Dubbi e paure riguardo alcuni antidepressivi.
Buona sera gentili dottori,
cerco di raccontare brevemente la mia storia, sono un ragazzo di 29 anni, da quando ne ho 19 faccio uso di antidepressivi, ho smesso e ricominciato più, tentando con farmaci diversi, all'età di 24 anni inizia il Cymbalta, lo presi per 4 anni, smesso esattamente un anno fa, purtroppo pochi mesi dopo la dismissione mi sentivo di nuovo ripiombare in somatizzazioni ansiose che non avevo mai più provato, nel frattempo mi innamorai di una ragazza, un sentimento davvero molto forte che però mi ha remato contro scatenandomi ancora piu ansie, insicurezze, irrequietezza e facendo peggiorare il profilo psicologico, fino a che il rapporto si è concluso, ero diventato troppo ossessivo e geloso, nonostante in realtà non ne me ne fosse mai stato dato motivo. La relazione è finita 2 mesi fa, per me è stato ed è un lutto atroce, dormo 3 ore a notte da due mesi, l'angoscia mi tiene sveglio e il respiro è sempre affannoso, ora vi scrivo perché è come fossi arrivato al limite di sopportazione e di accumulo di dolore, trasformato in depressione ma soprattutto ansia e panico, talmente forti che non sono più in grado di controllarli appena esco di casa, ho perso 6 chili ed ho spesso male al petto, quando l'ansia e il panico si mescolano cosi fortemente arrivo a 200 battiti al minuto, ci metto ore per calarmi, nonostante prenda Prazene 10mg da un mese, oltretutto prima di prenderlo non stavo cosi male, non capisco se sia peggiorata la mia situazione o se sia stal'ansiolitico a farmi stare cosi. Potrebbe essere? Ora il medico mi dice di continuare con il prazene comunque e di prendere transene 5gm in fasi acute. Oltre a questo devo purtroppo accettare di ricominciare un anti depressivo, perchè unito a tutto ciò il mio pensiero è diventato ossessivo, penso continuamente a questa persona, vivo il tutto come un vero lutto. Sono esausto. Mi è stato proposto dal medico di scegliere tra Paroxetina o Escitalopram. Secondo voi quale tr questi due farmaci sarebbe più opportuno prendere? Io avrei ripreso Cymbalta ma mi dice che in questa condizione avrebbe un attivazione che non riuscirei a reggere. Per favore datemi una mano a chiarirmi perchè mi sento in gabbia, non so come uscirne, cosi male non posso più stare.
Grazie
cerco di raccontare brevemente la mia storia, sono un ragazzo di 29 anni, da quando ne ho 19 faccio uso di antidepressivi, ho smesso e ricominciato più, tentando con farmaci diversi, all'età di 24 anni inizia il Cymbalta, lo presi per 4 anni, smesso esattamente un anno fa, purtroppo pochi mesi dopo la dismissione mi sentivo di nuovo ripiombare in somatizzazioni ansiose che non avevo mai più provato, nel frattempo mi innamorai di una ragazza, un sentimento davvero molto forte che però mi ha remato contro scatenandomi ancora piu ansie, insicurezze, irrequietezza e facendo peggiorare il profilo psicologico, fino a che il rapporto si è concluso, ero diventato troppo ossessivo e geloso, nonostante in realtà non ne me ne fosse mai stato dato motivo. La relazione è finita 2 mesi fa, per me è stato ed è un lutto atroce, dormo 3 ore a notte da due mesi, l'angoscia mi tiene sveglio e il respiro è sempre affannoso, ora vi scrivo perché è come fossi arrivato al limite di sopportazione e di accumulo di dolore, trasformato in depressione ma soprattutto ansia e panico, talmente forti che non sono più in grado di controllarli appena esco di casa, ho perso 6 chili ed ho spesso male al petto, quando l'ansia e il panico si mescolano cosi fortemente arrivo a 200 battiti al minuto, ci metto ore per calarmi, nonostante prenda Prazene 10mg da un mese, oltretutto prima di prenderlo non stavo cosi male, non capisco se sia peggiorata la mia situazione o se sia stal'ansiolitico a farmi stare cosi. Potrebbe essere? Ora il medico mi dice di continuare con il prazene comunque e di prendere transene 5gm in fasi acute. Oltre a questo devo purtroppo accettare di ricominciare un anti depressivo, perchè unito a tutto ciò il mio pensiero è diventato ossessivo, penso continuamente a questa persona, vivo il tutto come un vero lutto. Sono esausto. Mi è stato proposto dal medico di scegliere tra Paroxetina o Escitalopram. Secondo voi quale tr questi due farmaci sarebbe più opportuno prendere? Io avrei ripreso Cymbalta ma mi dice che in questa condizione avrebbe un attivazione che non riuscirei a reggere. Per favore datemi una mano a chiarirmi perchè mi sento in gabbia, non so come uscirne, cosi male non posso più stare.
Grazie
[#1]
Non può essere data la scelta al paziente sull'uso di un farmaco piuttosto che un altro.
La scelta dello specialista deve essere decisa e deve prendere in considerazione la sintomatologia lamentata.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La scelta dello specialista deve essere decisa e deve prendere in considerazione la sintomatologia lamentata.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Quando si manifestano situazioni di disagio cosi importanti bisogna sempre rivolgersi allo specialista. L'autocura è pericolosa e inefficace.
Il problemi emotivi ed esistenziali però non possono essere risolti soltanto col la terapia farmacologica, anche quando indispensabile, ma con un trattamento psicoterapeutico psicoanalitico.
Il problemi emotivi ed esistenziali però non possono essere risolti soltanto col la terapia farmacologica, anche quando indispensabile, ma con un trattamento psicoterapeutico psicoanalitico.
Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.
Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo
[#3]
Utente
questo è accaduto perchè tre mesi fa iniziai Paroxetina, ma la smisi dopo due settimane perchè notai subito disfunzioni sessuali totali. Ci misi un mese e mezzo per avere un erezione decente e che se ne andasse quella terribile sensazione di anestesia genitale. Solo che ora non reggo piu, speravo di farcela senza antidepressivo. E la situazione è degenerata prendendo prazene e transene, non riesco praticamente mai a calmarmi, come è possibile questo? Possono due farmaci ansiolitici avere un effetto paradosso e fare tutto il contrario di ciò che dovrebbero andare a lenire? Grazie
[#4]
Utente
Scusi dr. Lucattini non avevo letto la sua risposta. Ad ogni modo io sto seguendo anche una psicoanalisi, ma sono in uno stato di angoscia perenne per cui mi viene difficile andare al bar la mattina a fare colazione, persino in casa da solo fatico. La mia domanda principale era se il peggioramento cosi repentino, in due settimane, possa essere dovuto a un effetto paradosso di prazene e transene, e se escitalopram possa avere meno effetti collaterali anche nella sfera sessuale, e se nello stato in cui mi trovo mi possa permettere di incominciarlo senza che mi quadruplichi la sintomatologia ansiosa, perchè a quel punto potrei solo che correre al pronto soccorso.
[#7]
Non è detto che lei possa non avere questo tipo di effetto collaterale.
Ci sono alcuni pazienti sensibili che hanno alcuni effetti con tutti i farmaci della stessa tipologia.
Il farmaco va prescritto dal medico e provato e se ci sono effetti spiacevoli si rivaluta la situazione
Ci sono alcuni pazienti sensibili che hanno alcuni effetti con tutti i farmaci della stessa tipologia.
Il farmaco va prescritto dal medico e provato e se ci sono effetti spiacevoli si rivaluta la situazione
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.9k visite dal 29/10/2016.
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