Disturbo bipolare,ricaduta

Cari dottori di Medicitalia,non è la prima volta che vi scrivo.Vi riassumo brevemente la mia storia:nel 2012 ho avuto un episodio maniacale subito curato,al quale è seguito un lungo decorso depressivo.Ho provato i più svariati farmaci ma niente sembrava "tirarmi su",fino a che nel 2015 ho iniziato ad assumere il lamictal 100 mg e l abilify 10 mg,quest'ultimo da me autonomamente interrotto perchè a mio dire mi "tirava giù".Quest'anno a maggio ho avuto una ricaduta disastrosa,per miracolo non ho perso il lavoro ma sono stata malissimo,è iniziata con il pensiero nel quale mia sorella volesse farci del male(a me e mia madre),poi degenerato in instabilità umorale ed emotiva.La cura attuale è brintellix 15 goccie,lamictal 125 mg,5 mg di olanzapina.I pensieri suicidi fino a non poco tempo fa fortissimi si sono molto attenuati,ma permane un senso di apatia e non partecipazione alla vita molto grande.Non mi interessa più niente in pratica,e veramente non riesco ad immaginare come potrò mai andare avanti nella vita in queste condizioni.La domanda è:secondo voi mi devo rassegnare a questo stato di cose o farmacologicamente si può fare di più?Ho letto di persone che di lamictal ne prendono fino a 200 mg.L'olanzapina è necessaria?Mi ha fatto già ingrassare parecchio e mi sembra mi butti giù.So che naturalmente il mezzo informatico comporta grossi limiti,ma vorrei sapere se è veramente come dice il mio psichiatra,cioè che mi debba "rassegnare" a vivere una vita così o se si possa fare qualcosa per migliorare la situazione.Intanto per giovedì prossimo ho prenotato una visita psicologica presso una psicoterapeuta cognitivo- comportamentale.Ringrazio anticipatamente chiunque voglia rispondermi anche solo per darmi un po' di speranza,grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
È possibile che il suo psichiatra abbia valutato i dosaggi dei farmaci sulla base della sintomatologia precedentemente presente ed attuale.

Il viraggio verso la sintomatologia depressiva è comunque possibile in pazienti con un disturbo di questo tipo in quanto potrebbe essere una condizione di eutimia mal sopportata.

Dr. F. S. Ruggiero

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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Pensa che una terapia cognitivo-comportamentale possa aiutarmi nel sopportare questa eutimia,come la definisce lei?
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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Scusate c'è qualcuno che potrebbe rispondermi?sto veramente male avrei bisogno di un aiuto.
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