Ansia generalizzata zoloft

Buongiorno Dottori,
Nel 2007 ho iniziato una terapia con zoloft 100 mg con diagnosi di disturbo d'ansia generalizzata in concomitanza di un grave incidente stradale. Ho seguito inoltre due differenti psicoterapie (una cognitivo comportamentale e una dinamica per un totale di quasi 5 anni!!!!). Finché assumo il farmaco sto decisamente bene. Ogni qualvolta (fin'ora tre) decido con il mio psichiatra di diminuire ricompare una ricaduta. Fra il resto sono laureata in neuroscienze e mi sto specializzando in psicoterapia, conosco quindi molto bene l'argomento... ma purtroppo quando to tocca da vicino non è facile. Questo motivo mi fa sentire talvolta ancora più "scarsa" se possibile. Nell'ultimo anno ho cominciato una graduale diminuizione (da circa 10 mesi assumo 50mg). Da qualche settimana purtroppo torno a non essere in forma (non in modo grave) in particolare soffro di depersonalizzazione e forte ansia anche somatizzata. Ci terrei ad alleggerire/terminare la cura visto il duro e impegnato lavoro effettuato su me stessa e il desiderio di una futura gravidanza. Cosa suggerireste? Tengo duro e provo a superare questa fase o mi consigliereste di riprendere la terapia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Che tipo di laurea è, in neuroscienze (non è in medicina quindi, è un'altra cosa ?).

Se ha una malattia che richiede una terapia stabile, perché provare ripetutamente a sospenderla attendendo le ricadute ? Così produce semplicemente ricadute, il che può poi peggiorare la resa a lungo termine della cura, perché la cura sta lì per evitare che la ricaduta rimetta il suo "timbro" sul cervello.

Mi stupisce il discorso sul lavoro fatto su se stessi etc... Sembra quasi che la psicoterapia debba servire ad andare avanti senza medicine o roba del genere...se è questa l'idea è infondata.
Il lavoro su se stesso lo fa lo zoloft a 100 mg, e poi forse il suo cervello riconfigurato durante la cura con lo zoloft a 100 mg.
In realtà il "lavoro" che sente di fare potrebbe essere un sintomo del benessere che risulta dalla cura.

Per quando riguarda la gravidanza, per quale motivo non dovrebbe essere compatibile con lo zoloft ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
Grazie per la celere risposta. La laurea in neuroscienze è una specifico corso della laurea magistrale in psicologia. Sono dunque psicologa specializzanda in psicoterapia.
Per quanto riguarda l'interruzione, dopo molti anni pensavo di essere pronta a provare tutto qui. La psicoterapia pensavo mi permettesse di utilizzare strumenti che mi aiutassero nella difficoltà, ma purtroppo non sempre accade.
Per quanto riguarda la gravidanza devo ammettere di essere stata terrorizzata dalla mia ginecologa che definirei molto "New age" e forse dunque non adatta a me.
I suoi suggerimenti sono logici ma come bene sa lo stigma sociale ( e devo ammettere anche personale su me stessa! ) è forte e talvolta si rischia di farsi prendere dalla teorie ingenue.
Grazie, ricontattero' il mio specialista per discutere la ripresa della terapia.
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Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
Scusi dottor Pacini ma rileggendo non mi è chiaro....dunque quale sarebbe secondo la sua visione la funzione della psicoterapia?
Altra cosa....il mio forte desiderio di completare la terapia dipende dal mio sentirmi, forse è colpevole anche la giovane età, un terapeuta valido.
Consigli?

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Pronti a provare si è più o meno sempre quando si sta decentemente, ma che abbia senso provare è un altro discorso, perché c'è una prognosi.

Il ruolo della psicoterapia: dipende di che tipo e su che disturbo. In questo caso non ho idea, ma sicuramente in generale lo scopo della psicoterapia non è quello di facilitare la dismissione delle medicine. Spesso anzi, i meccanismi su cui lavora la medicina sono facilitati dalle medicine.

Detto questo, sulla gravidanza ci sono dati e recapiti per poter sapere le cose in anticipo (800883300), da aggiornare poi nel momento in cui si pone il problema.

Il fatto di poter essere un terapeuta valido non ha a che vedere con i disturbi di cui soffre, nel momento in cui sono compensati e le consentono di funzionare adeguatamente. Varrebbe per qualsiasi professione.
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Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
La ringrazio nuovamente.
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