22 anni e da circa quattro anni soffro d'ansia

Salve, sono una studentessa di 22 anni e da circa quattro anni soffro d'ansia.
Col passare degli anni i sintomi caratteristici del disturbo d'ansia sono aumentati sia di intensità che di frequenza temporale. Ho sempre cercato di controllare l'ansia autonomamente, rifiutando di esternare le mie problematiche alle persone più intime e di conseguenza rifiutando qualsiasi terapia farmacologica e psicologica. Purtroppo la situazione è precipitata un anno fa, l'ansia ha reso totalmente invalidante la mia vita, non riesco più a guidare la macchina, uscire di casa per me significa scalare una montagna insormontabile, non riesco a stare sola persino tra le mura di casa. L'insieme di queste situazioni mi hanno reso un'altra persona, non sono più la stessa. Tengo a specificare che non mi sembra di aver vissuto eventi o traumi gravi che possano giustificare tale disturbo.
Da circa un mese mi sono rivolta ad una psicologa, la quale nel corso di una seduta mi ha sottoposto al test MMPI e i risultati sono stati poco incoraggianti: Disturbo d'ansia generalizzata, ipocondria e depressione oltre i livelli considerati normali. Analizzati i risultati la psicologa mi riferisce l'impossibilità di curare il mio disturbo con la sola psicoterapia e mi propone una terapia integrata con la terapia farmacologica. Prontamente mi metto n contatto con il CSM e prendo l'appuntamento con lo psichiatra. Quest'ultimo dopo una seduta di circa un'ora e dopo aver analizzato attentamente le mie problematiche, mi prescrive la seguente terapia farmacologica: Tavor, 7 gocce la mattina e 7 la sera e Daparox gocce da 7 a 20 seguendo una scaletta che aumenta le gocce ogni quattro giorni.
Tuttavia ho sentito un altro parere professionale che mi ha messo in uno stato di forte preoccupazione poiché mi è stato detto che il farmaco Daparox ha due controindicazioni serie ovvero l'aumento di peso ( per me molto preoccupante) e soprattutto la dipendenza eccessiva che può creare.
il problema della dipendenza mi agita molto,non vorrei rimanere intrappolata con i farmaci per lungo tempo. La psichiatra che mi ha esposto in modo preoccupante tali controindicazioni mi ha riferito della presenza in commercio di farmaci con lo stesso principio attivo ma più leggere e con conseguenze più lievi.
Vorrei chiederVi un parere professionale riguardo al farmaco e un consiglio su come agire.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Il secondo psichiatra le ha dato una prescrizione o si è limitato a criticare la paroxetina?

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Non mi ha ancora prescritto alcun farmaco, abbiamo stabilito un incontro tra pochi giorni e sarà allora che eventualmente me lo prescriverà. Il problema è che io mi trovo a un bivio, ognuno ha un suo parere e io non essendo specialista non so a chi affidarmi.
Grazie per la risposta
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Quando si sentono più pareri si incorre in questa problematica soprattutto se si scelgono psichiatri di due "opponenti" fazioni (utilizzatori di farmaci o meno).

Ritengo che piuttosto che rimandare gli appuntamenti, probabilmente a pagamento, doveva uscire in prima visita con una prescrizione appropriata.

La situazione attuale ha solo ritardato la sua possibilità di cura.
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Utente
Utente
La nuova terapia proposta prevede l'assunzione della modalina e del gabapentin. Questa terapia mi è stata proposta da uno psichiatra amico di famiglia, quindi gratuitamente.
Al momento vorrei seguire questa terapia anche se, essendo farmaci non specifici per la cura del disturbo d'ansia, sono molto dubbiosa circa il loro effetto.
La ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
L'indicazione di questi farmaci per i suoi disturbi è piuttosto scarsa.

Anche sentire gli "amici di famiglia" gratuitamente è un'altra modalità per sentire più pareri non condivisibile.
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