Il mio ragazzo, come se fossi anestetizzata
Buonasera, sono una ragazza di 21anni ed è da 2settimane che uso il Cipralex...soffro di attacchi d'ansia/panico e un pò di depressione...Il medicinale non mi ha dato grandi effetti collaterali.Per lo meno all'inizio,infatti avvertivo mal di testa e nausea, il dottore diceva che il corpo si deve abituare all'assunzione di questo farmaco e così è stato infatti adesso non ho più questi sintomi così accentuati, giusto un pò di nausea ogni tanto, e poi, vedo un certo miglioramento soprattutto nell'umore...sono più serena!Il problema però, nasce 3/4gg fà quando ho capito di non provare più piacere quando faccio l'amore con il mio ragazzo, come se fossi anestetizzata e faccio anche molta difficolta a raggiugere l'orgasmo, tanto che mi innervosisco e lascio stare...Sono sicura che è un effetto collaterale del farmaco perchè non ho mai avuto questi problemi con lui, soprattutto perchè sono molto innamorata di lui, provo molta attrazione fisica e tutto questo è corrisposto...Quello che vi voglio chiedere è se secondo voi conviene sospendere la cura, ma provando con un altro farmaco(non voglio sospenderlo del tutto perchè sto iniziando a respirare e a sentirmi meglio poco alla volta anche se il mosaggio è molto basso=5gocce), oppure portare pazienza e anche questo effetto collaterale come la nausea passerà?
Chiedo gentilmente di rispondere a questo mio quesito, sono abbastanza preoccupata, ringrazio in anticipo...
Cordialmente
Chiedo gentilmente di rispondere a questo mio quesito, sono abbastanza preoccupata, ringrazio in anticipo...
Cordialmente
[#1]
Gentile utente,
la collateralità sessuale da psicofarmaci è decisamente nota e talvolta importante nel bilancio generale.
Credo anche io che la sua difficoltà possa essere legata all'antidepressivo: tenga conto che la valutazione beneficio/effetti collaterali di ogni antidepressivo deve necessariamente essere indagata con il medico prescrittore che concorda con il paziente la strategia di intervento migliore.
A titolo informativo le posso assicurare che esistono procedure volte a superare o a mitigare la collateralità sessuale (riduzione della dose, cambio di molecola, aggiunta di "antidoti", ecc.), ma che vanno contestualizzate caso per caso.
Cordialmente
la collateralità sessuale da psicofarmaci è decisamente nota e talvolta importante nel bilancio generale.
Credo anche io che la sua difficoltà possa essere legata all'antidepressivo: tenga conto che la valutazione beneficio/effetti collaterali di ogni antidepressivo deve necessariamente essere indagata con il medico prescrittore che concorda con il paziente la strategia di intervento migliore.
A titolo informativo le posso assicurare che esistono procedure volte a superare o a mitigare la collateralità sessuale (riduzione della dose, cambio di molecola, aggiunta di "antidoti", ecc.), ma che vanno contestualizzate caso per caso.
Cordialmente
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www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Utente
La ringrazio per aver risposto prontamente alla mia domanda... la mia paura è cambiare farmaco più che altro perchè mi faccio spaventare molto dagli effetti collaterali, ho paura di diventare dipendente da questo medicinale... e adesso iniviando con il Cipralex e notando un miglioramento del mio malessere ero molto contenta e cambiare mi spaventa...
[#3]
Gentile utente,
la scelta spetta a lei. solo lei può decidere se è più importante il miglioramento clinico che sta ottenendo oppure ritornare quanto prima al piacere sessuale antecedente la terapia. Sappia che tale effetto potrebbe scomparire nel giro di qualche settimana oppure perdurare per tutta la durata del trattamento; potrebbe altresì essere presente con altre molecole poichè si tratta di un effetto collaterale comune a tutta la classe farmacologica, anche se con modalità diverse. Si consulti con il suo medico e poi decida se cambiare o meno.
cordiali saluti
la scelta spetta a lei. solo lei può decidere se è più importante il miglioramento clinico che sta ottenendo oppure ritornare quanto prima al piacere sessuale antecedente la terapia. Sappia che tale effetto potrebbe scomparire nel giro di qualche settimana oppure perdurare per tutta la durata del trattamento; potrebbe altresì essere presente con altre molecole poichè si tratta di un effetto collaterale comune a tutta la classe farmacologica, anche se con modalità diverse. Si consulti con il suo medico e poi decida se cambiare o meno.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Assolutamente no. completato il ciclo di terapia i farmaci possono essere scalati e sospesi mantenendo il benessere raggiunto, fermo restando la possibiità di ricadute che, seppur minimizzata dalla terapia, è sempre presente.
cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.7k visite dal 07/11/2008.
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