato il modo in cui si è diminuito il farmaco, considerato che il soggetto in questione è sempre stato un soggetto ansioso, risolvendo al bisogno con lexotan, oppure non era pronta per toglierlo del tutto, anche se dal punto di vista psicologico sta bene, non ha alcun problema ed è convinta di aver fatto la cosa giusta?
Oppure dobbiamo attendere finché il corpo si abitui e se dovesse star proprio male, assumere il lexotan?
Grazie
[#1]
Sua moglie bene non sta e non avrebbe dovuto interrompere la terapia farmacologica. La motivazione non è affatto sufficiente. Torni dallo psichiatra e faccia riprendere la terapia con antidepressivi (anche di diverso tipo, come quelli di nuova generazione) secondo le indicazioni dello psichiatra dal vivo.
Può anche farle iniziare una psicoterapia.
Quando metterà in cinta sua moglie informi lo psichiatra che la segue, anzi lo informi delle intenzioni di avere figli, ma non sospenda la terapia senza un parere dello psichiatra dal vivo per nessuna altra motivazione.
Può anche farle iniziare una psicoterapia.
Quando metterà in cinta sua moglie informi lo psichiatra che la segue, anzi lo informi delle intenzioni di avere figli, ma non sospenda la terapia senza un parere dello psichiatra dal vivo per nessuna altra motivazione.
Dr. Manlio Converti
[#2]
Lo scalaggio è stato fatto in modo regolare.
Alcuni sintomi si presentano alla sospensione e tendono a scomparire dopo qualche settimana senza sequele.
Diverso è il discorso se si tratta di una ricaduta sintomatologica che necessita di una terapia nuovamente per la quale deve rivolgersi allo psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Alcuni sintomi si presentano alla sospensione e tendono a scomparire dopo qualche settimana senza sequele.
Diverso è il discorso se si tratta di una ricaduta sintomatologica che necessita di una terapia nuovamente per la quale deve rivolgersi allo psichiatra.
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https://wa.me/3908251881139
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[#9]
Alcuni dei sintomi non sembrano essere sintomi ansiosi da recrudescenza ma di altro genere.
In ogni caso deve rappresentare la problematica allo psichiatra che può stabilire, in caso di variazioni della condizione precedente, di introdurre una terapia alternativa.
In ogni caso deve rappresentare la problematica allo psichiatra che può stabilire, in caso di variazioni della condizione precedente, di introdurre una terapia alternativa.
[#12]
Utente
Grazie come sempre della sua disponibilità.
Forse non ci crederà ma lo è difficile anche per me, ma lo psichiatra che ha seguito mia moglie dopo un anno di cura, non ci risponde più al telefono.
Dopo aver dato le indicazioni per scalare il farmaco, alla prima richiesta di aiuto dopo 2 mesi, le ha risposto che se vuole può tornare all'anafranil però figli non può averne.
Forse non ci crederà ma lo è difficile anche per me, ma lo psichiatra che ha seguito mia moglie dopo un anno di cura, non ci risponde più al telefono.
Dopo aver dato le indicazioni per scalare il farmaco, alla prima richiesta di aiuto dopo 2 mesi, le ha risposto che se vuole può tornare all'anafranil però figli non può averne.
[#14]
Utente
Buongiorno dottori, desideravo chiedervi un consulto. Mia moglie da quando ha ridotto lo xanax da 0,75 al giorno a 0,50, ha da una settimana degli stati ansiosi, tachicardia, insonnia. Questi sintomi nascono dalla riduzione del farmaco?
Come potrebbe alleviare gli stati l'ansiosi?
Vorremmo avere un bambino e non vorremmo creare problemi.
Cosa potete consigliarci?
Grazie anticipatamente
Come potrebbe alleviare gli stati l'ansiosi?
Vorremmo avere un bambino e non vorremmo creare problemi.
Cosa potete consigliarci?
Grazie anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 8.3k visite dal 09/12/2016.
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