Doc, depersonalizzazione
Salve sono un ragazzo di 22 anni, da febbraio del corrente anno ho sviluppato un problema che è andato peggiorando fino ad arrivare ad oggi. Ho sempre avuto un grande desiderio verso il sesso femminile, mi sono sempre piaciute le donne e non avevo dubbi a riguardo della mia sessualità, gli unici momenti felici della mia vita sono stati nel momento in cui ero fidanzato con una ragazza e l'amavo. Tuttavia sono sempre stato molto timido e insicuro di me, ho sempre avuto molta paura del giudizio degli altri, di non deludere le aspettative e non mi sono mai concesso la possibilità del fallimento. Tutti questi timori mi hanno portato fino all'età di 21 anni a non avere un rapporto sessuale completo con una ragazza, cosa che desideravo ardentemente. Evitavo perchè non volevo fare una brutta figura e tutte le volte invece che ero disposto e sicuro di volerlo fare, inevitabilmente sono stato lasciato prima dell'atto sessuale. Stanco di questa situazione a gennaio di quest'anno ho deciso di reagire, ho conosciuto una ragazza, non mi attraeva più di tanto, ma ormai l'amore a prima vista l'avevo scartato quindi volevo provare a costruirci qualcosa. tuttavia la vedevo infinitamente superiore a me sul piano sessuale, così per non fare una brutta figura e non venire lasciato ho contattato un'altra ragazza che sapevo di piacerle. Ci siamo messi d'accordo che era solo una relazione strettamente sessuale. La sera che la sono andata a prendere, appena è entrata in macchina, ho iniziato a tremare, le gambe non stavano ferme, era puro terrore, in quanto sapevo che non mi attirava minimamente. Tuttavia se pur il corpo mi diceva che non dovevo farlo io mi ci costringevo a farlo, dicevo lo devi fare, lo devi fare. Inutile dire che non sono riuscito a fare niente, non ho raggiunto l'erezione e facendomi masturbare da lei sono arrivato senza raggiungere un erezione. Da li è iniziato il mio calvario, tornato a caso ho iniziato a masturbarmi ossessivamente per raggiungere un erezione ma non ci riuscivo. Allora decisi di riprovare con la prima ragazza, inizialmente non riuscivo, poi con il tempo sono riuscito a raggiungere un erezione, ma non era l'erezione che dicevo io, il glande non si gonfiava e lo sentivo vuoto all'interno per lo più non riuscivo a fare nessuna fantasia sessuale. lei mi disse non pensare a niente senti, tornato a casa distrattamente mi sono toccato e si sono attivate una serie di sensazioni che io ho bloccato erano tipo scosse elettriche che partivano dal pavimento pelvico. Le bloccai perchè già affrontai quelle sensazioni in modo continuativo per due settimane e fu un inferno, quindi decisi, << non prenderla come un ossessione domani mattina ci pensi>>, la mattina mi svegliai in preda all'ansia e li sorse la domanda, non è che sei gay?. Da li in delirio più totale, ero tempestato da pensieri che non erano affatto miei, mi sembrava che stessi impazzendo, sentivo proprio che stavo perdendo il lume della ragione.
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Gentile utente,
Sta avendo delle ossessioni, dei dubbi a destra a e sinistra che dovrebbero portarla ad avere "il controllo" della situazione, ma la mettono in situazioni in parte non desiderate, in parte la costringono a occuparsi di problemi paradossali. E' qui che cerca in tutti i modi di avere rapporti, e si preoccupa di essere gay.
E' mai stato visitato per questi sintomi, questi pensieri, anche di altro tipo, ma con lo stesso carattere ossessionante ?
Sta avendo delle ossessioni, dei dubbi a destra a e sinistra che dovrebbero portarla ad avere "il controllo" della situazione, ma la mettono in situazioni in parte non desiderate, in parte la costringono a occuparsi di problemi paradossali. E' qui che cerca in tutti i modi di avere rapporti, e si preoccupa di essere gay.
E' mai stato visitato per questi sintomi, questi pensieri, anche di altro tipo, ma con lo stesso carattere ossessionante ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Dottore la storia non è finita avevo esaurito il limite dei caratteri, la storia è continuata, ero pervaso dall'ansia 24h su 24, da giugno al 12/10/2016 mi sono ripreso 3 volte scacciando quei pensieri. Ogni volta che mi riprendevo provavo tramite la masturbazione se la mia fantasia si sbloccava e riuscivo a raggiungere l'erezione che dicevo io ed ogni volta la situazione peggiorava, inoltre la ripresa era sempre più flebile. Adesso dopo l'ennesima volta che ho provato e fallito il 12/10/2016 , l'ansia è scomparsa, non la percepisco più. Sono arrivato ad un punto in cui questa mi sembra la realtà, ma sono perplesso, non sto male, ma è una realtà che non mi appartiene, perchè se così fosse, significherebbe che ho vissuto un illusione fino ai 21 anni. La persona che ero ormai non la vedo più. le mie relazioni affettive sono cambiate i miei genitori sono tali, ma non ho i sentimenti di prima, con i miei amici non ho più quel rapporto di prima e nel provarci con le donne il mio cervello mi dice che mi sto prendendo in giro. Tuttavia se pur ho provato ad accettare questa situazione, non trovo pace, scavo nella mia vita cercando qualche elemento di conforto. Sto in cura da una sessuologa, che mi ha detto che ho una bisessualità, intesa come bisogno di stima da uomini e attrazione verso le donne. Poi sono stato da una psichiatra che mi ha detto che ho un <<conflitto di pensiero, con una mia regola interna>> vorrei sapere tanto che cazzo significa. Avevo pensato ad una depersonalizzazione e a un doc omosex e la cosa in parte mi aveva calmato, ma i dottori mi stanno dicendo che non è così ed io continuo a scavare. Mi è stato dato lo xanax e zoloft. Tuttavia se l'ansia non la percepisco lo xanax mi sembra inutile. Ma questa non è la mia vita. vedo le mie vecchie foto e dico come ho fatto a diventare così. ho paura che mi sia causato un trauma tale al cervello che è impossibile tornare indietro.
