Borderline...come poter conviverci ?

Gentilissimi Medici, mi scuso innanzitutto per il disturbo e chiedo il Vostro cortese aiuto in quanto mi trovo a vivere una situazione che mi sta emotivamente logorando. Frequento una donna a cui ben 15 anni fa è stato diagnosticato un disturbo Borderline. La cosa non mi ha spaventato e sto continuando a vederla perchè sono innamorato di lei ma i suoi comportamenti "bizzarri" mi stanno mettendo a dura prova. Mi sento incolpato in continuazione di qualcosa che non ho fatto, di falsità ed ipocrisia e la sensazione di vuoto che prova la costringono ogni weekend ad imbottirsi di pastiglie (EN e Felison) e di passare l'intera giornata a letto, per poi svegliarsi in tarda serata ed avvisarmi che sta uscendo...Settimanalmente lavora e conduce in apparenza una vita sana (lavora in biblioteca),guida auto,cura moltissimo il suo aspetto fisico e quant'altro...per poi avere questi sbalzi di umore.
Da altro consulto medico anni fa ricevette la diagnosi di Disturbo Bipolare.Attualmente non assume farmaci se non i suddetti EN e Felison, e altro disturbo che nei momenti di forte stress si autoinduce il vomito perchè vuole perdere peso sempre di piu (attualmente 168 cm per 44 kili, 9 kili persi da luglio fino ad ora...) e si provoca con delle lamette autolesionismo tagliandosi....
La situazione per me è logorante, io faccio di tutto per accontentarla,le sto vicino, non ho pretese (nemmeno intime), ma quando ha questi momenti, fraintende ogni mia parola, mi riattacca il telefono e sto giorni senza sentirla...
Mesi fa mi parlava di convivenza, di un futuro insieme anche perchè non siamo ragazzini (entrambi 45enni).
Non voglio dilungarmi oltre, ma il mio senso di preoccupazione mi portano ad essere impotente nei suoi confronti, e chiedo umanamente un consiglio a voi, su cosa è meglio fare per poterla aiutare e come dover comportarmi con lei.
Grazie infinite per il Vostro aiuto, non so proprio che fare..
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Queste sono domande frequenti. Ma esprimono solo sconforto per situazioni problematiche e fonte di sofferenza per amici, familiari, partners etc.
Non esiste un modo per comportarsi, non sono situazioni che dipendono dal comportamento altrui. Come può constatare i suoi adattamenti sono semplicemente stati quello di non far più niente, alzare le mani, essere a disposizione, ma questa non è un equilibrio, è solo il risultato.

La persona con questa diagnosi può migliorare curandosi. Queste fasi possono anche passare, ma in linea generale è un disturbo che prevede ricadute, o instabilità continua.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dott.Pacini, la ringrazio infinitamente per la sua gentile risposta. Lei mi può quindi confermare che ho davvero a che fare con una persona "malata", e non semplicemente con una donna del carattere "difficile"...Mi perdoni di nuovo ma sono molto ma molto confuso. ..
Grazie e saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Queste due definizioni alla fine quale differenza pratica hanno ?

"carattere difficile" e "persona malata" mi suonano come due modi di dire per indicare una non gestibilità di un rapporto, non perché lo sentenzia qualcuno, ma perché è Lei a descrivere la cosa, almeno ad oggi.

[#4]
Utente
Utente
Proprio non so più che fare....come comportarmi con questa persona ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Forse non ha letto la risposta, se ripete ancora la domanda su come comportarsi.
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