Ansia, stress e spossatezza infinita

Salve, mi congratulo con tutti voi dato l'ottimo lavoro svolto! Grandi tutti! :)

Premetto che sono un paziente diabetico (tipo 1) da 4 anni. Nel corso della vita ho sempre avuto situazioni di normale depressione, dai quali ne sono sempre uscito senza l'uso di nessun farmaco. Situazioni innescate e nate dall'uso di cannabis, che da un giorno all'altro ha iniziato a provocarmi sensazioni spiacevoli (forte ansia, sensazioni di morte..), e della quale ho smesso di farne uso da ormai una decina di anni. Da un paio di anni a questa parte però (forse 3), si sono iniziati a manifestare sintomi riconducibili a stress ed ansia. Dapprima erano situazioni puntiformi, confusione momentanea, sensazione di agitazione estrema senza motivo. Nell'ultimo anno sto invece combattendo con una situazione che mi infastidisce, e non poco. Le crisi di panico puntuali dapprima hanno cominciato ad intensificarsi in quantità, con la comparsa di sensazione di "cattiva digestione", pesantezza allo stomaco, irritabilità. Il medico mi preacrisse all'inizio un integratore, dato che gli avevo spiegato che la situazione a lavoro era complessa e che stavo anche affrontando la fine di un rapporto amoroso importante. Successivamente mi preacrisse Valpinax, per la questione digestiva. Diciamo che rispetto ad un anno fa, non ho più molte crisi di ansia puntuali così forti, ma continua a permanere in me un senso di agitazione. Inoltre, sono costretto a prendere il val.bia.pas prima di dormire (40 gocce), altrimenti mi sveglio con dolori al collo insopportabili! Ultimamente il mio medico mi ha prescritto Alprazolam 8/10 gocce al risveglio e dopo pranzo.. Io ho deciso di seguire il bugiardino, ed iniziare con 8 gocce prima di dormire. Diciamo che a volte le giornate vanno ni, a volte proprio no! Mi sento sempre stanco, quasi come se avessi la febbre (ed a volte ho proprio una febbricola di 37, 37.4) ho una sonnolenza estrema che mi porta in uno stato di poca lucidità (che varia nel tempo, a volte di più, a volte di meno): mi sento più lento, meno brillante, dimentico le cose.. Nonostante il val.bia.pas, sento di dormire male, mi sveglio che ho sonno. Ho una sensazione di vista alterata, mi pare di essere più sensibile alla luce, e di vederci di meno in generale. Sensazione di compressione alla gola ed alla testa (compressione e calore). Ultimate la mia voglia sensuale è diminuita parecchio. Mi sento sempre neutrale, come se fossi privo di emozioni, e fisicamente mi sento come malato, privo di forze. Il medico mi ha consigliato la meditazione (che faccio tutte le mattine) e ha sconsigliato di andare dallo psicologo dell ASL perché per patologie così è praticamente impossibile che me lo diano. Io non so che fare, sono per mia natura ipocondriaco, e per di più la ipoglicemie sono molto simili agli attacchi di panico e spesso non li distinguo. Non so se è una carenza di qualcosa che mi rende così stanco, (l'emocoromo recente è ok) e quindi mi abbatte anche moralmente. Non so più che fare!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Alla ASL ci sono anche medici, non psicologi, come ce ne sono nel privato. Comunque, non dovrebbe essere un quadro difficile da trattare. Il fatto che si sia innescato con la cannabis non modifica di molto le cure, alla fine funzionano le stesse che nelle sindromi a esordio spontaneo.

L'alprazolam dà un beneficio momentaneo e parziale, non è un farmaco fondamentale.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Salve dottore. Il fatto è che io ho espressamente richiesto al mio medico di essere seguito da uno specialista, ma mi è stato risposto che sarei dovuto passare come primo step per una visita psichiatrica, e difficilmente sarei stato ritenuto idoneo a ricevere cure da parte di uno psicologo pubblico perchè i fondi sono pochi, i medici altrettanti e la mia patologia non è preoccupante. Al tempo stesso non mi è stata fornita nessuna alternativa valida, e, se da un lato la mia vita di tutti i giorni ha perso davvero di qualità, dall'altro ho paura che la situazione si possa aggravare, e questo peggiora lo stato ansioso. Purtroppo non posso permettermi delle cure private.. ed oltretutto non ha senso pagare per una sanità pubblica e poi doversi sempre rivolgere ai privati. Comunque, burocrazia a parte, come mi consiglia di muovermi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Non mi risulta che le cose stiano così Anche nel pubblico si paga un ticket, per la psichiatria ambulatoriale di fondi non ne servono di particolari, a parte i medici che visitino.

. Però non ho capito: chi ha stabilito che debba fare una cura psicologica. E' tutto da vedere, infatti il medico le ha detto di sentire uno psichiatra, che poi le dirà cosa deve fare, non è detto che debba vedere uno psicologo.
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Utente
Utente
È stato il mio medico di base a fare queste supposizioni. Io ho insistito più volte per avere una prescrizione per un consulto psichiatrico/psicologico. È vero che si paga un ticket, giustamente, ma i costi sono comunque più bassi rispetto al rivolgersi ad uno psicologo/psichiatra privato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Appunto, e poi si fa presto a scoprirlo: chiama la asl e sente come si fa per prendere appuntamento, quali sono i tempi, i costi etc.
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