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"Sto in cura da una sessuologa, che mi ha detto che ho una bisessualità, intesa come bisogno di stima da uomini e attrazione verso le donne"
La bisessualità come bisogno di stima ? Siamo seri, per cortesia.
Ci manca che sia spinto a ragionare sulle sue ossessioni...già induce gli altri a darle delle risposte, figuriamoci se chi gliele dà è un professionista del settore.
Le è stata data una cura con lo zoloft: la assume o no ? e a che dose ?
La bisessualità come bisogno di stima ? Siamo seri, per cortesia.
Ci manca che sia spinto a ragionare sulle sue ossessioni...già induce gli altri a darle delle risposte, figuriamoci se chi gliele dà è un professionista del settore.
Le è stata data una cura con lo zoloft: la assume o no ? e a che dose ?
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Gentile utente,
Questo poteva dirlo subito. Ha ricevuto una cura per il suo disturbo ce ci mette qualche settimana, a dose da aggiustare nel tempo (anche subito, dopo la prima settimana). L'effetto compare in ritardo, non un po' da subito.
Questa cura mi pare adeguata, poi da aggiustare come dose, ma mirata proprio sul tipo di pensieri che sta avendo.
Il discorso sulla bisessualità mi pare strambo (stima ?), e il parlarne come se qualcosa facesse pensare ad una bisessualità (cosa ?), mi pare discutibile, per così dire.
Questo poteva dirlo subito. Ha ricevuto una cura per il suo disturbo ce ci mette qualche settimana, a dose da aggiustare nel tempo (anche subito, dopo la prima settimana). L'effetto compare in ritardo, non un po' da subito.
Questa cura mi pare adeguata, poi da aggiustare come dose, ma mirata proprio sul tipo di pensieri che sta avendo.
Il discorso sulla bisessualità mi pare strambo (stima ?), e il parlarne come se qualcosa facesse pensare ad una bisessualità (cosa ?), mi pare discutibile, per così dire.
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Utente
a bisessualità è stata collegata ad un episodio, quando le ho detto che avevo avuto quelle scosse elettriche per due settimane, mi trovai faccia a faccia con un mio amico e mi venne come l'istinto di chiudere gli occhi ed avvicinarmi, tuttavia mi fermai scossi la tessa e due giorni dopo tornato a casa, la mia fantasia si sbloccò ma c'erano donne non uomini nella mia testa, da sottolineare che ero sotto effetto di cannabis e alcool. Ho capito quindi devo solo pazientare, un'ultima domanda mi scusi. Mi può dire perchè, la mia ansia è scomparsa? O per meglio dire non la percepisco più, e mi sento come se mi fossi costruito una nuova identità?. l. Ed inoltre cosa devo evitare, per non entrare in contrasto con lo zoloft, alcool, nicotina, caffeina e quant'altro ?. Grazie.
[#7]
Gentile utente,
Appunto, e quindi in base a questo si finisce a parlare di bisessualità. No, ci si finisce a parlare perché è la sua ossessione, e scavando per cercare conferme, e temendo di trovarle, alla fine ha trovato questo episodio, che ha esaminato all'inverosimile rendendolo una cosa stranissima al solo scopo di trovarci dentro qualcosa che potesse essere collegato alla sessualità. Ma praticamente tutto questo l'ha fatto Lei nel raccontare l'episodio, come a chiedere "allora sulla base di questo posso essere attratto dagli uomini" ?
E quindi chi la ascolta è portato a dirle alla fine se pensa o meno che Lei sia omosessuale.
Ora, fortunatamente, qualcuno le ha prescritto una cura.
Appunto, e quindi in base a questo si finisce a parlare di bisessualità. No, ci si finisce a parlare perché è la sua ossessione, e scavando per cercare conferme, e temendo di trovarle, alla fine ha trovato questo episodio, che ha esaminato all'inverosimile rendendolo una cosa stranissima al solo scopo di trovarci dentro qualcosa che potesse essere collegato alla sessualità. Ma praticamente tutto questo l'ha fatto Lei nel raccontare l'episodio, come a chiedere "allora sulla base di questo posso essere attratto dagli uomini" ?
E quindi chi la ascolta è portato a dirle alla fine se pensa o meno che Lei sia omosessuale.
Ora, fortunatamente, qualcuno le ha prescritto una cura.
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Gentile utente,
Non si è costruito nessuna identità. Anzi, il rischio è che lo faccia mentalmente, in maniera ovviamente assurda, perché il dubbio la costringe a ipotizzarlo.
"E' normale" che significa ? Non capisco il senso della domanda.
Se è normale perché è qui a riferircelo.
Si faccia visitare, che le cure per queste forme (comuni) di pensiero esistono.
Non si è costruito nessuna identità. Anzi, il rischio è che lo faccia mentalmente, in maniera ovviamente assurda, perché il dubbio la costringe a ipotizzarlo.
"E' normale" che significa ? Non capisco il senso della domanda.
Se è normale perché è qui a riferircelo.
Si faccia visitare, che le cure per queste forme (comuni) di pensiero esistono.
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I recapiti appaiono cliccando sul nome, oppure http://www.psichiatriaedipendenze.it/sedi/
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 8.7k visite dal 19/11/2016.
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