Cosa fare in caso di attacco di panico
[#1]
Gentile utente,
Non è la via giusta. Per bloccare gli attacchi esistono delle cure semplici, solitamente funzionano nell'arco di un mese.
Non ha mai riferito a nessuno questo problema, al suo medico ad esempio ?
Non è la via giusta. Per bloccare gli attacchi esistono delle cure semplici, solitamente funzionano nell'arco di un mese.
Non ha mai riferito a nessuno questo problema, al suo medico ad esempio ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Deve sottoporsi ad una visita psichiatrica per poter stabilire quali terapie possano essere fatte per risolvere questa problematica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Gentile utente,
Non ha ben compreso. Se l'attacco di panico fosse gestibile, non costituirebbe un elemento che condiziona le persone come sta succedendo a Lei (e in generale a chi ne soffre).
Al momento si sta concentrando sulla singola manifestazione (ogni attacco preso a sé, e quando si sviluppa) anziché curare il disturbo. Chi si cura il panico non ha più il problema di cosa fare in caso di attacco di panico, che è il punto a partire dal quale cercare una soluzione.
Non ha ben compreso. Se l'attacco di panico fosse gestibile, non costituirebbe un elemento che condiziona le persone come sta succedendo a Lei (e in generale a chi ne soffre).
Al momento si sta concentrando sulla singola manifestazione (ogni attacco preso a sé, e quando si sviluppa) anziché curare il disturbo. Chi si cura il panico non ha più il problema di cosa fare in caso di attacco di panico, che è il punto a partire dal quale cercare una soluzione.
[#7]
Gentile utente,
Forse non ci siamo capiti allora. Ragiona nei termini di una persona che deve prevenire il panico e le sue conseguenze. Non è un modo costruttivo di ragionare, non ne esce per questa via.
Parla come se ci fossero antidoti contro il singolo attacco, cosa che a questo punto avrebbe già saputo.
Le cure del panico sono farmacologiche, si informi da un medico. Lo psicologo non può indicarle né gestirle.
Forse non ci siamo capiti allora. Ragiona nei termini di una persona che deve prevenire il panico e le sue conseguenze. Non è un modo costruttivo di ragionare, non ne esce per questa via.
Parla come se ci fossero antidoti contro il singolo attacco, cosa che a questo punto avrebbe già saputo.
Le cure del panico sono farmacologiche, si informi da un medico. Lo psicologo non può indicarle né gestirle.
[#9]
Gentile utente,
No, è una domanda che non ha risposta, altrimenti sarebbe la prima a trovarla. Ma chi soffre di panico perde di vista il più semplice dei concetti, perché si fissa di dover far qualcosa contro l'attacco, e finisce per farla una serie di cose, che costituiscono il cosiddetto "evitamento", oppure precauzioni di vario tipo su cosa fare in caso di attacco, che limitano o condizionano la vita, e alla fine portano anch'esse all'evitamento.
La terapia del panico non si fonda su antidoti per bloccare gli attacchi quando vengono. Non funziona così.
No, è una domanda che non ha risposta, altrimenti sarebbe la prima a trovarla. Ma chi soffre di panico perde di vista il più semplice dei concetti, perché si fissa di dover far qualcosa contro l'attacco, e finisce per farla una serie di cose, che costituiscono il cosiddetto "evitamento", oppure precauzioni di vario tipo su cosa fare in caso di attacco, che limitano o condizionano la vita, e alla fine portano anch'esse all'evitamento.
La terapia del panico non si fonda su antidoti per bloccare gli attacchi quando vengono. Non funziona così.
[#13]
Gentile utente,
No, non le ha lette. Quello che le manca è di far curare questo disturbo.
Lei stessa ha menzionato quel che accade: a volte passa, altre volte, se è forte, si finisce per chiamare o far chiamare soccorso.
Questo infatti è ciò che accade.
La terapia del disturbo di panico è un'altra cosa, e non si basa sul trattamento dell'attacco in corso.
No, non le ha lette. Quello che le manca è di far curare questo disturbo.
Lei stessa ha menzionato quel che accade: a volte passa, altre volte, se è forte, si finisce per chiamare o far chiamare soccorso.
Questo infatti è ciò che accade.
La terapia del disturbo di panico è un'altra cosa, e non si basa sul trattamento dell'attacco in corso.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.3k visite dal 27/11/2016.
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