Ricaduta triazolam
Buongiorno ai medici del sito,
Tempo fa avevo scritto un consulto richiedendo un parere sul mio utilizzo quotidiano di Songar in gocce, problema eliminato grazie a una riduzione graduale, sotto controllo dello psichiatra curante, fino all'eliminazione completa del farmaco. Purtroppo ci sto ricadendo, anche se a dosi minori. Assumo da un paio di mesi Songar 12 gocce tutte le sere perché, in assenza del farmaco, non riesco a dormire. Fortunatamente non sto avvertendo particolari effetti collaterali, tuttavia ho recentemente letto sul sito che le benzodiazepine portano a una riduzione delle capacità cognitive, e certo non vorrei che fosse il mio caso. Vi ricordo che, come terapia per depressione bipolare e disturbo ossessivo compulsivo assumo Abilify da 5 mg e Zoloft 200 mg più Tegretol 200 mg. Dal punto di vista della depressione sono decisamentw migliorato, cosi come ho notato una forte riduzione delle manifestazioni ossessive. Tra 2 settimane vedrò lo psichiatra che mi segue privatamente, tuttavia già ci ho parlato per telefono e mi ha consigliato di cominciare a ridurre le gocce una a settimana, come avevo fatto la volta precedente. Quello che vorrei sapere è se anche a questi dosaggi c'è il rischio di danni cognitivi a causa della benzodiazepina. Mi dispiace perché, a parte questo problema di presunta dipendenza, ho un ottimo rapporto con lo psichiatra che mi ha in cura e vi confesso che ho un po di vergogna a presentarmi alla prossima visita consapevole di avere fatto una cosa, assumere Songar, che non avrei dovuto fare. Purtroppo il farmaco mi fu prescritto per l'insonnia persistente dal medico di base, il quale tuttora non ritiene questo dosaggio pericoloso per la salute, mentre ovviamente lo psichiatra mi ha consigliato di calare la dose e smettere. Scusate se mi sono dilungato troppo, ripeto la domanda per chiarezza: vi è, per questo tempo e questo dosaggio, il rischio concreto di danni alle funzioni cognitive? Ovviamente non assumo altre sostanze psicoattive, a parte la terapia che vi ho detto.
Grazie mille a chi vorrà rispondere
Tempo fa avevo scritto un consulto richiedendo un parere sul mio utilizzo quotidiano di Songar in gocce, problema eliminato grazie a una riduzione graduale, sotto controllo dello psichiatra curante, fino all'eliminazione completa del farmaco. Purtroppo ci sto ricadendo, anche se a dosi minori. Assumo da un paio di mesi Songar 12 gocce tutte le sere perché, in assenza del farmaco, non riesco a dormire. Fortunatamente non sto avvertendo particolari effetti collaterali, tuttavia ho recentemente letto sul sito che le benzodiazepine portano a una riduzione delle capacità cognitive, e certo non vorrei che fosse il mio caso. Vi ricordo che, come terapia per depressione bipolare e disturbo ossessivo compulsivo assumo Abilify da 5 mg e Zoloft 200 mg più Tegretol 200 mg. Dal punto di vista della depressione sono decisamentw migliorato, cosi come ho notato una forte riduzione delle manifestazioni ossessive. Tra 2 settimane vedrò lo psichiatra che mi segue privatamente, tuttavia già ci ho parlato per telefono e mi ha consigliato di cominciare a ridurre le gocce una a settimana, come avevo fatto la volta precedente. Quello che vorrei sapere è se anche a questi dosaggi c'è il rischio di danni cognitivi a causa della benzodiazepina. Mi dispiace perché, a parte questo problema di presunta dipendenza, ho un ottimo rapporto con lo psichiatra che mi ha in cura e vi confesso che ho un po di vergogna a presentarmi alla prossima visita consapevole di avere fatto una cosa, assumere Songar, che non avrei dovuto fare. Purtroppo il farmaco mi fu prescritto per l'insonnia persistente dal medico di base, il quale tuttora non ritiene questo dosaggio pericoloso per la salute, mentre ovviamente lo psichiatra mi ha consigliato di calare la dose e smettere. Scusate se mi sono dilungato troppo, ripeto la domanda per chiarezza: vi è, per questo tempo e questo dosaggio, il rischio concreto di danni alle funzioni cognitive? Ovviamente non assumo altre sostanze psicoattive, a parte la terapia che vi ho detto.
Grazie mille a chi vorrà rispondere
[#1]
Gentile utente,
La questione è un'altra, e cioè il fatto che si lega ad un medicinale che non mantiene il sonno a lungo termine, semplicemente induce una situazione in cui ha difficoltà a non prenderlo.
La semplice sospensione del songar non ha funzionato, tutto qui. Il suo psichiatra prenderà decisioni di conseguenza.
La questione è un'altra, e cioè il fatto che si lega ad un medicinale che non mantiene il sonno a lungo termine, semplicemente induce una situazione in cui ha difficoltà a non prenderlo.
La semplice sospensione del songar non ha funzionato, tutto qui. Il suo psichiatra prenderà decisioni di conseguenza.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno dottor Pacini,
Inanzitutto la ringrazio per la rapidità della risposta e la chiarezza. Inoltre, mi sembra che, spostando il focus della mia domanda, tenda ad escludere il rischio di danni alle funzionalità celebrali(memoria, intelligenza) per suggerire una revisione della terapia alla luce della mia persistente insonnia. Non è piacevole essere dipendente da un farmaco per una cosa naturale come dormire, inoltre lei su questo sito ha pubblicato un articolo che ben fa capire i rischi, oltre agli usi corretti, di farmaci come Songar, benzodiazepina a breve emivita e quindi ancora più a rischio. Mi sembra quindi di poter stare tranquillo, ovviamente in attesa della nuova visita, e di questo la ringrazio.
Buona giornata
Inanzitutto la ringrazio per la rapidità della risposta e la chiarezza. Inoltre, mi sembra che, spostando il focus della mia domanda, tenda ad escludere il rischio di danni alle funzionalità celebrali(memoria, intelligenza) per suggerire una revisione della terapia alla luce della mia persistente insonnia. Non è piacevole essere dipendente da un farmaco per una cosa naturale come dormire, inoltre lei su questo sito ha pubblicato un articolo che ben fa capire i rischi, oltre agli usi corretti, di farmaci come Songar, benzodiazepina a breve emivita e quindi ancora più a rischio. Mi sembra quindi di poter stare tranquillo, ovviamente in attesa della nuova visita, e di questo la ringrazio.
Buona giornata
[#3]
Gentile utente,
Non tendo ad escludere, salto a piè pari la cosa perché la questione è un'altra. L'uso del sonnifero risponde a esigenze di natura varia, in alcuni casi semplicemente un rapporto con il sonno che non è più automatico, e prima del sonno viene il sonnifero, dopo di che si instaura anche la difficoltà a toglierlo, ma perché l'astinenza ricalca lo stesso tipo di ansia o agitazione che il sonnifero inizialmente fa calare.
Non tendo ad escludere, salto a piè pari la cosa perché la questione è un'altra. L'uso del sonnifero risponde a esigenze di natura varia, in alcuni casi semplicemente un rapporto con il sonno che non è più automatico, e prima del sonno viene il sonnifero, dopo di che si instaura anche la difficoltà a toglierlo, ma perché l'astinenza ricalca lo stesso tipo di ansia o agitazione che il sonnifero inizialmente fa calare.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.8k visite dal 17/11/2016.
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Approfondimento su Insonnia
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